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Gotham | Lo showrunner Bruno Heller parla di Joker e della struttura della serie

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Gotham | Lo showrunner Bruno Heller parla di Joker e della struttura della serie

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Ora che Gotham è stato ufficialmente ordinato a serie, è tempo di iniziare ad eccitarsi e di pensare a tutte le possibilità che il mondo ha da offrire. Fino ad ora, sono stati rivelati cattivi quali il Pinguino, Catwoman, Poison Ivy e l’Enigmista. Ma la galleria dei Malviventi di Batman ha tante altre facce familiari che prima o poi devono apparire, incluso quello con un sorriso veramente agghiacciante.

In una lunga intervisa con EW, lo showrunner Bruno Heller dice che il Joker avrà sicuramente un ruolo nello show. “E’ il fiore all’occhiello dei cattivi di Batman. Verrà inserito con grande cura e con molta riflessione”, dice Heller.

La rivelazione porta ad alcune domande. Per esempio, Joker non ha una vera storia d’origine. Ce ne sono state diverse nei fumetti, e il personaggio non da mai una risposta diretta.

The Killing Joke, una graphic novel del 1988, viene considerata la storia d’origine più accettata. Nella graphic novel, cade in una vasca di prodotti chimici mentre aiuta dei delinquenti con un furto. Ciò, insieme alla morte improvvisa della moglie e del figlio non ancora nato, fa impazzire l’uomo che poi diventerà Joker.

Al giorno d’oggi, la rappresentazione del personaggio fatta da Heath Ledger in The Dark Knight è quello su cui la maggior parte delle persone fa affidamento per il Joker definitivo. “Fu una performance stupenda e — a parte tutto il resto — un make-up stupendo”, dice Heller. “E dovremmo provare a essere all’altezza di quello. Sarà un personaggio diverso. Sicuramente sarà più Heath Ledger che Cesar Romero, ma come ho detto, tutte queste persone sono persone reali con dei sentimenti e delle emozioni e una storia e dei genitori. Costruisco tutto partendo da questo.”

Anche se l’universo di Christopher Nolan è considerato la versione migliore della storia di Batman fino ad ora, Heller ha ottime speranze per Gotham. “Direi che in termini di ciò che stanno facendo il direttore e PE Danny Cannon e il direttore della fotografia David Stockton — visivamente — Gotham supererà i film di Batman”, dice. “I film sono molto rigorosi, una sorta di versione Germanica di quel mondo. Sono visivamente splendidi, ma sempre dal punto di vista visivo non sono particolarmente piacevoli. Direi che questo è molto più sul livello delle strade di Gotham”

La serie è stata appena scelta, e Heller ha già pianificato tutta la prima stagione. Anche se non si lascia scappare molti dettagli — ci devono essere almeno un paio di sorprese — vuole rendere chiaro che non sarà un procedurale. “C’è una struttura procedurale per lo show, ma il mondo di Gotham è troppo ampio e operistico e complesso per farlo in qualsiasi modo diverso dal serializzato”, spiega.

Ciò che ci spoilera è la scena finale della serie, che ha già menzionato un esecutivo della Fox ed è Bruce Wayne che indossa per la prima volta il travestimento da Batman. “Sì, che sia metaforicamente o letteralmente — qualcosa del genere”, dice. “Ma ci vorranno sei o sette anni, si spera”.

Gotham parte questo autunno.

 

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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