Spesso in Glee si imita la vita reale – come nel caso della morte del protagonista Finn Hudson, in memoria di quella di Cory Monteith che lo interpretava – ma il produttore esecutivo Ryan Murphy ha spiegato che in questo caso non si tratterà di una replica esatta.
“Abbiamo considerato l’opzione di farlo morire per un accidentale abuso di droga,” ha rivelato Murphy a Deadline. “Ma poi abbiamo deciso che non finirà così.”
In realtà, lo showrunner ha aggiunto che gli spettatori potrebbero non scoprire le esatte circostanze della morte di Finn. “Le cause della morte di qualcuno possono essere interessanti, ma anche morbose,” ha proseguito Murphy, “ma all’inizio della puntata verrà specificato che “questo episodio è una celebrazione della vita del personaggio”. Potrebbe sembrare assurdo per alcuni, ma farlo in qualunque altra maniera sembrava sbagliato.”
Murphy ha anche detto che “il cast e la crew di Glee, hanno tratto conforto dalla reciproca vicinanza” durante le riprese dei primi due episodi della quinta stagione, basati sulla musica dei Beatles, ma che “la parte più difficile” – ovvero girare il tributo a Finn – inizierà questa settimana. “Credo che [dallo script] risulterà un buon tributo, è molto sentito e mostra genuinamente la maniera di affrontare il dolore di alcune persone,” ha aggiunto. “Stiamo cercando di buttare giù un episodio che non riguardi solo il nostro di dolore, ma anche quello dei giovani fan.”