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Giovedì Gnocchi – Jensen Ackles messo… a nudo

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Giovedì Gnocchi – Jensen Ackles messo… a nudo

Jensen Ackles nasce a Dallas, in Texas, il primo Marzo del 1978. Voci attendibili narrano che la CW abbia in cantiere da decenni un reboot della celebre serie anni ’80 dedicata all’omonima cittadina, ma che i suoi dirigenti stiano attendendo che Jensen sia abbastanza stagionato da vestire il cappello da cowboy di J.R.. Voci altrettanto sicure confermano che “Supernatural” continuerà ad andare in onda fino a quel momento, cioè per altri 25 anni buoni.

Narra la leggenda che in antica lingua elfica il nome Jensen significhi in realtà “tronco di pino di dimensioni ragguardevoli”, ma che la madre abbia scelto la più anonima versione anglofona per evitare un aneurisma alla maestra del pargolo.

Crescendo nel quartiere, Ackles è vittima di episodi di bullismo da parte di bambini che pensano che la sua espressione perennemente corrucciata sia dovuta all’estenuante tentativo di perfezionare una bocca a papera da sfoggiare nei selfie.
Anni dopo, la verità viene a galla e Jensen riguadagna il rispetto di tutti rivelando che la sua espressione era in realtà il frutto di anni di allenamenti volti a padroneggiare la celeberrima magnum.

Le difficoltà per Jensen non sono comunque finite: a diciotto anni decide di rinunciare ad assicurare i suoi bicipiti dopo essere malauguratamente finito in coda al banco della gastronomia al supermercato assieme a Tom Hopper. In quell’occasione, infatti, una vecchietta romagnola scambia per prosciutti di Parma le braccia di Tom, che vengono dichiarate ad honorem patrimonio dell’UNESCO.

Dopo questo avvenimento, Jensen diventa un uomo con una missione, fare implodere gli ormoni delle ragazzine del globo tutto quanto. A questa sua ferrea risoluzione si deve la sua partecipazione a “Dark Angel”, il suo ruolo in “Dawson’s Creek” (in cui interpreta la parte del viscido bastardo, che, si sa, va sempre un casino) e le limonate a caso con Lana Lang in “Smallville”.

È a questo punto che Jensen fa il colpaccio e si accaparra il ruolo di Dean in “Supernatural”, l’equivalente telefilmico dell’impiego statale a tempo indeterminato.

È cosa ormai risaputa che uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio (e finalmente libero dall’incertezza del precariato) abbia bisogno soltanto di una moglie. Nel 2012, pertanto, accompagnato dalle romantiche note di “Eye of the tiger”, Jensen chiede la mano di Daneel Harris, al secolo quella grandissima figlia di buona donna (e buona donna essa stessa) di Rachel Gatina di “One Tree Hill“.
Dal momento che è un sacro dovere preservare cotanta gnocchitudine, i due si lanciano in una fervente campagna di ripopolamento del globo terraqueo e sfornano prontamente una tripletta di pargoli destinata a tramandare ai posteri il loro invidiabile corredo genetico.

Cosa riserva il futuro per questo manzo DOC? Riuscirà mai a vestire i panni del ruvido J.R.? Il suo personaggio sarà mai in grado di vedere una gioia almeno da lontano in “Supernatural”? Lo scopriremo solo vivendo! Nel frattempo beccatevi un’altra GIF, che tanto non fa mai male.

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Nata come Elisa, fin da bambina dimostra un’inquietante e insopprimibile attrazione per i telefilm e per il bad boy di turno. Le domeniche della sua infanzia le trascorre sfrecciando con Bo e Luke per le stradine polverose della sperduta contea di Hazzard. Gli anni dell’adolescenza scivolano via fra varie serie, senza incontrarne però nessuna che scateni definitivamente il mostro che dorme dentro di lei. L’irreparabile accade quando un’amica le presta i DVD di Roswell: dieci minuti in compagnia di Michael le bastano per perdersi per sempre. Dal primo amore alla follia il passo è breve: in preda a una frenesia inarrestabile comincia a recuperare titoli su titoli, stagioni su stagioni, passando da “Gilmore Girls” fino ad arrivare a serie culto quali “Friends” ed “ER”. Comedy, drama, musical… nessun genere con lei al sicuro. Al momento sta ancora cercando di superare il lutto per la fine di “Sons of Anarchy”, ma potrebbe forse riuscire a consolarsi con il ritorno di Alec in quel di Broadchurch…

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