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Game Of Thrones | Recensione 5×07 – The Gift

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Game Of Thrones | Recensione 5×07 – The Gift

Dopo il polverone della settimana scorsa, bentornati, ladies and gents, con la 5×07, «The Gift». Ora, sebbene sia ancora un po’ piena di furore sacro per lo scorso episodio, sono contenta di dire che questo episodio non mi ha lasciato le stesse sensazioni dell’altro, anche se ci sono comunque un bel po’ di cose che mi sento di criticare.

Dunque, con ordine. La puntata si chiama «The Gift», e personalmente pensavo avrebbe significato una cosa completamente diversa – ossia si sarebbe concentrata o sul Gift di Brandon, quella zona del Nord ad uso della Barriera che Jon intende dare ai wildlings (e quindi al plot del Nord), o sul Gift del dio dai Mille Volti, e quindi su Arya. Ovviamente mi sono clamorosamente sbagliata, perché il Gift del titolo è proprio un’altra cosa. Quella più diversa dai libri, ma oggettivamente non me ne lamento, perché questo incontro tra Tyrion-che-sogna-i-draghi-fin-da-bambino e Daenerys-la-Madre-dei-Draghi era uno che si aspetta da sempre, e che quindi mi interessa davvero. E in generale devo dire che questa puntata un po’ si è risollevata, almeno in alcune storyline: spero si stiano dirigendo verso un bel finale, giusto per non farci rimpiangere completamente le dieci ore di questa stagione.

La puntata si apre alla Barriera, dove Jon si sta preparando per andare ad Hardhome assieme Tormund, libero dalle sue catene, Dolorous Edd e altri due confratelli, mentre il resto dei Guardiani della Notte guarda con delle espressioni di sprezzo e disapprovazione che sono da manuale. Alliser Thorne primo fra tutti, e quando Jon lo lascia a capo di Castle Black, in quanto primo ranger, il mio primo istinto è stato quello di gridare, «BAD CHOICE». Pessima, pessima scelta. Ovvia, perché non avrebbe potuto dare il comando a nessun altro (di certo non a Sam), ma è palese che Thorne non se ne starà buono e tranquillo ad aspettare che Jon ritorni assieme ai Bruti. Io mi preoccupo per Jon, perché questa stagione gli sta andando troppo bene per gli standard di Game Of Thrones, e ho proprio paura che Jon non possa continuare così. Qualcosa deve succedergli. Per forza. E adesso penso proprio che Alliser Thorne ne farà parte – e assieme a lui a quanto pare anche Olly, visto che continuava ad essere inquadrato durante la scena d’apertura con uno sguardo truce all’ennesima potenza. Ricordiamoci che il bimbetto ha già ammazzato Ygritte: qualcuno lo rinchiuda, che mi mette i brividi.

 
 
 

Il saluto tra Jon e Sam, con lo scambio del dragonglass, mi ha ricordato moltissimo l’addio tra Jon e Robb, all’epoca dorata della prima stagione, ed è stata una scena che mi è davvero piaciuta. Alla fine, Sam è la famiglia che Jon si è scelto, non quella in cui è nato, e penso che sia un legame egualmente forte, ed egualmente importante nella sfera emotiva del nostro Lord Comandante. Senza contare che Samwell Tarly è un dono al genere umano, e in questa puntata particolarmente, mentre si prende cura di Maester Aemon, che è in fin di vita. Ecco, Aemon Targaryen moribondo mi ha colpita non tanto perché sia una morte sanguinolenta à la Oberyn Martell, ma perché la morte della figura del vecchio saggio segna sempre un passaggio, in ogni opera fantasy: è la fine della giovinezza, il momento in cui l’eroe prende coscienza di sé e del suo dovere, ed è l’ennesimo segno che l’estate è davvero finita, e l’inverno sta arrivando. È anche un grande mattone su cui Sam costruirà il suo futuro carattere, credo, perché è un po’ l’erede di Aemon, almeno culturalmente e spiritualmente. 
Bellissimi anche i continui richiami a Egg, ossia Aegon V l’Improbabile, fratellino di Aemon (la Targaryen history nerd che c’è in me sta piangendo tutte le sue lacrime), che lui continua a chiamare nei suoi ultimi minuti, mentre accarezza il bambino di Gilly («Get him south, Gillyflower, before it’s too late», la dolcezza e la paura chiuse magistralmente in una singola frase), e mentre muore. La scena del funerale è stata da brividi, quindi bravo, GoT, davvero.



In questa puntata, Sam è stato davvero il meglio: lui è già uno di quei personaggi con un potenziale immenso, e qui l’ha proprio tirato fuori, proteggendo Gilly da due confratelli che avevano allungato un po’ troppo le mani (forse perché D&D hanno capito che un altro stupro dopo la scorsa puntata era un po’ troppo anche per loro. E finalmente), assieme a Ghost, che riappare per ricordarci che effettivamente i direwolf esistono ancora, anche se la serie non ha i soldi per pagare la loro CGI. La storia alla Barriera si conclude con Gilly e Sam che finalmente si ritrovano insieme, dopo quasi quattro stagioni che è telefonata, come relazione, e che almeno a differenza di Verme Grigio e Missandei è una dolcezza che ci sta, non solo perché scritta da Martin, ma perché ha effettivamente avuto uno sviluppo nel corso della storia, che non spezza la narrazione. Insomma, Gilly/Sam vince sopra Verme Grigio/Missandei tutti i giorni, per quanto Nathalie Emmanuel sia stupenda in ogni puntata in cui appare (NON questa, perché ovviamente far fare punti alla sottoscritta al FantaGoT è fuori discussione).

Dalla Barriera scendiamo un po’ più a Sud e arriviamo a Winterfell, dove io mi son davvero dovuta mordere le mani. Sansa Stark è rinchiusa nella sua stanza, dove le uniche persone a entrare sono Reek che le porta da mangiare e Ramsay che va a prenderla ogni sera. È piena di lividi, piange e chiede aiuto. Certo, apprezzo che abbia avuto la fermezza di dire a Reek, «Your name is Theon Greyjoy. You’re the heir to Balon Greyjoy.», e di convincerlo a cercare di accendere la candela per chiamare Brienne (Brienne che è da tipo quattro puntate che non fa altro che guardare Winterfell da diverse angolazioni, a quanto pare), ma è comunque una pallida imitazione di quello che Sansa potrebbe essere, di quello che dovrebbe essere, e di quello che sembrava dover essere alla fine della s4, quando scende le scale tutta dark lady e pronta a conquistare il mondo. Era qui che doveva finire, questa famosa dark!Sansa? A che cosa è servito allora tingerle i capelli, farle sentire tutte quelle massime di vita da Ditocorto, se alla fine ritorna comunque a subire orrori come a King’s Landing, a stare sotto la neve costretta ad osservare il corpo scuoiato dell’unica persona amichevole a Winterfell? Che differenza c’è tra la Sansa che guarda la vecchia signora e la Sansa che guarda la testa mozzata di Ned Stark? Tutto il character development che c’è stato in mezzo è appeso a un filo, e io non se mi fido abbastanza dei D&D e delle loro abilità di salvarlo.
Per non parlare di Theon. Il modo in cui stanno sacrificando la sua storyline è orribile, il modo in cui vogliono innescare il suo Redemption Arc (che poi, quanto ancora vogliono aspettare a muovere questo pezzo di trama? A questo punto mi chiedo se magari non succederà poi nella sesta stagione) è una pallida ombra di quello che dovrebbe essere, e di quello di cui il suo personaggio è capace. Viene palesemente spinto da Sansa, quando dovrebbe essere tutto suo, tutta la sua forza interiore che riesce a superare la tortura psicologica di Ramsay per salvare alla fine una ragazza qualunque, ossia Jayne Poole. Insomma. Io continuo a bocciare la storyline del Nord su tutta la linea, e a sperare che Stannis faccia qualcosa presto.

 
 
 

Ecco, Stannis può fare di tutto tranne bruciare la sua stessa figlia oh mio dio Melisandre lo sapevo che volevi qualcosa da Shireen non osare torcerle neanche un capello. L’esercito Baratheon si trova quasi intrappolato in una tempesta di neve, e mentre Davos consiglia di tornare indietro, Stannis non vuole sentire ragioni: tornare indietro significherebbe svernare alla Barriera, scelta non consigliabile, considerando quanto potrebbe durare quest’inverno. Allo stesso tempo c’è il problema che l’esercito di Stannis è un esercito del Sud, e non è abituato a marciare nella neve: stanno perdendo soldati e cavalli, e bisogna fare qualcosa. Ma non la soluzione proposta da Melisandre, che torna all’attacco con le sue fole del sangue di Re. L’unica reale disponibile in giro è Shireen, che dovrebbe teoricamente essere quella più potente di tutti, essendo figlia di Stannis, ma per la quale ovviamente non basterebbero le sanguisughe buttate sul fuoco. No no. Full on barbecue. Ovviamente Stannis rifiuta, ma io non sono tranquilla, non sono tranquilla proprio per niente. Melisandre ha una grandissima influenza sui soldati Baratheon, e soprattutto su Selyse, che sappiamo non amare particolarmente Shireen. Vi prego, non finite la stagione con il rogo di una bambina di dieci anni, non fate avere a Stannis questa storia simi-Agamennone che davvero nessuno vuole. Ve ne prego. Altrimenti entro nello schermo e gliele dico io due paroline alla Sandra.

 

A Meereen, Daario non è contento della scelta di Daenerys di sposare Hizhdar. Proprio per niente, e lo sottolinea ancora una volta dopo aver finito di rotolarsi tra le lenzuola con la regina, ma Dany è ferrea nella sua decisione di cercare di rappacificare le fazioni con un matrimonio. Daario ha un’altra idea, ossia ottenere la pace dopo un bel massacro in pieno stile di un matrimonio a Westeros: Dany gli risponde scandalizzata di essere «una regina, non una macellaia». A questa battuta io, Daario e metà degli spettatori di mezzo mondo abbiamo alzato talmente tanto le sopracciglia che sono sparite nella linea dei capelli. Daenerys, ma non prendiamoci in giro. Ti sei vista nelle ultime puntate? Buttare gente in pasto ai draghi e inchiodare schiavisti per strada non mi sembra esattamente un comportamento da santarellina. E come al solito la voce della ragione viene dal basso, non dai nobili ma dai mercenari, quelli che sanno davvero come funziona il mondo: «All rulers are either butchers or meat», dice Daario, e Daenerys deve scegliere da che parte stare. Considerando il suo temperamento, direi che la parte della vittima non le si addice, e quindi dovrà presto scendere a compromessi, capire che forse c’è della violenza necessaria che un sovrano deve commettere per garantire la pace e assicurare il suo dominio.

 
 

Anzi, forse Dany comincia già a capirlo in questa puntata, quando accetta di visitare una delle fosse di combattimento minori, in cui si svolgono un po’ i «gironi» per arrivare ai grandi giochi di Meereen che si svolgeranno il giorno delle sue nozze con Hizhdar. E caso vuole che scelga proprio l’arena di proprietà dell’uomo che ha comprato sia Jorah che Tyrion. Quando Jorah, da dietro le sbarre che ormai conosciamo da ogni film sui gladiatori ever, sente i combattenti salutare la regina, perde ogni attenzione ed esce sulla sabbia, abbattendo ogni nemico che gli si para davanti e togliendosi l’elmo davanti a Daenerys in una scena che se non è uscita dal ‘Gladiatore’ poco ci manca. Daenerys si blocca, perché ancora non riesce a perdonarlo, nonostante gli occhioni da cucciolo bastonato di Jorah e il suo «Khaleesi, please», che era mancato un po’ a tutti quanti. E quindi Jorah sfodera la sua arma segreta, portando avanti il suo ‘regalo’ per Daenerys: «My name is Tyrion Lannister», dice Tyrion, piazzandosi sotto agli occhi della regina, e lasciamo Meereen con lo sguardo sconvolto di Dany. La domanda è, cosa farà? Riuscirà a capire che Tyrion non ha colpa del saccheggio di King’s Landing, e accetterà i suoi consigli, anche se con fatica, o sceglierà di prendersi la vendetta su suo padre Tywin tramite lui? A giudicare dal promo della prossima puntata, l’opzione sembra la seconda, ma io penso che Daenerys sia abbastanza furba da non lasciarsi sfuggire dalle dita qualcuno che conosce Westeros bene come Tyrion, non dopo la morte di Ser Barristan e con Jorah ancora esiliato. Tutto sommato, come storyline non mi dispiace. È diversa, certo, ma interessante e anche abbastanza ben gestita.

 
 
 

Sapete quale storia non è ben gestita? Quella di Dorne. Quello di Dorne è il plot più moscio e senza senso che io abbia mai visto in televisione, ed è veramente un insulto all’abilità sia di Martin che al quella della writer’s room della serie. Partendo da Jaime e Myrcella, che sembrano usciti da una sitcom sui padri assenti, dove Jaime capisce di non sapere un’acca di Myrcella, e dove Myrcella sottolinea chiara e tonda la sua intenzione di restare a Dorne. Siamo finiti in un family drama.

 

Ma onestamente guarderei mille volte il family drama sui Lannister piuttosto che sorbirmi anche solo un secondo di più delle Sand Snakes. Anzi, non Sand Snakes. Come ho letto su Tumblr, d’ora in poi le chiameremo le Sand Fakes, talmente son fatte male. Tyene che applaude Bronn manco fossimo a Sanremo. Bronn che sta benissimo un secondo prima e un secondo dopo sente il veleno far effetto. Tyene che si spoglia assolutamente a random (ma del resto bisogna riempirla la quota ‘seni al vento’ della settimana, altrimenti alla HBO non siamo contenti), e poi, soprattutto, salva Bronn? Ma stiamo scherzando? E perché, poi? Perché lo trova carino? Ragazzi, ma siamo proprio precipitati nel ridicolo. Senza contare che io contavo che quello a restarci secco a Dorne sarebbe stato Bronn, mentre invece adesso il fatto che si sia salvato mi ritorna a far temere per Jaime. Di Ellaria intanto non abbiamo notizie, perché qui i personaggi vanno e vengono, così come Doran, che quanto pare non ha la minima intenzione di parlare con il Lannister che ha appena cercato di rapire la sua protetta. Veramente, l’esempio peggiore di scrittura pigra che io abbia mai visto da un bel po’. Arianne, quanto ci manchi. Per inserire un plot così male, tagliuzzato da tutte le parti, facciamo che non inserirlo, no?

 
 

Infine, arriviamo alla storia davvero interessante, quella che veramente aspettiamo da una puntata all’altra (o almeno dalla scorsa a questa di sicuro): King’s Landing. King’s Landing, dove Olenna Tyrell sta cercando un modo per far uscire i suoi nipoti di prigione, e non ha la minima intenzione di fermarsi davanti a nessuno. L’High Sparrow le para davanti un muro di misericordia e santità, anche se ormai abbiamo capito tutti che fa il gioco di Cersei – almeno finché non gli conviene. Quello che l’High Sparrow vuole davvero sembra molto più pericoloso, molto più grande che non il semplice «punire i peccatori», perché il modo in cui parla delle masse che sono molto più numerose dei grandi nobili sembra quasi presagire una sorta di rivoluzione. È questo quello che stai plottando, High Sparrow? Una rivoluzione? Di certo, ha aiutato Cersei perché gli faceva comodo, ma non esita a rivoltarsi contro di lei, sollecitato da Lancel, a sua volta pedina mossa da Olenna e Petyr, coppia che se lasciata da sola potrebbe tranquillamente rivoltare Westeros come un calzino, io credo.

 

E dunque, questa puntata è un apice, per Cersei Lannister. Rivela tutta la sua grandezza e la sua immensa stupidità, nel giro di una manciata di minuti magistralmente recitati da Lena Headey. Nella scena con Tommen, viene fuori la fierezza della mamma leonessa, quell’amore incondizionato che una madre ha per i figli e che in Cersei si traduce nell’assoluto «il fine giustifica i mezzi»: Cersei farebbe di tutto per i suoi figli, lo sapevamo già da Joffrey e ne abbiamo avuto conferma qui con Tommen, ma è anche vero che Cersei è un personaggio profondamente condizionato, profondamente influenzato dalla società in cui vive e dai ruoli che ci si aspetta da lei. Cersei Lannister ha vissuto tutta la vita nell’ombra di quella «younger and more beautiful queen» della profezia di Maggy la Rana, ed è questa paura irrazionale, legata al fatto che nel mondo di Westeros le donne sono valide sono finché sono giovani e belle, che la spinge a non considerare l’errore madornale che sta facendo con Margaery. 
E gli ultimi minuti della puntata sono strutturati proprio per portare al parossismo questo errore, e assieme anche il nostro voler prendere Cersei a schiaffoni. Prima la vediamo visitare Margaery con un sorriso più finto di Giuda, e infatti la Tyrell ha smesso di crederci, quando le dice, «Lies come easily to you», prima di lanciarle dietro il cibo che le ha portato e intimarle di uscire dalla sua cella. La sfilata di trionfo di Cersei con quel suo sorrisino, e poi le accuse dell’High Sparrow (che ancora non sappiamo, ma visto che c’entra Lancel saranno di sicuro di fornicazione e qualcos’altro su quella strada lì), che la fa prendere tra the septa grosse come armadi e gettare in una cella esattamente come quella di Margaery, dalla quale le minacce di Cersei hanno ben poco effetto. Ed è qui che la lasciamo, la regina madre dei Sette Regni, la «vera figlia di Tywin Lannister», in una prigione dove lei stessa si è rinchiusa, a furia di fare e disfare le alleanze politiche che in un posto come Westeros rappresentano la differenza tra la vita e la morte. Poche storie, è in assoluto la trama più interessante di questa stagione, e non vedo l’ora di seguirne gli sviluppi. Con entrambe le sue regine in prigione, Tommen riuscirà a fare qualcosa? O sarà la Regina di Spine a gestire la situazione?

 
 

Voi cosa avete pensato di questa 5×07? Ci sono delle buone basi per un finale di stagione serio? Per ora, vi lascio qui sotto il promo della 5×08, «Hardhome», sottotitolato come sempre dai ragazzi di Game Of Thrones – Italy, dai quali vi invito a passare assieme a Team Sansa, L’immane disgusto di Varys nei confronti dell’umanità e La dura vita di una fangirl, e ci vediamo la prossima settimana.

 

Considerazioni random:

  • Dopo la meravigliosa parodia dei Coldplay assieme al cast, non riesco a sentire la sigla senza mettermi a cantare ‘There are Starks and there are Lannisters and Targaryens and people no one knoooooows, welcome to the crazy wacky world of Game of Throoooones~»
  • Quando Alfie dice, «Reek, my lady, Reek!», mi veniva quasi da alzarmi e applaudirlo. Che attore, damn. L’unico motivo per cui ancora sopporto la storyline di Winterfell è che gli attori sono tutti bravissimi, Alfie e Sophie e Iwan.
  • L’espressione di Sansa quando lui la bacia davanti al cadavere dell’anziana è stata straziante. È stata tutto quello che non avrei voluto per Sansa dopo cinque stagioni.
  • Kudos al vestito bianco di Dany in questa puntata. Reparto costumi, complimentoni vivissimi.
  • Bronn che canta «The Dornishman’s Wife», una delle mie canzoni preferite dei libri che non vedevo l’ora di sentire nella saga, è l’unica luce di tutte le scene a Dorne.
  • È la prima volta in cinque stagioni che sento nominare il libro sacro della Fede, «The Seven Pointed Stars».
  • Ho perso il conto di quanti giochi Petyr stia facendo. Doppio? Triplo? Quadruplo?
  • Cersei vorrà anche bene a Tommen, ma incassa malissimo quando lui le dice «I love her», riferito a Margaery. Sembrava che qualcuno le avesse tirato uno schiaffo.

Best lines:

Aemon: «Egg, I dreamed I was old.» (e giù le lacrime)



Myrcella: «The last time I saw you, you had more hair.»
Jaime: «And more hands


Margaery: «Get out of here, you hateful bitch!»

 

23 COMMENTS

  1. Anche io pensavo che il titolo si riferisse al Gift di Brandon, e con questa speranza speravo in qualche bel punticino di Jon (ma tranquillo che ti schiero anche per la prossima puntata).
    Detto questo la parte con maestro Aemon, Sam e Gilly mi è piaciuta moltissimo. Finalmente assistiamo ad una morte naturale e correggimi se sbaglio ma nel libro la morte di Aemon non avviene alla barriera e se è come ricordo allora devo dire che quella del telefilm mi è piaciuta e soprattutto è stato bello anche il discorso di Sam.
    Sam che poi prende coraggio e sfida quei due per difendere Gilly aiutato poi da Ghost. Anzi proprio riguardo a Ghost tu hai scritto che Sam è la famiglia che Jon ha scelto e il fatto che il suo metalupo vada a proteggere Sam lo dimostra perchè dubito che Ghost si sarebbe scomodato per aiutare uno come Ser Alliser (di cui non mi fido).
    E ancora una volta concordo con te: la coppia Gilly/Sam batte senza problemi quella Verme Grigio/Missandei.
    Per quanto riguarda Winterfell Sansa è messa sempre peggio e siamo tornati a quando Joffrey le mostra la testa del padre. Per lei la crescita che c’era stata nelle ultime stagioni è quasi tutta da buttare. Dico quasi tutta perchè mi è piaciuta nel dialogo che ha con Ramsay, mi riferisco al discorso che gli fa riguardo il fatto che lui sia un bastardo riconosciuto da un decreto reale emanato da un altro bastardo e perciò se la matrigna dovesse avere un maschio che sarebbe un figlio legittimo per lui le cose potrebbero mettersi male e perderebbe la carica di protettore del Nord a cui ambisce.
    Theon…credo che tirerà fuori un po’ di carattere verso la fine della stagione (o almeno lo spero).
    Stannis poi allunga le mani, ma almeno quando Melisandre gli suggerisce che dovrebbero arrostire Shireen mostra di avere ancora qualche neurone e la manda via (che forse decida di rimandarla alla Barriera?). Durante la scena io ero sul divano urlando contro lo schermo a Melisandre sta lontana da Shireen!!!!!
    Per quanto riguarda Dany bellissima la scena in cui rivede Jorah e qui sono piacevolmente colpita dalla deviazione dai libri perchè io spero che anche nei libri Tyron arrivi a incontrare Dany.
    Tu ti domandi se Dany accetterà i consigli di Tyron e io spero di si, lui potrebbe prendere quello che era il ruolo di Ser Barristen nel consigliarla perchè Tyron è molto intelligente e conosce molto bene il gioco del trono sarebbe un aiuto prezioso per l’ascesa al trono di spade di Daenerys.
    Su Dorne non mi pronuncio. L’unica cosa che mi chiedo è, pensando a quello che dice Myrcella a Jaime, quanti anni siano passati dalla prima stagione.
    La vera gioia dell’episodio poi me la regala il finale dell’episodio perché io ho gioito quando buttano Cersei in cella. Mi dispiace ma se l’è cercata. Lei che pensa di essere la vera figlia di Tywin Lannister non ha preso proprio nulla dal padre perchè se lui ci fosse stato non avrebbe mai e poi mai dato all’high sparrow tanto potere e non ci saremmo mai ritrovati in una situazione del genere con due regine in prigione e un re bambino senza guida.
    E sempre restando su approdo del re belli entrambi i dialoghi di Olenna prima con high sparrow e poi con Ditocorto.
    Per quanto riguarda quello con l’High Sparrow dalle parole dell’uomo ho avuto l’idea che si stia preparando ad una rivoluzione…chissà…
    Mentre dal dialogo con Petyr mi sorge una domanda: chi è questo handsome young man a cui si riferisce?

    Per finire fantastico il video dei Coldplay! Da morire dal ridere la scena in cui Alfie Allen e Iwan Rheon si incontrano XD
    alla prossima settimana!

    • handsome young man,ditocorto dice a Olenna che può darle la stessa informazione che ha dato a Cercei, appunto un “handsome young man”,credo si riferisca a quel biondino maledetto amante di Loras che a questo punto avrebbe, di concerto con Cercei convinto a testimoniare,e poi fa lo stesso giochetto contro Cercei dando a Lady Olenna un altro biondino maledetto ovverosia Lancel.Io l’ho interpretata così.

      • è una possibilità ma personalmente non credo si riferisse a Lancel, penso che High Sparrow sapesse dei “peccati” di Cersei già da tempo da quando Lancel si è unito alla sua setta di fanatici. non penso ci sia Petyr dietro l’arresto di cersei. e se invece si riferisse a gendry? che poi io mi chiedo dove diavolo sia finito…

        • Gendry è insieme a Bran e Rickon nell’isola dei personaggi dimenticati, a quanto pare. Potrebbe essere un’ipotesi, ma non so, sinceramente. Certo, fosse Gendry forse sarebbe la prova inconfutabile che i figli di Cersei sono tutti illegittimi, ma visto che ormai sembra essere una conoscenza che hanno un po’ tutti non so quanto potrebbe far comodo a Baelish avere un bastardo di Robert.

      • Davvero questa storia dell’handsome young man non lo so. All’inizio ho dato per scontato fosse Lancel, ma poi vedendo tutte le ipotesi che si stanno facendo in giro sono cominciati a venirmi dubbi.

    • Tutti speravamo in Jon, #einvece. Mannaggiavoi che ho fatto un punteggio infimo al FantaGoT, questo giro. Anyways. In effetti, quella di Aemon è la prima morte naturale che vediamo nello show, il che è tutto dire, e no, hai ragione, nel libro avviene in un altro modo [[SPOILER]], a Braavos, dove il maestro muore dopo essersi ammalato durante la traversata del mare stretto da Eastwatch-by-the-Sea. Si può considerare morte naturale anche quella, visto che comunque Aemon ha la sua età [[FINE SPOILER]], ma comunque è stato un bel cambiamento, un bel modo per sottolineare come Sam stia crescendo, anche, rispetto al ragazzo spaventato arrivato nella prima stagione. E se Ghost la pensa come me, allora va tutto bene!
      Concordo con te su Winterfell, nel senso, è bello vederla comunque rispondere a Ramsay, ma non bastano due battutine taglienti messe lì per ribaltare tutta la situazione orribile in cui si trova. Per Theon invece spero solo non rimandino tutta la sua storyline alla prossima stagione, ecco.
      Stannis in questa puntata è stato tutti noi. Penso che da tutti gli spettatori del mondo si sia levato il grido unanime di “SANDRA SE TOCCHI SHIREEN VEDI CHE TI FACCIAMO NERA”. Davvero, io sono preoccupatissima per la Baratheon, spero davvero che la Mel se ne stia brava e tranquilla e tenga quei suoi fuochi sotto controllo.
      Alla fine penso anch’io che Daenerys arriverà ad accettare i consigli di Tyrion, anche perché lui arriva strategicamente proprio dopo la morte di Barristan, ma credo che le ci vorrà un po’ – per ora penso tutti i Lannister al sacco di King’s Landing durante la ribellione, quindi non penso che almeno nella prossima putata Tyrion avrà ancora vita facile.
      Su Dorne stendiamo un velo pietoso. Anche sulla continuità buttata un po’ alla caso di Myrcella.
      Senza dubbio, Cersei se l’è cercata: ha continuato a precipitare in un baratro di paranoia che alla fine le si è ritorto contro, perché Tywin a) non le avrebbe mai permesso di rompere così tanto ai Tyrell e b) di certo non avrebbe re-istitituito la Faith Militant. Questa è la trama che mi interessa di più, anche perché è praticamente in pari coi libri, e quindi sono curiosa di vedere fin dove la porteranno. Poi Lena è divina. DIVINA.
      E concludo con la mia quote preferita da quel video.
      “Thank you, Jon Snow.”
      “It’s Kit.”
      “Thank you, Kit Snow.”

      Genialate così ce ne sono poche in giro. Continuo a canticchiare Rastafarian Targaryen, non me la leverò dalla testa MAI PIÚ XD

  2. Sono in molti, come te, a pensare che il giovine affascinante di cui parlava Ditocorto fosse Lancel… ma io non credo che sia così. Lancel non è al soldo di Ditocorto, e credo avesse vuotato il sacco con l’Alto Passero già da tempo. Le accuse che ha mosso a Cersei le conosciamo bene, sono quelle che ha detto nel primo episodio di questa stagione: l’aver avuto una relazione incestuosa con lui, e averlo spinto ad assassinare re Robert. In quella puntata Lancel era praticamente andato da lei a dirle di confessarsi prima che fosse troppo tardi. Credo che Cersei si fosse rivolta all’Alto Passero poi pure per questa ragione, pensava che facendoselo alleato non ci sarebbe stato pericolo che i suoi peccati venissero fuori. Ma ha calcolato male, come hanno detto D&D in un commentario, HS è veramente convinto della sua opera di moralizzazione, ma Cersei non l’aveva capito, credo lo vedesse solo come uno che aveva scelto quel sistema per acquisire popolarità e potere…

    • Tutto questo ha molto senso, ma allora verrebbe da chiedersi perché non togliersi di torno anche Cersei subito, assieme a Margaery e Loras. E in generale, allora, chi è questo young man? Speriamo che le prossima puntate ce lo spieghino meglio, magari.

      • perché hs non è stupido e ha capito che cersei si stava scavando la fossa da sola, quindi ha aspettato che desse l’ultima spalata prima di posarci il masso sopra? xD i passeri non avevano tanto potere prima che cersei “li armasse”, probabilmente all’inizio hs non avrebbe rischiato un bagno di sangue tra i suoi adepti mandandoli ad arrestare la regina madre senza delle condizioni favorevoli…

      • lo young man potrebbe essere olyvar, basterebbe che lui ritrattasse e le accuse contro margaery e loras cadrebbero… anche se non credo che l’alto passero se la beva così facilmente…
        alcuni pensano sia gendry, ma non si capisce cosa dovrebbe giovare ad olenna…

        • Quello sicuramente, che High Sparrow abbia aspettato che Cersei si fregasse da sola di sicuro – e probabilmente voleva anche levarsi di torno Margaery e Loras (per motivi spirituali o perché pedine politiche importanti per quel discorso del “voi siete pochi e noi siamo molti”), e poi ha comunque dovuto prima ottenere il potere della Faith Militant, quindi sì, è ovvio che Cersei gli servisse. Poi che lei sia furba come un cucchiaino e si sia andata a infilare in una trappola da lei stessa tesa è un altro discorso. Solo questa cosa del young man non mi torna, perché trovare qualcuno che giovi sia a Baelish che ai Tyrell non è esattamente facile. Magari tireranno fuori un asso dalla manica?

  3. Ma soprattutto, soffermiamoci su quanto sia bella la Dormer anche mezza struccata.
    Cioé, boh. ‘Sta donna è perfetta.

    #frivolezze

  4. quando è apparso Spettro mi è partita la standing ovation XD
    alla faccia del you know nothing Jon Snow, invece aveva capito che una volta partito Sam non avrebbe avuto più amici, quindi ha lasciato il metalupo come guardia

    dopo il #mainajorah è partito il trend #sansagioia 😀 dai è un concentrato di sfiga quella povera ragazza! ah Stannis datte na mossa, fremo per quando avverrà lo scontro.

    Cersei, karma is a bitch, bitch! oh forse l’unica volta in cui abbiamo visto lo schermo nero col sorriso stampato in faccia XD

    • Stannis siamo tutti qui con le bandiere dei cervi e cuori infuocati. Da casa si tifa solo per te!
      E in effetti, concordo con te: primo schermo nero al quale non vuoi strapparti i capelli per la disperazione!

  5. Well… let us begin.

    Mi è piaciuto il taglio registico dato alla partenza di Jon, sequenze pulite e scorrevoli, poche parole, sguardi eloquenti.
    Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stata per l’ENNESIMA inquadratura al topogigio Olly.
    Un pò meno coinvolgente è stata, almeno per me, la dipartita di Aemon. Il bello è che tutta la scena sarebbe stata molto più efficace se fosse stato lui e soltanto lui

    a parlare nei suoi ultimi momenti, perchè i balbettamenti di Sam e Gilly mi hanno alquanto snervato. Commozione e applausi per la sua ultima linea di dialogo dedicata

    ad Egg.
    Mi chiedo soltanto quanti poveri neonati abbiano scritturato per la parte del piccolo Sam. Ma non cresce mai sto benedetto bambino?
    Poi vabbè, la scenetta di sesso tra i due è stata abbastanza ridicola, immagino dovesse venir fuori qualcosa di tenero ma sinceramente l’ho ritenuta inutile come una

    qualsiasi sequenza di tette nei bordelli di Ditocorto. Che palle quanto si usa sempre l’escamotage del sexual healing.
    Winterfell stavolta mi è piaciuta abbastanza, soprattutto per merito di Reek. Grandissimo Alfie Allen nel definire la complessità di una mente così “interrotta”

    soltanto con gli occhi. Non si capisce davvero MAI cosa gli passi davvero per la testa, e la sua “spiata” in favore del padrone Ramsay non mi è apparsa affatto

    scontata.
    Sansa comunque dà segni di orgoglio qua e là. Mi è piaciuto come è riuscita a indisporre il dolce maritino facendo leva sulle origini di lui.
    Peccato per la vecchina, ma la colpa più che di Reek e Sansa è di quella tontolona di Brienne, che si aspettava che un piano così ingenuo potesse mai funzionare. Ecco,

    Brienne, da brava, rimani a guardare quella torre in rovina, che fai meno danni.
    Stannis come sempre roccioso e inamovibile, così lo vogliamo! Mi dispiace che a farne le spese sia prima il povero Davos, ma gioia alle stelle quando scansa Melisandre

    senza pensarci non appena lei gli nomina la figlia. SHIREEN è SACRA!
    Mi ha lasciato un bel pò perplesso la scena di letto tra Dany e Daario. Primo, perchè la clausola contrattuale della Clarke che non mostra più le tette diventa

    ridicola se lei deve farsi vedere con lui senza vestiti in ogni puntata. A che serve coprirsi con il lenzuolo fino al collo se non ti vuoi mostrare? Ma la colpa è

    anche dei vari registi che non pensano ad alternative più coerenti.
    Secondo, non mi piace che con un pò di zum zum lei possa diventare un burattino nelle mani del primo mercenario che passa. Cavolo, dov’è finita la Dany che aveva

    domato il barbarico Drogo cambiando qualche posizione? (vabbè soltanto nel telefilm, ma almeno dava un’idea del carattere della signorina)
    Troppo passiva questa Dany wannabe regina di Mereen, non va bene! Per fortuna che c’è Tyrion, che ha dato vita all’incontro più atteso della stagione come saprebbe

    fare soltanto lui. Ora sì che si sfrutta a dovere il talento di Dinklage, altro che piselli di nani da (non) tagliare! E a quel punto vale tutto, anche la performance

    gladiatoria di Ser Vo Della Gleba Mormont, che ci mancava giusto una sigletta degli Oliver Onions in sottofondo per essere una fedele riproduzione made in USA di una

    scazzottata in stile Bud Spencer & T. Hill.
    Myrcella con quel suo discorso da teenager ribbbelle!111!1 mi ha ricordato in modo inquietante la Sansa pre-Joffrey. Quasi quasi rimpiango che le viperette non

    l’abbiano accoppata (a dispetto dei libri)
    E parlando di viperette… ahahahah, son abbastanza sicuro che se ora mi mettessi a googlare un film p0rno con ambientazioni “galeotte” troverei sicuramente scene

    girate con più classe dell’esibizione di Tyene.
    Ma io lo so cosa passava per la testa di D&D, lo so eh. Loro volevano semplicemente illustrare allo spettatore medio che le viperette hanno preso tutto dal paparino:

    sensuali ma mortali. L’idea in sè è più che legittima, ma ovviamente la realizzazione è stata più becera possibile. Già immagino i retroscena.
    Regista: ragazza, fammi uno sguardo seducente.
    attrice che fa Tyene: non ci riesco.
    Regista: vabbè chissene, mostra le tette.
    Oh yeah!
    Olenna è stata brutalmente pwnata da un grandioso Alto Passero. E colgo l’occasione per proclamare Jonathan Pryce best new entry of the season. Il suo sguardo finale

    quando Cersei viene portata via a braccia è riuscito da solo a contenere un intero personaggio.
    Da brividi. Per me la cosa migliore della puntata, svetta su tutto, anche sull’incontro Tyrion-Dany (che comunque merita un dignitoso argento)

    P.S. Bran e soci non compariranno mai in questa stagione, it is known.

    • Io non capisco la decisione di far spogliare proprio la più giovane delle serpi… quell’attrice l’ho già vista nella fiction italiana Una grande famiglia dove interpretata una studentessa delle medie, cioè… IL TRAUMA. D:

      • Più che altro, quella era l’inutilità fatta a scena, ma davvero. Tra karaoke e seni gratuiti siamo finiti nella peggio parodia di Natale in India. Natale a Dorne, in pratica.

    • Questa cosa che continuano a inquadrare Olly mi piace molto molto poco, anche perché se fa qualcos’altro lo faccio fuori assieme alla Sandra – perché io la morte di Ygritte ce l’ho ancora qui in gola, comunque. A me anche con Sam e Gilly (che comunque sarebbero stati lì in qualunque caso) non è dispiaciuta la scena di Aemon, anzi. È stata una bella sequenza, con richiami a Egg e quel, “take him south, Gillyflower”. E anche il discorso di Sam alla pira è stato proprio bello.
      Per quanto riguarda Winterfell, purtroppo io sono ancora molto scettica: non basta dare a Sansa due battutine taglienti per risolvere la situazione in cui si trova. E per Theon, spero si diano una mossa a innescare questo character development, alla fine se lo facessero partire da un momento all’altro sembrerebbe abbastanza irrealistico, ok, ma devono pur mettere le basi. Alfie ormai non lo commento neanche più, talmente mi emoziona ogni volta (e anche Brienne, dio, ma fai qualcosa! Ci stai a fare la muffa in quella locanda?)
      Per quanto riguarda Dany, in realtà io non credo si faccia poi influenzare così tanto da Daario, anche perché le idee del mercenario sono abbastanza estreme: Daenerys è sempre stata più moderata, o almeno, lo è da quando ha deciso di mettersi a governare Meereen, e adesso probabilmente i consigli di Tyrion saranno la bilancia di quelli omicidi di Daario.
      Infine, con Dorne, probabilmente serviva anche a rendere l’idea della loro sensualità/pericolosità, ma proprio non si possono vedere. È stata una scena assolutamente senza senso, per non parlare del fatto che abbiano salvato Bronn. Ma cosa avete nel cervello? Proprio Sand Fakes, santa pace.
      Concordo con te sull’assoluta magnificenza di Jonathan Pryce. Tra lui e Lena in quella scena finale era proprio uno scontro tra titani.

      P.S., No infatti. Si sapeva dai rumors, ma non so quanto potrebbero servire a risollevare l’atmosfera della stagione. Confidiamo nella sesta.

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