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Game of Thrones | Nikolaj Coster-Waldau e la scena dell’orso

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Game of Thrones | Nikolaj Coster-Waldau e la scena dell’orso

Cosa attrae Jaime a Brienne? Perché si fida di lei?
Nikolaj Coster-Waldau: Lei ha dimostrato il proprio valore sin dalla prima scena che hanno avuto insieme alla fine della seconda stagione quando Brienne uccide gli uomini degli Stark. Jaime non se l’aspettava. Lei ha dimostrato di essere un formidabile guerriero e una donna che rispetta la propria parola. Vive seguendo un codice d’onore nel quale anche Jaime crede, ma lui è diventato molto cinico [con il passare del tempo]. Ha imparato che tutte queste meravigliose parole come “onore” e “dignità” non hanno alcun significato in questo mondo. Dopo, incontra qualcuno che dice: “Bene, non mi importa perché io sono fatta così. Devo combattere per ciò che credo sia giusto”. Ed è quello che fa Brienne, riafferma che c’è un posto per la dignità … Penso che questo risvegli qualcosa in lui. Jaime sa semplicemente che di lei ci si può fidare, è un istinto.

brienneQuesto è il motivo per il quale le dice la verità sull’uccisione del Re Folle?
Nikolaj Coster-Waldau: Penso che lui stia morendo dalla voglia di dire la verità ma non ha mai incontrato nessuno che gli avesse fatto pensare che avesse senso tutto ciò. Sono sicuro che vorrebbe raccontare la storia a Tyrion ma suo fratello è molto cinico. C’è stata la possibilità di confidarsi con qualcuno. In uno strano modo, Brienne gli dà questa opportunità che nessun altro gli garantisce.

Cosa spinge Jaime a saltare nell’arena con l’orso?
Nikolaj Coster-Waldau: 
Penso sia stato un istinto ed è una cosa davvero stupida perché è alta la probabilità che entrambi vengano uccisi. Ma ci sono così tante motivazioni sul perché sia sbagliato [che Brienne affronti l’orso] e lui agisce. Non riesce a concepire che una donna con così tanta dignità debba essere degradata in quel modo, dandole una spada di legno mentre tutti stanno lì a guardare.

Com’è stato filmare quella scena?
Nikolaj Coster-Waldau: 
Oh, c’è voluto molto tempo. L’abbiamo girata due volte. Lo scorso Ottobre l’abbiamo filmata a Belfast con la molta gente e con delle funi che servivano per uscire dalla fossa. Successivamente, a Gennaio, siamo andati in California e l’abbiamo girata con Bart the Bear II. Quello che vedete nella scena è un vero orso; non è un’immagine generata al computer: è un orso vivo, un attore, una specie di star, devo dire … Hanno costruito metà dell’arena in studio e abbiamo girato i primi piani di Bart.

Jaime ha avuto momenti di pura malvagità ma anche di coinvolgente redenzione; puoi scegliere quello che ti è piaciuto recitare di più?
Nikolaj Coster-Waldau: 
Ritengo che sia la scena del bagno, è stata la più difficile fino ad ora ma è stato un giorno speciale in molti modi. Bryan Cogman, che ha scritto la puntata, ha fatto un lavoro eccezionale con Dan Weiss e David Benioff. Alex Graves, il regista, ha girato la scena in maniera eccelsa e mi è davvero piaciuto lavorare con lui. E sicuramente l’elemento più importante è il lavoro di Gwendoline Christie nei panni di Brienne che rende perfetta la scena perché le dà una meravigliosa e sottile reazione e guida il pubblico attraverso la profondità emotiva della storia.

BearTywin tiene all’eredità della sua casata più di ogni altra cosa mentre Cersei mette al primo posto la sua famiglia. Quali sono le priorità di Jaime?
Nikolaj Coster-Waldau: 
Anche se Tywin è un tiranno, è comunque suo padre e Jaime lo ama. Nella scena del bagno, rivela che il Re Folle aveva chiesto a Jaime di portargli la testa di suo padre e lui era inorridito. Si potrebbe dire: lui è un membro della Guardia Reale, questo dovrebbe significare più di ogni altra cosa ma ritengo che i legami di sangue siano molto importati per i Lannister.
Non ci sono dubbi sul fatto che sia stato lontano da Approdo del Re per un bel po’ e non vedo l’ora che ci ritorni perché sono cambiate così tante cose. Tywin gli dice alla fine della prima stagione: “Voglio che tu diventi l’uomo che sei sempre stato destinato ad essere”. Ma non sono sicuro che Jaime condivida i progetti di Tywin per il suo futuro. Ciò che è successo alla sua mano e l’esperienza dell’incontro con Brienne di Tarth hanno avuto sicuramente un forte impatto su di lui. È stato definito dal nome della sua famiglia, dall’essere lo Sterminatore di Re e dal suo amore impossibile per Cersei. Ora è ad un punto della propria vita in cui sta rivalutando chi egli sia. Non credo che Jaime si preoccupi troppo per l’eredità, adesso l’onore e l’essere onesto con se stesso sono le cose importanti per lui.

Quale è stata la reazione dei fan?
Nikolaj Coster-Waldau: 
L’aspetto divertente è che anche quando la gente mi dice: “E’ orribile! Che uomo malvagio!”, lo dice con un gran sorriso perché a loro piace vedere Jaime, e gliene sono molto grato. È una prova dell’ottima scrittura perché Jaime è ancora divertente e piacevole – ha la stessa presenza di spirito di suo fratello. In parte è anche perché la sceneggiatura e la narrazione – che è basata sui romanzi di George R.R. Martin – non sono mai in bianco e nero. Anche quando Jaime era al massimo della sua cattiveria, c’erano porte aperte dalla quali intrufolarsi. Si ha la sensazione che in lui ci sia qualcosa in più.

Quale è il personaggio che ammiri di più?
Nikolaj Coster-Waldau: 
Brienne di Tarth, sono di parte. Riesce sempre a stare calma.

Hai un oggetto di scena preferito?
Nikolaj Coster-Waldau: 
No. Mi mancherà sicuramente la mia spada. Ho ancora la mia mano che posso indossare come collana.

Quale personaggio ti spaventa di più?
Nikolaj Coster-Waldau: Melisandre
, la Sacerdotessa Rossa. È una donna che incute paura. C’è anche qualche aspetto del tipo di potere di Daenerys che mi spaventa. La maggior parte delle persone crede che stia facendo la cosa giusta ma sta bruciando della gente. Lei cova del rancore. Non voglio che attraversi il Mare Stretto. Brucerà migliaia e migliaia e migliaia di persone e avrà per tutto il tempo quel sorriso compiaciuto e moralista sul suo viso.

La notte è buia e piena di …
Nikolaj Coster-Waldau: 
Bart the Bear II.

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