Ora che la terza stagione di Game of Thrones si è conclusa, resta soltanto un aneddoto da svelare.
Volete sapere cosa spinse la HBO a realizzare l’adattamento televisivo dei romanzi di George R.R. Martin?
È una storia che solo pochi conoscono.
Ci sono molti fattori in una decisione come questa e i romanzi hanno molti ovvî benefici – per prima cosa, una storia avvincente con un’appassionata e solida fan-base. Ma il responsabile della programmazione dell’emittente, Michael Lombardo, ricorda il momento preciso in cui decise di andare avanti con il pilot.
Era il 2008. È facile dimenticare che Thrones sembrava un enorme rischio. Una seria fantasy per adulti non aveva mai avuto successo prima d’allora e il brand HBO si basava su un palinsesto più “serio”. C’erano anche film fantasy con budget stratosferici che minacciavano di far sembrare debole e scadente qualsiasi progetto simile per la tv.
Gli sceneggiatori David Benioff e Dan Weiss consegnarono lo script del pilot che chiaramente dimostrava come questo fosse uno show con una grande ambizione. “Avevamo lo script del pilot e lo stavamo pianificando, grattandoci la testa e chiedendoci se avessimo dovuto proseguire e dare l’ok”, ha dichiarato Lombardo. “Stavamo cercando di capire le sfide nella produzione. Sapevamo che doveva poter figurare al fianco di altri progetti di questo tipo, sviluppati per il cinema, ma cono un budget più limitato”.
Con questa decisone da prendere, Lombardo scappò dagli uffici HBO di Santa Monica e andò in palestra; la stessa palestra frequentata da Benioff e Weiss. “E poi vidi Dan su una delle biciclette”, ha detto Lombardo. “Stava leggendo una copia sgualcita del primo romanzo. E aveva sottolineature e segni di evidenziatore giallo sulle pagine. Lui non sapeva che l’avessi visto – mi trovavo di lato. Pensai: ‘Risolveremo questa faccenda. Questi ragazzi respirano questo show in un modo che non capita spesso di riscontrare’. Trovai un momento per avvicinarmi a Dan. [L’incontro] confermò tutto quello che avevo pensato di Dan e David e mi rese determinato nel trovare un modo per risolvere quella situazione”.
Morale della favola: se si vuole portare a segno un risultato creativo impossibile, ci vogliono moltissima dedizione, duro lavoro e tanta passione … e frequentare la stessa palestra del presidente della HBO non nuoce mica!