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For the People | Perché il drama Shondaland ha optato per il recast con Britt Robertson

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For the People | Perché il drama Shondaland ha optato per il recast con Britt Robertson

Subito dopo l’ordine a serie della ABC per For the People si è sparsa la voce che nel legal drama di Shondaland sarebbe stato effettuato il recast di due personaggi principali.
Uno di questi due ruoli, il difensore d’ufficio Sandra, è passato da Britne Oldford (The Flash) a Britt Robertson (Life Unexpected), mentre Jasmin Savoy Brown (The Leftovers) ha sostituito Lyndon Smith (Parenthood) nei panni di Allison, altro difensore d’ufficio che finirà per dividere l’appartamento con Sandra.

Lo showrunner Paul William Davies ha liquidato il suggerimento che il canale avesse spinto per un nome più di spicco. “Non è che siamo passati da Britne a Britt: c’è stato un lungo periodo in cui abbiamo valutato varie attrici” ha spiegato lunedì al Television Critics Association winter press tour. “Abbiamo effettuato una ricerca approfondita e alla fine abbiamo optato per [Britt]”.
TVLine aveva partecipato alla proiezione della versione originale del pilot di For the People l’estate scorsa, così come ha visto la nuova versione che andrà in onda martedì 13 marzo alle 22:00 (21:00 Central Time), e le differenze nel personaggio di Sandra sembrano essere… minime. Quindi perché cambiare?

“In parte si è trattato di ridefinire il ruolo”, ha affermato Davies. “Il succo del personaggio è sempre esistito [ma] si comporta in modo leggermente diverso rispetto a come faceva nella concezione iniziale”.
Nello specifico, “c’è un ‘elemento miccia’ in più nella nuova Sandra, in cui credo che la sua debolezza venga identificata perlopiù nel suo essere impulsiva” ha affermato Davies. “È come un petardo: ha questa energia che la inebria ma che a volte la mette nei guai. Nella prima incarnazione di Sandra non l’avevo pensata esattamente allo stesso modo”. Ha inoltre aggiunto che “in parte si tratta della chimica con il resto del cast”.
“Se ci sono state spintarelle” per rimpiazzare una protagonista di colore con una bianca, “io non le ho mai avvertite”, ha poi detto il produttore esecutivo. “Ma la realtà è anche che non c’è veramente una ‘protagonista’ [in questo show]. È un insieme. [Sandra] è il nostro punto d’ingresso nel pilot ma, come vedrete con il procedere degli episodi, il secondo sarà perlopiù incentrato su Wesam [il personaggio di Keesh]; il terzo si concentrerà su Kate (interpretata da Susanna Flood) e Sandra; il quarto sarà incentrato su Seth (Ben Rappaport)… È davvero un insieme”, ha ribadito, “e Sandra ne è una parte importante, ma non l’ho percepito come sostituire una protagonista”.

Fonte

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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