Sons of Anarchy – 7×01 “Black Widower”

E così tocca a me inaugurare questa nuova rubrica del Venerdì, che, come avrete intuito dal titolo, consisterà in mini-recensioni settimanali, incentrate sui punti salienti di ogni episodio. Iniziamo subito con il recap, come se non fosse una delle cose più difficili che abbia mai fatto sintetizzare i miei soliti papiri e scrivere una manciata di righe su una serie che ho scoperto fin troppo tardi e che in pochissimo tempo è diventata una delle mie preferite in assoluto.

La puntata è stata un crescendo di violenza, che ci ha fatto entrare in pieno nel clima di quest’ultima stagione che è stata annunciata come “la più brutale” tra quelle viste finora. SoA è il viaggio di Jax, ma non è un percorso in positivo il suo, non c’è redenzione, o pace. Quello a cui Sutter, in tutta la sua sadica genialità, ci ha abituato, è una corsa inesorabile verso la tragedia. Il sangue e l’oscurità che hanno dominato le ultime due stagioni sono il simbolo dell’inferno personale del protagonista: vediamo un Jax fuori controllo, freddo e mostruoso, divorato dalla sete di vendetta. La morte di Tara, dopo quella di Opie, è stata la spinta definitiva verso il baratro.

E se da una parte c’è Jax dall’altra c’è Gemma, la vera “vedova nera” di Charming. Capisco perfettamente l’odio del pubblico nei suoi confronti, ma nonostante tutto ciò che ha fatto e che continua a fare, per me rimane IL personaggio di Sons of Anarchy, e una delle donne più controverse e affascinanti che abbia mai visto rappresentate in uno show televisivo. Non mi illudo di poterla giustificare, perché non ha scuse: l’omicidio di Tara è stato tremendo ma soprattutto ingiusto per le persone a cui lei stessa tiene di più, suo figlio e i suoi nipoti. E non credo sia stato un errore, sono convinta che l’avrebbe uccisa anche se avesse saputo dell’accordo con Jax, perché Gemma ama, ma ama in modo malato, egoista, eccessivo e Tara ormai era diventata un pericolo. Il suo è un personaggio folle e oscuro, che ha contaminato suo figlio con le sue bugie, il suo odio e la sua violenza, disposta anche a distruggerlo pur di non lasciarlo andare.

Prima di lasciarvi, permettetemi di fare una menzione d’onore al primo cameo “illustre” di questa settima stagione, che, essendo sua grande fan, non potevo proprio far passare inosservato. Se non lo avete riconosciuto nature, senza trucco e parrucco, approfittatene ora per fare ciao ciao al vecchio caro zio Marilyn Manson.