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Elite 2 – La recensione. Vale la pena guardarlo?

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Elite 2 – La recensione. Vale la pena guardarlo?

Dopo il grande successo della prima stagione, la serie tv spagnola del catalogo Netflix, Elite, torna con una stagione 2 che, come vedremo nel corso di questa recensione, si preannuncia molto intrigante. Lo show, che vede la partecipazione di Marina Pedraza, Miguel Herran e Jaime Lorente de “La Casa de Papel”, è stato seguito da circa 20 milioni di account nella sua prima stagione, pertanto le aspettative per questo secondo capitolo erano altissime.

Precisiamo che questa recensione si basa solamente sui primi due episodi della stagione 2 di Elite rilasciati da Netflix poco fa e non contiene alcuno spoiler se non qualche piccolo accenno a ciò che succede nei primissimi istanti.



La seconda stagione presenta lo stesso formato in stile flashforward della prima. Nel presente, la serie riprende dopo il funerale di Marina e ci viene mostrato come tutti stanno affrontando la sua scomparsa. Christian è attanagliato dai sensi di colpa per il suo ruolo nell’arresto di Nano, mentre la preoccupazione principale di Carla è il possibile crollo di Christian e cerca, pertanto, di tenerlo occupato in modo da non fargli confessare il ruolo del trio nella morte di Marina.

Tra tutti gli studenti, è comprensibilmente Guzman (Miguel Bernardeau) a passarsela peggio, avendo perso sua sorella. Non riesce ad andare avanti come i suoi genitori stanno provando a fare ed è arrabbiato con Samuel per essersi presentato di nuovo a scuola. Dopotutto, se Samuel non si fosse presentato, Marina non avrebbe incontrato Nano e non sarebbe morta.

Tre nuovi studenti si uniscono alla scuola quest’anno. Rebeca (Claudia Salas) si è trasferito nella casa di Guzman e Marina dopo che la famiglia è andata via. Stringe immediatamente un legame con Samuel e Nadia, incoraggiando persino Nadia a lasciarsi andare e godersi la vita da adolescente. Il fratello di Lu (la fidanzata di Guzman, interpretata da Danna Paola), Valerio (Jorge Lopez), un ragazzo sgargiante e festoso che sta cercando di superare una dipendenza da droghe. La terza, e più misteriosa del lotto, è Cayetana (Georgina Amorós) che condivide regolarmente ogni parte della sua giornata su Instagram. Dietro fotocamera, tuttavia, Cayetana ha molto da nascondere.



La seconda stagione di “Elite” si presenta scioccante quanto la prima, se non di più. Succedono tantissime cose nei soli primi due episodi e gli spettatori potrebbero essere grati del fatto che gli episodi sono stati rilasciati tutti in contemporanea, dato che è una serie che si presta tantissimo all’attività di binge-watching. Siamo pronti a scommettere che in molti l’avranno già divorata tutta alla fine di questo weekend.

Lo storytelling frenetico e i dialoghi d’impatto faranno sicuramente incollare i fan agli schermi. Nella prima stagione, la narrazione si concentrava più sul far conoscere agli spettatori i personaggi individualmente, la seconda stagione si concentra su come questi personaggi interagiscono tra loro.

Vediamo che Guzman si affida maggiormente ai suoi amici, Polo e Ander (Arón Piper), per aiutare a dimenticare il suo dolore e vediamo Samuel interagire di più con gli altri studenti delle classi superiori in assenza di Marina. Il divario tra gli studenti a causa della differenza nei contesti socioeconomici sembra voler essere ulteriormente marcato in questa seconda stagione. La parte più interessante sembra essere quella di Nadia e la sua esplorazione della libertà. Nadia è figlia di rifugiati palestinesi e nella prima stagione abbiamo visto quanto essi siano restrittivi. Ma nella seconda stagione, la ragazza prova un nuovo percorso e questo ci piace moltissimo. E sì, la tensione tra Guzman e Nadia è ancora presente e più avvincente che mai.

Nuove relazioni, nuovi amici, sicuramente nuovi nemici e un nuovo mistero terranno incollati gli spettatori agli schermi fino all’ultimo episodio della stagione 2 di Elite.

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