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Dominion | Recensione 2×08 – The Longest Mile Home

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Dominion | Recensione 2×08 – The Longest Mile Home

Per questa puntata arrivo un po’ in ritardo, incombenze di compleanno (il mio). Anche per la prossima dovrete avere pazienza, causa impegni avrò bisogno di un paio di giorni in più.
Dunque, l’ottavo episodio di questa seconda stagione di “Dominion”, “The Longest Mile Home”, è stato un po’ di passaggio, ma nonostante questo ha riservato scene intriganti, drammaticità e colpi di scena.

Fatemi fare subito, però, una critica. Bisogna essere obiettivi, per cui devo.
Non so se ve ne siete accorti, ma c’è stata un’incongruenza con alcune affermazioni passate; mi riferisco a Edward Riesen, Clementine e Claire. Nella prima stagione, e precisamente nel quinto episodio (forse qui indicato come sesto, nella trasmissione italiana), “Something Borrowed”, abbiamo assistito alla cena di fidanzamento di Claire e William e la giovane donna ha fatto un brindisi in onore di sua madre (e noi abbiamo così scoperto che l’eight ball amante di Edward Riesen era proprio la moglie, posseduta e creduta morta da tutti); la telecamera si è quindi mossa per inquadrare il dipinto dietro Claire ed ecco che noi abbiamo visto la famiglia, la piccola Claire, sua madre seduta e in piedi Riesen, con alle spalle la bandiera degli Stati Uniti.

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Ciò che è stato mostrato in questo episodio e che ha creato una discrepanza con quanto visto nella prima stagione non è tanto il non essere davvero un militare, per quanto riguarda Riesen, perché quel dipinto potrebbe porsi nel periodo successivo all’assunzione della nuova identità (e peraltro, l’eight ball Clementine ha ragione: lui è stato il difensore dell’umanità, colui che l’ha guidata alla vittoria su Gabriel, molti anni prima, quindi che non avesse dei gradi prima dello sterminio non fa alcuna differenza), prima che la Nazione si disgregasse, o comunque la bandiera potrebbe essere simbolica, a ricordo delle origini; né il problema è che Claire fosse già nata, visto che lei stessa ha detto di essere nata nelle mura, poiché in fondo era un bebè, quindi per quanto ne sa e ricorda lei è nata nelle mura. No, quello che non ha collimato è la trasformazione di Clementine in seguito alla possessione. Nel quadro, come potete vedere, sono raffigurate, in particolare, Clementine ancora completamente se stessa e Claire, che ha tre o quattro anni e, inoltre, quando Claire ha scoperto che “la madre” era viva e le due si sono incontrate è stato spiegato che Claire ha conosciuto sua madre (c’era la faccenda del nome con cui la mamma la chiamava e via dicendo), quindi era un dato assodato che la trasformazione di Clementine fosse avvenuta in un momento successivo; nel flashback di questo episodio abbiamo visto Clementine trasformarsi subito.
Ora, non è una cosa di importanza decisiva ai fini della trama orizzontale, ma insomma, gli autori dovrebbero stare attenti a queste cose, non è mai bello vederli contraddirsi, anche se si tratta di cose minori (e peraltro non è proprio trascurabile, visto che gli eventi riguardanti Clementine sono quelli che hanno portato Claire a imporsi sul padre costringendolo a lasciare il comando della città).

Altro punto che per alcuni potrebbe sembrare controverso è il fatto che Gabriel conosca la vera identità di Arika, però questo è facilmente spiegabile: potrebbe essere stata Uriel a dirglielo o, essendo questa ipotesi di difficile realizzazione visto quello che era il piano dell’Arcangelo (con Arika), la spiegazione più logica, semplice e del tutto plausibile è che Gabriel avesse (e magari abbia ancora) delle spie a Helena esattamente come le aveva a Vega, dove erano infiltrate addirittura tra i membri dell’Armata dell’Arcangelo (oppure, ancora, ci fosse anche nella città governata dalle donne qualcuno che, nonostanteRoan tutto, venerasse lui, in segreto). Soprattutto, sappiamo per certo che le aveva: ricordiamoci di Roan, l’Angelo-bambino che ha ucciso Jeep. Arika nel pilot ha parlato a David dell’adorazione che Evelyn aveva per lui… Sappiamo che Arika E’ Evelyn, quindi lei parlava di se stessa… e Roan potrebbe aver scoperto la verità e averla riferita a Gabriel.
Se anche Julian-Lyrae lo sapesse non mi stupirebbe (e con ciò intendo se sapesse davvero che Arika è Evelyn, poiché l’affermazione nei confronti di Gabriel “Claire ha bombardato il tuo quartier generale usando l’aereo della Regina di Helena” non significa automaticamente che parli di Arika, è risaputo che i mezzi aerei sono di Helena), proprio in questo episodio è emerso chiaramente che ha degli informatori a Vega, altrimenti non avrebbe potuto scoprire in tempo reale non solo della guerra civile (e tutti i particolari da lui elencati a Riesen), ma soprattutto della sparatoria e del ferimento di Claire; potrebbe averli anche a Helena. Arika non può essere infallibile e Gabriel e Julian-Lyrae sono Angeli, dopotutto.
A questo punto la domanda è: Michael sa di Arika? Nella prima stagione disse a Riesen di sapere molte più cose di quanto tutti loro credessero… e infatti sapeva che Riesen aveva una relazione con “Clementine”.

Detto ciò, passiamo al resto.

Vega

La nostra nuova introduzione alla città, dopo gli eventi che hanno portato Claire alla perdita del bimbo suo e di Alex (cosa che ancora mi rattrista moltissimo), avviene mediante un ritorno: William Whele è vivo ed è tornato nella città nella quale fino a qualche mese prima era il “Princeps”, nonché il più importante informatore e sostenitore di Gabriel.
WilliamHo trovato la scena molto bella, di impatto, con il movimento della telecamera che è sceso lungo le mura (presumibilmente erano le mura o, quantomeno, un passaggio controllato all’interno della città) e ha inquadrato un William coperto (con abiti che hanno rievocato un po’ quelli indossati da Jeep nel pilot, quando è apparso negli appartamenti di Michael nella Stratosphere Tower) e, così, irriconoscibile, dall’alto, per far sentire prima la sua voce: “Per me il passaggio è aperto. Io sono William Whele.”
Dopodiché, lo abbiamo visto entrare in un bar e quanto gli è accaduto lì è servito a suscitare un po’ di pena, in noi, consapevoli che per sopravvivere lontano da Vega in mezzo al deserto per più di tre mesi doveva aver passato l’inferno… pena che si è presto tramutata in shock quando lo abbiamo visto uccidere quell’uomo disarmato.

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E poco dopo William si è rivelato più pericoloso di quanto non fosse prima, con la venerazione di Gabriel: la sua fede è divenuta vera e propria esaltazione, fanatismo, tanto da portarlo a credere di essere una sorta di Prescelto. Mi domando cosa gli sia successo davvero; riesco a credere agli eight balls e alle torture subite, ma ho forti dubbi sul raggio di luce che lo ha salvato.
Una cosa è emersa in modo prepotente dal suo discorso agli avventori del bar, ovvero la sua capacità immutata di conquistare la completa attenzione della gente. Le persone presenti nel locale pendevano dalle sue labbra, ammaliate, in qualche modo, dal suo racconto; questo è molto, molto pericoloso, perché tale sua capacità può portare al plagio delle menti e lui potrebbe fare qualunque cosa. Se, poi, si riunisse al padre il tutto potrebbe rivelarsi disastroso.
Domanda: qualcuno ha drizzato le antenne quando William ha nominato i cavalieri?

Il giorno successivo al ferimento di Claire, con le sue tragiche conseguenze, si è rivelato pieno di sorprese: dalle carte scoperte di David Whele, al sospetto misto alla rabbia chiari sul volto di Claire quando si è voltata verso Arika, allo spionaggio ai danni della Regina di Helena da parte di Gates (che ancora una volta mette a segno un punto a suo favore). Ovviamente, Arika si è accorta dei sospetti di quest’ultimo, ma è stato altrettanto evidente che il cerchio intorno a lei cominciasse a stringersi.

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Infatti, abbiamo visto i ribelli di Zoe e David (non c’è altro modo di dirlo, visto che all’interno della ribellione si sono create due fazioni) cadere in una trappola, tesa proprio ai danni loro tanto quanto ai danni di Arika, che ha fornito a David le informazioni. Per tutto il tempo in cui si è visto il parallelo tra i combattenti ribelli e la squadra dell’Armata dell’Arcangelo (una buona idea, ha dato pathos al momento) è stato chiaro che i soldati del corpo d’élite sarebbero apparsi da tutt’altra parte e, in questo modo, avrebbero messo sotto scacco i ribelli e così è avvenuto e Zoe è caduta prigioniera.
Esattamente come per il ferimento di Claire e la perdita del bambino, la responsabilità è di David Whele, che avrebbe potuto salvarla e invece l’ha lasciata sola e ferita e per la giovane leader non c’è stato scampo.
Allo stesso modo, non ve ne è stato per Arika, poiché la posizione dei ribelli a difesa dell’armeria, unita a quanto sentito in precedenza via radio da Gates, ha reso palese la sua colpevolezza, così, ora, la Regina di Helena è caduta preda dei suoi stessi intrighi; nonostante questo, nemmeno per un secondo ha perso la sua compostezza, la sua decisione. E’ ancora molto pericolosa.

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Inoltre, purtroppo quasi profeticamente avevo quantomai ragione: prima di “cadere”, Arika ha letteralmente e davvero avvelenato Gates, che ha già cominciato a vederne le conseguenze. Cosa accadrà al genio di Vega, che è anche uno dei suoi Padri Fondatori?

E veniamo, ora, a Claire e Zoe.
Un confronto quantomai rapido e drammatico, conclusosi tragicamente. Mi dispiace per Zoe, speravo che la situazione cambiasse e lei divenisse una sorta di braccio destro di Claire, a lungo andare, ma gli avvenimenti dello scorso episodio hanno reso chiaro che sarebbe stato molto difficile; tuttavia, devo dire che non mi aspettavo una dipartita così improvvisa di Zoe. Peccato.
Nonostante questo, non si può dare torto a Claire nemmeno per una sola delle parole che haZlaire vs Zoe pronunciato nel breve confronto con la leader dei ribelli, poiché, sebbene indubbiamente la responsabilità per la perdita subita dalla Lady di Vega sia di David Whele, chi ha dato inizio nel modo sbagliato a questo scontro è proprio Zoe; soprattutto, è verissimo che Claire le ha dato molte opportunità, riconoscendo che le rivendicazioni e lo scopo della giovane V-1 erano più che giuste, condividendole.
Si è capito perfettamente che Claire sa bene che David è responsabile di quanto accaduto, ma nella sua disperazione, rabbia e anche delusione ha deciso di punirli tutti e di punirli anche per quello che non avrebbe mai voluto fare e che, invece, si trova costretta a compiere, ovvero reprimere la ribellione. E così, ha cominciato da Zoe, quella di cui ha potuto disporre direttamente.
Inutile dire che mi dispiace moltissimo per tutto ciò che sta passando, vederla disperarsi per il bambino è stato molto triste; ha resistito e mantenuto la calma per portare a compimento il piano, ma poi il dolore ha preso il sopravvento. Il punto che la riguarda è, ovviamente, cosa comporterà tutto questo per lei, soprattutto ora che ha ucciso; quanto cambierà? Vederla con il bastone (per quanto esso sia essenziale, visto che è stata ferita alla gamba) è stato un chiaro parallelismo con il padre. Credo sarà inevitabile che Claire divenga più dura, ma spero che rimanga sempre Claire.

New Delphi

Il Generale Riesen è andato peggiorando sempre più e grazie a questa circostanza noi abbiamo potuto scoprire di più su di lui, assistendo anche ad alcuni istanti relativi all’inizio delle possessioni e, quindi, dello sterminio.
Come dicevo all’inizio, che Riesen non fosse un militare (e si chiamasse in modo diverso, evidentemente), non ha importanza, poiché quel mondo non esiste più e ciò che conta è cosa lui ha fatto dallo sterminio in poi, ovvero guidare la resistenza sino alla vittoria. La presenza di quei libri è un particolare tutt’altro che trascurabile, poiché delineano il personaggio e sono testimonianza del suo intelletto, delle sue conoscenze e delle capacità strategiche, talmente vaste da trasformare un civile non solo in un guerriero, ma davvero nel generale che doveva indossare quella divisa e soprattutto nel leader supremo dell’umanità nel momento del massimo bisogno, quello in cui la specie umana ha combattuto per la propria salvezza.
Riesen DyadTuttavia, ora quest’uomo è diventato qualcos’altro; ora, Edward Riesen è una Diade. Come è avvenuto? Ha ceduto, infine, per la preoccupazione per Claire e Vega? Come ha potuto rivelare il nascondiglio dell’Anfora a Julian-Lyrae? Non può non essersi reso conto che il leader di New Delphi è un ingannatore di professione. Ha forse un piano alternativo o spera, rientrato a Vega, di contrastare Julian-Lyrae come ha contrastato Gabriel? Ma come potrebbe mai rivelare a Claire la sua nuova natura? La figlia lo ha costretto a cedere il governo della città per ciò che è avvenuto con Clementine (la goccia che ha fatto traboccare il vaso), quindi Edward pensa davvero che potrebbe reagire bene dinanzi a questa novità?

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Gabriel, intanto, come abbiamo visto è nuovamente prigioniero, cosa ovvia, visto che era stato trovato da Julian-Lyrae privo di sensi. Quest’ultimo ha cambiato tattica e, invece di torturare fisicamente l’Arcangelo, ha deciso di farlo psicologicamente e diciamo anche che ci è riuscito, nonostante Gabriel abbia continuato a fare sfoggio del suo favoloso umorismo.
Et voilà, un’altra bella orgia, come nel pilot (in cui però esse erano state solo accennate, a differenza di questa volta). Pare proprio che agli Arcangeli piacciano queste situazioni… vi ricordate quando Gabriel disse ai suoi Angeli “Enjoy your bodies”? Sembra che gli Arcangeli sappiano come farlo.

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La scena è stata molto sensuale e la chimica tra quei quattro quasi tangibile (anche perché sono tutti bellissimi… sebbene Carl abbia dichiarato che da girare è stato piuttosto imbarazzante), ma l’aspetto veramente interessante è il significato simbolico di essa. Gabriel vede le tre donne che lo hanno ostacolato: Claire, che stava per ucciderlo, è la figlia dell’uomo che ha causato la sua sconfitta in passato, nonché la donna amata dal Prescelto; Arika, la Regina di una delle città che contro di lui hanno combattuto e che ne vogliono la definitiva sconfitta, la donna che ha fornito i mezzi aerei per il bombardamento al suo quartier generale, evento che lo ha colto del tutto impreparato e di sorpresa; Noma, il luogotenente del suo gemello (il quale si è schierato contro di lui e lo ha combattuto con successo per venticinque anni), che si è anche sacrificata per abbatterlo, che gli è sfuggita e per anni, come Michael, gli ha tenuto nascosto il Prescelto e lo ha protetto. E proprio queste tre donne esprimono a voce alta quelli che potrebbero essere i timori di Gabriel, nel suo profondo, ovvero non riuscire a fermare Julian-Lyrae, il quale potrebbe quindi, in qualche modo, rivelarsi più potente di lui, che è uno dei cinque Angeli più potenti in assoluto (scusate la ripetizione), e questo potrebbe riversarsi su Michael (e quindi Alex, al quale Gabriel ha deciso di dare una possibilità). E’ come se queste tre donne fossero la personificazione di una parte dell’Arcangelo, quella che si chiede dove diavolo sia il suo esercito, come sia possibile che lui e suo fratello siano finiti prigionieri e vittime di Gabriel-Anphoratorture, loro, gli Angeli più grandi mai esistiti, nonché se riuscirà mai a venirne fuori. D’altronde, come Michael, Gabriel non è esente da dubbi e proprio il confronto con il gemello ha aperto una breccia nella sua corazza, come una ferita che lascia cadere qualche goccia di sangue.
Dubbi e timori divenuti improvvisamente più concreti quando Pete-Menathas ha resistito al controllo mentale di Gabriel, cosa mai avvenuta in precedenza.
E quando, poco dopo, Julian-Lyrae è entrato tutto felice perché ha finalmente riottenuto l’Anfora, e l’ha mostrata a Gabriel, la paura di quest’ultimo è diventata improvvisamente reale, come dimostra l’espressione del suo volto.

Questa settimana abbiamo visto poco Michael, Alex e Noma, verissimo, ma anche quel poco è stato meraviglioso.
Innanzi tutto, Alex è stato strepitoso con l’eight ball. Il Prescelto, signore e signori. Non ha un piano? Nessun problema, la cara e vecchia violenza pura è sempre una buona soluzione ed ecco che dal nulla si procura un’arma, una bella sega elettrica. Come insegnato dal personaggio di una saga letteraria al figlio adottivo, “Tutto può essere un’arma.” Et voilà. Non dobbiamo mai dimenticare, e questa scena serve anche a tale scopo, che Alex è un soldato super addestrato, un membro di un corpo di élite.
Ho perso il conto di quante volte, ancora prima di vedere l’episodio, ho guardato la gif di Alex che abbraccia Michael… una scena dolcissima, con quel “Sei in ritardo” che riprende quello che Alex disse all’Arcangelo nel season finale (quando stavano mettendo in atto il piano contro Gabriel), e poi l’abbraccio, il primo di Alex a Michael, il quale era del tutto impreparato a ricevere una tale manifestazione di affetto da quel ragazzo che ama come un figlio ed è stato impacciato, tentando di mantenere un contegno ma non potendo trattenere quel piccolo sorriso. Ah, questi due… il loro rapporto è una delle cose più belle di questa storia.

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Ho amato moltissimo anche le interazioni tra Michael e Noma, mi piacciono molto insieme, anche perché Noma è antica, motivo per cui il suo rapporto con Michael deve esserlo a sua volta e dunque mi fa piacere che li mostrino.
Abbiamo scoperto che Noma non ha riconosciuto Il Profeta (sì, quell’uomo è Il Profeta… ora resta da capire tutto il resto che lo riguarda, ovvero chi sia in realtà, se è un Angelo Superiore o un Arcangelo e via dicendo), ma che ha percepito che la natura di quell’essere è molto più di quanto sia apparsa… è come se avesse percepito il suo essere Angelo, diciamo.
E infine… gli sguardi sfuggenti di Noma e preoccupati di Michael ci hanno fatto capire che l’Angelo non sta davvero bene. Michael è preoccupato per lei, il che significa che per Noma i problemi dovuti alla perdita delle ali non sono finiti e che lei sta nascondendo qualcosa ad Alex; credo che questo non sia solo perché lei gli vuole bene, bensì proprio per il motivo che lei stessa esterna molto spesso, ovvero “Ho fatto quello che dovevo”. Non bisogna mai dimenticare che Noma è un soldato con una missione, nella quale crede profondamente per di più, e che la vita di Alex è più importante di quella di tutti loro. Michael e Noma non lo dimenticano mai.

Michael e Noma

Bene, anche per questa settimana mi fermo e vi lascio, come sempre, con il promo del prossimo episodio, “The Seed Of Evil”:

 

Alla prossima settimana!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

4 COMMENTS

  1. La puntata mi è piaciuta molto ma ho una cosa mi è saltata all’occhio: il cambiamento nel comportamento di Gabriel.
    Secondo me entro il finale di stagione comincerà la sua redenzione. Gli sceneggiatori lo stanno rendendo più simpatico e stanno facendo in modo che lo spettatore cominci a provare empatia per lui e per le sue sofferenze (vedi nella scorsa puntata la perdita del bambino che ha cresciuto come un figlio), il suo sacrificarsi per Michael per permettergli la fuga, le torture fisiche e psicologiche da parte di Julian.
    Nella prima stagione ci era stato presentato come un essere malvagio e vendicativo, senza possibilità di salvezza ma adesso le cose stanno cambiando.

    • Tecnicamente la redenzione di Gabriel è già iniziata, proprio con quel discorso a Michael, ma bisognerà vedere quanti ostacoli porranno su tale cammino.

      Io non l’ho mai visto come senza possibilità di salvezza, a dire il vero, e già la prima stagione ha mostrato che un tempo Gabriel era diverso.

      Ma vedremo. 🙂

  2. Eccomi!!
    Allora, da dove comincio?!?
    Il mio povero Gates! Quando sono stata male per quella scena.. Ok sapere che non arriverà alla terza stagione ma perderlo così presto no.. So quello che succede dopo quindi non dico altro se non che lui è davvero un genio!
    Arika è davvero combattiva, organizzata, risoluta. Vorrei vedere la sua storia.
    La scena dell’orgia mah.. Mi ha lasciata un po’ così, però la tua interpretazione me la fa rivalutare..quasi quasi ha senso!
    William: sconcertante!! Quanto è pericoloso quest’uomo?!? Ha un ascendente tale sulle menti da essere davvero un’arma incredibilmente potente. Chissà che cosa ha passato.. Chissà cosa era quella mano di Dio che è calata..
    Noma: non sappiamo ancora nulla sul suo destino, sulle conseguenze della sua azione..lei è sempre così forte! Vedremo!
    Alla prossima!

    • Gates: lo dai continuamente per spacciato, vedremo, povero! Non è detto che tiri le cuoia.
      E hai visto cosa ha fatto.
      Comunque “così presto”… mancano 4 episodi al finale di stagione, eh. XD

      Arika: assolutamente, che personaggio!

      La scena dell’orgia: mah, guarda, io l’ho vista così dal primo istante. E se poni attenzione, le tre donne lo scherniscono e lo sminuiscono e lui tenta di difendersi ma è debole, ferito non solo nel fisico ma nell’anima. E’ incerto, indifeso… e poiché è il suo inconscio non credo ci siano molte altre possibilità.

      William: già!!! Speriamo venga spiegato cosa gli è successo.

      Noma: si sa che Michael si preoccuperà molto per lei. Vedremo.

      Alla prossima!

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