Home Doctor Who Doctor Who | Recensione 9×08 – The Zygon Inversion

Doctor Who | Recensione 9×08 – The Zygon Inversion

4
Doctor Who | Recensione 9×08 – The Zygon Inversion

Come si affronta un episodio del genere? Quali dovrebbero essere le parole giuste per descrivervi ciò che è stato scritto, recitato e vissuto? Sapete, avrei quasi voluto provarci una volta, avrei voluto sperimentare la novità, criticare una sceneggiatura dal dubbio spessore, un’interpretazione prettamente vuota, un episodio in fin dei conti inutile, avrei voluto dire che Steven Moffat ha rovinato questa serie tv, ma purtroppo a questo punto mi sembra evidente che non sia colpa mia perché non posso essere io a scegliere, non posso dirvi ciò che volete sentire o leggere e dopo un episodio del genere non riesco neanche a capire come una critica possa anche essere mossa nei confronti di qualsiasi aspetto di questa storia, dei suoi personaggi, dei suoi significati e di quell’essenza che vive ed entra prepotentemente nella nostra vita dal 1963 e che Moffat continua a rispettare più di quanto potrà mai fare qualcun altro, più di quanto faremo mai noi, troppo bravi tante volte a credere di aver capito questa serie meglio di lui, meglio di chi le ha dedicato il cuore fin dal primo giorno. Peter Capaldi ha effettivamente dimostrato di non essere “un buon Dottore” ma di essere IL DOTTORE, di essere quell’interprete nato e destinato a questo ruolo, di appartenere a un mondo che è sempre stato suo e che lo stava soltanto aspettando; Jenna Coleman ha sorpreso persino me, credo che non ci sia niente che non abbia avuto la possibilità di fare in questo suo percorso e nessuno avrebbe potuto farlo meglio di lei, un’attrice che continua a superarsi e a lasciarmi senza parole, che sia Bonnie o semplicemente Clara, la mia Clara; e infine i personaggi di Osgood e Kate Stewart, la prima che si riconferma simbolo di pace e la seconda che si riafferma come uno dei miei modelli in questa storia, come quel leader così forte e coraggioso da essere capace di non spingere quel dannato bottone rosso e fare un passo indietro. In uno degli episodi più importanti e straordinari dal 2005 ad oggi, Doctor Who ricorda a tutti perché sarà sempre migliore di quanto potremo mai immaginare o credere.

tumblr_nxh7cmO6kh1si297wo4_250 tumblr_nxh7cmO6kh1si297wo2_250 tumblr_nxh7cmO6kh1si297wo3_250 tumblr_nxh7cmO6kh1si297wo8_250

Inutile girarci intorno secondo me, inutile raccontarvi un episodio che avete visto e che si presenta da solo, di certo senza aver bisogno delle mie parole. Quindi arriviamo al cuore della storia, arriviamo a quel momento che pulsa e vive con noi, che ci lascia attoniti, commossi, travolti dalla forza delle sue parole, delle emozioni, del suo significato che abbatte le frontiere tra finzione e realtà, tra noi e loro, tra l’umanità e ciò che invece ci sembra così diverso quando ancora una volta si rivela più simile e vicino di quanto non riuscissimo a vedere prima. Una delle caratteristiche più individuali del Dodicesimo Dottore consiste nel suo continuo interrogarsi a voce alta su tutto ciò che lo circonda, che affronta e che vive ma mai come in questo episodio, il Dottore ha posto tante domande, domande a cui non esiste una vera risposta valida, domande in grado di mettere a tacere anche il ribelle più convinto, domande che troppe volte nella storia sono state ignorate ma non questa volta, non adesso, non finché c’è lui a combattere con tutto se stesso, con tutti i suoi duemila anni affinché si parli prima anziché trattare dopo. In quel flusso di pensieri, parole ed emozioni che il Dottore ci ha donato come la lezione più importante che potesse impartirci, ci sono state tre riflessioni che mi hanno colpito particolarmente. La prima riguarda ciò che ho appena scritto, riguarda il significato ultimo dell’essere il Dottore, riguarda il suo aver vissuto la storia, la nostra, la sua, e quella di tanti altri e aver capito che è tutto sbagliato perché la fantasia dell’Historia Magistra Vitae è fondamentalmente solo questo, una fantasia, mentre nella realtà continuiamo a ripetere sempre gli stessi errori, ancora e ancora, senza stancarci mai, è forse l’unico aspetto della nostra vita di cui non ci stuferemo mai, commettere errori. E con la consapevolezza di chi conosce la guerra meglio di chiunque altro, il Dottore grida, supplica, ironizza con tragicità pur di fermare questa catena che sembra diventare più forte momento dopo momento, pur di fare un passo avanti, saltando la fase della guerra e arrivando direttamente al trattato. Sono queste le parole che mi hanno colpito particolarmente perché posseggono un’intelligenza banale e disarmante al tempo stesso. Se ci pensate, in fondo, ogni guerra ha alla fine il suo trattato di pace, quell’accordo che rende tutti soddisfatti in cui la diplomazia regna sovrana e almeno per un periodo di tempo vivono tutti felici, contenti e annientati dalle conseguenze della guerra, mentre ognuno se ne torna in ciò che resta della sua casa a leccarsi le ferite. La soluzione del Dottore è quasi elementare, la stessa che potrebbe pensare un bambino innocente che non capisce tutte le dinamiche politiche che fortificano una guerra, ma la verità è che a volte la risposta più difficile sta proprio nelle domande più semplici quindi perché aspettare la fine, la distruzione, la sofferenza e inevitabilmente la morte prima di mettersi seduti a parlare? Perché non risparmiare tempo e vite cambiando l’ordine degli eventi e firmare la pace ancor prima di iniziare la guerra? Lo so che detta così può sembrare terribilmente utopica e buonista come idea, lo so che non siamo abituati a queste stranezze pacifiste, lo so che un pensiero così fondamentalmente puro è quasi blasfemia per la complessità del nostro mondo ma non possiamo negare che il Dottore abbia fatto centro: più parlava, più riduceva la nostra storia ad una singola decisione sbagliata, più diventava difficile rispondere alle sue domande, sia per Bonnie, sia per Kate, che per me. Perché non abbiamo parlato prima? Perché sentiamo il bisogno di dichiarare vincitori e vinti? E alla fine poi, chi ha vinto per davvero? Il Dottore riesce a rendere sempre tutto incredibilmente semplice, questo ve lo concedo, la realtà è un’altra no? Altre storie, altre motivazioni importanti, altre scelte, altre situazioni troppo difficili da appianare così, con due parole, ma ciò che alla fine resta secondo me è la domanda, non riuscirò più a guardare a questi eventi senza chiedermi anche solo per un secondo: e se il Dottore avesse ragione? Perché nessuno ha scelto di trattare prima anziché correre ai ripari dopo? E per la prima volta credo che non serva davvero una risposta.

tumblr_nxh26s9xcT1ufvrblo1_500 tumblr_nxh26s9xcT1ufvrblo2_500 tumblr_nxgtovcdk91u5kd84o3_r1_500

Il Dottore quindi dispone la scacchiera, ponendo Bonnie e Kate Stewart ai suoi lati opposti, davanti a una scelta che rappresenta per entrambe ciò che più vogliono e ciò di cui più hanno paura: da una parte, la totale libertà di creare il panico e compiere la propria vendetta o la possibilità di realizzare il proprio incubo peggiore; dall’altra parte il potere di annientare la minaccia nemica o radere al suolo un’intera città. E lui è ancora una volta al centro di questa decisione e ciò che lo rende straordinario è il modo in cui riesce a banalizzare ogni parola, ogni tentativo di giustificare le proprie azioni avanzato dalle parti coinvolte. Questa è quindi la seconda riflessione di cui vi parlavo, il secondo momento che ha segnato un punto fisso nella storia e nel tempo, forse l’unico punto fisso che non può cambiare perché ascoltare il Dottore che lotta per cercare di portare Bonnie e Kate a guardare il mondo attraverso i suoi occhi diventa come assistere ad un illuminante incontro di scherma. Stoccata dopo stoccata, il Dottore difende e attacca al tempo stesso e il confronto con Bonnie diventa quasi un copione che chiunque potrebbe sentirsi adatto a recitare:

“Perché vuoi la guerra?” – “Perché siamo stati trattati male”, “E perché vuoi fare la stessa cosa?” – “Perché ho subito un’ingiustizia”, “E dopo cosa succederà?” – “Vinceremo”, “E dopo ancora? Come vivrete? Cosa farete? E soprattutto come affronterete chi un giorno si ribellerà affermando di aver subito un’ingiustizia? Perché alla fine non si resta vittoriosi a lungo ”

Il Dottore avrebbe potuto andare avanti per sempre mentre le certezze e le risposte di Bonnie perdevano sempre di più la loro intensità, domanda dopo domanda il Dottore minava le basi di quella ribellione che sfumava irrimediabilmente attraverso gli occhi di Bonnie, attraverso il tono della sua voce sempre più flebile, sempre più sofferente, come se la forza, la rabbia e la sicurezza si mostrassero per la prima volta per ciò che in realtà erano: maschere, per nascondere le debolezze, per coprire i punti deboli, per non mostrarsi fragili in una possibile guerra che gli Zygon sapevano di non poter vincere ma che sembrava comunque la loro unica possibilità di ottenere una giustizia che erano certi di meritare. Peter Capaldi e Jenna Coleman riescono in qualcosa che non credevo possibile, interpretando il confronto tra Bonnie e il Dottore come se fosse nuovamente la loro prima scena insieme ma con la stessa chimica travolgente ed esplosiva che li caratterizza da sempre. Il continuo contatto visivo tra i due è da brividi, la capacità di creare un legame nuovo ma intenso come se esistesse da anni è sublime e la maestria del volto di Jenna Coleman di esprimere tutte le volte in cui il Dottore andava a segno, annientando ogni volta una piccola parte della ribelle sicurezza di Bonnie, ha dell’incredibile.
Il Dottore svuota Bonnie e Kate delle loro convinzioni, della loro certezza di avere ragioni che lui non avrebbe mai potuto capire, non avrebbe mai compreso fino in fondo, non come loro. Ed è in quel momento che il Dottore si riappropria delle sue vite precedenti, di colui che ha combattuto e ha deciso, di colui che è andato avanti, di chi ha vissuto i rimpianti e chi ha cercato di dimenticare, erano tutti lì con lui, con la Dodicesima Incarnazione di se stesso, di quel Dottore che più di ogni altro respinge tutto ciò che è militare perché rappresenta l’eterno promemoria di quella parte di lui che più odia, quella parte che ha lottato in una guerra che nessuno potrebbe o dovrebbe immaginare. In una scena che annulla tutto ciò che lo circonda, Peter Capaldi DIVENTA il Dottore, fa proprio quel dolore che lo riempie completamente, quella sofferenza che lo insegue da troppo tempo ormai, che gli dà la caccia come un predatore che non manca il proprio bersaglio, come una voce che sussurra costantemente nella sua testa e non tace mai. Essere convinti di aver ragione, essere estremamente certi di stare dalla parte del giusto, di agire per una causa in cui si crede e per cui ne vale la pena. No, non ne vale mai la pena. Non vale la pena credere di aver vinto, di aver fatto la cosa giusta, per poi vivere costantemente inseguito dai ricordi, dai rimorsi, dalla solitudine e dal senso di colpa, fantasmi che raggiungono sempre il loro obiettivo e non lo lasciano più andare, non vale la pena vivere come il Dottore.

tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo1_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo2_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo3_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo4_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo5_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo6_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo7_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo8_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo9_250 tumblr_nxgtqpmMCv1tsoo9vo10_250

 

E quelle parole sono la sua stoccata finale, quelle parole e quel dolore raggiungono umani e Zygon come se non fossero mai esistite differenze tra di loro e la sua vita diventa il dono più grande che il Dottore potesse mai fare ad entrambe le razze.

tumblr_nxguss1O4b1r1u2w8o4_250 tumblr_nxguss1O4b1r1u2w8o1_250 tumblr_nxguss1O4b1r1u2w8o2_250 tumblr_nxguss1O4b1r1u2w8o3_250

CLARA vs BONNIE
Un aspetto dell’episodio che non posso e non voglio ignorare è il confronto sperato e geniale tra Clara Oswald e Bonnie, in un contesto che permette a Jenna Coleman di affrontare una nuova sfida in questa serie, e in una storia in cui il volto che entrambe condividono diventa molto di più di un semplice aspetto fisico ma crea una connessione più profonda di quanto lo zygon avesse voluto. Scegliere di impossessarsi dell’identità e dei ricordi di una persona comune non è mai stato un problema per gli Zygon, scegliere di farlo con Clara Oswald si rivela particolarmente impossibile. Clara non è mai stata arrendevole, non ha mai permesso a nessuno di prendere il controllo su di lei, non ha mai affrontato una sfida senza avere la certezza di poter contare su un piano di riserva per ogni lettera dell’alfabeto. Distinguere la prigione dalla realtà le porta via pochi secondi ma ciò che più affascina è la sua capacità di aprire una porta nella connessione con Bonnie, lottando con tutte le sue forze per prenderne il controllo, soprattutto quando in gioco c’è la sua missione più importante: salvare il Dottore e poi tornare da lui.

tumblr_nxh1g9XJHi1qkyy30o3_250 tumblr_nxh1g9XJHi1qkyy30o1_250 tumblr_nxh1g9XJHi1qkyy30o4_250 tumblr_nxh1g9XJHi1qkyy30o2_250 tumblr_nxh1g9XJHi1qkyy30o5_250

In ogni confronto tra le due, Clara ne esce costantemente vincitrice, giocando inevitabilmente sullo stesso livello, usando la forza del suo avversario contro di lei, utilizzando se stessa come difesa e attacco al tempo stesso ma è nel faccia a faccia tra Bonnie e il Dottore che Clara mostra la sua arma vincente: il suo viso, un viso che non può ingannare il Dottore perché è ciò che lui conosce meglio, è quel viso che gli ha permesso di ricordare chi fosse nel suo momento più oscuro, facendo per lui ciò che nessun altro (o quasi) ha fatto.

tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo1_250 tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo4_250 tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo5_250 tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo6_r1_250 tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo2_250 tumblr_nxgs4znBrS1sno0jmo3_250

E questo allora mi porta infine a domandarmi se sia finalmente chiaro quello che Clara Oswald è stata per il Dottore. Clara Oswald ha concesso al Dottore la possibilità di rimediare al suo rimpianto più grande, lo ha spinto a trovare un’altra soluzione, a cambiare la sua storia, a ripulire quella colpa che lo distruggeva un po’ ogni giorno senza annientarlo mai del tutto perché la vera pena era continuare a vivere portando costantemente dentro di sé il ricordo di ciò che aveva fatto, la conseguenza della scelta che aveva compiuto. Clara Oswald ha permesso al Dottore di liberarsi del suo dolore più grande, di riaccendere una speranza a cui non aveva mai neanche pensato, di andare avanti con la consapevolezza di essere stato pienamente se stesso, di aver agito rispettando quel nome che aveva scelto, di essersi comportato come il Dottore.

tumblr_nxgtc5kNWC1qbl6qfo2_250 tumblr_nxgtc5kNWC1qbl6qfo1_250 tumblr_nxguyv303B1r3id23o4_500

Ed è per questo che oggi lui non riesce a immaginare una vita in cui Clara non sia al suo fianco, i minuti in cui crede di averla persa diventano mesi e gettano su di lui l’ombra più oscura che possa travolgerlo, cacciata via subito dopo da quel sorriso abbagliante che non riesce neanche a controllare quando la rivede, quando ha ancora la certezza di non essere solo perché lei continua a combattere e a tornare a casa, nel Tardis. Mai come questa volta il Dottore avverte il tempo che passa, avverte l’incombere di quel momento che non può allontanare per quanto ci provi con tutte le sue forze ma anche quando tutto sarà finito, anche quando il suo incubo peggiore sarà diventato realtà, una parte di Clara Oswald resterà per sempre con lui perché dalla prima volta in cui l’ha lasciata entrare nella sua testa, Clara non è mai andata via.

tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo1_250 tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo2_250 tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo3_250 tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo4_250 tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo5_250 tumblr_nxgwypbwc71ujv5ioo6_250

Con la Terra nuovamente difesa dai migliori esempi di Zygon e Umanità, il Dottore può tornare nel suo spazio con l’unica persona di cui ha bisogno, pronto a vivere e ad affrontare qualunque cosa avverrà dopo perché per il momento tutto è ancora come dovrebbe essere: sempre il solito, il Dottore e Clara Oswald nel Tardis.

tumblr_nxgxneg0K51rn3zbbo1_500 tumblr_nxgxneg0K51rn3zbbo2_500 tumblr_nxgxneg0K51rn3zbbo3_500

E se siete fan di Clara Oswald e Jenna Coleman quanto me, passate da questa splendida pagina a lei dedicata! • Clara Oswald » Jenna Coleman. ϟ

Previous article Castle | Prossima reunion del cast di One Life to Live
Next article NBC rinnova ‘Blindspot’ per una seconda stagione
Avatar photo
Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

4 COMMENTS

  1. Non vedevo l’ora di leggere il tuo commento su questa puntata e come al solito non mi hai delusa! L’episodio mi ha lasciata quasi a bocca aperta, era veramente perfetto, di gran lunga superiore alla sua prima parte. E a proposito di parti mi sembra che questo formato stia funzionando alla grande, concedendoci di conoscere davvero i personaggi e di esplorare per bene le storyline prima che si risolva tutto, si prospetta davvero una grande stagione. Capaldi è stato magnifico, è ovviamente un grandissimo attore, ma per me IL Dottore è e sarà sempre Tennant. Complimenti per la bellissima recensione, l’ho letta tutta d’un fiato!

    • GRAZIE MILLE DI CUORE CARA!!!!!!!! <3 è importantissimo per me leggere queste parole, lo sai!! Questa stagione supera, di episodio in episodio, le mie più floride aspettative, neanche il tempo di respirare e già arriva l'altra ondata, è intensa più di quanto credessi! Capaldi è IMMENSO per me, credo davvero che fosse destinato a questo ruolo, era suo da sempre!! Ho sempre pensato che non avrei amato nessun Dottore quanto ho fatto con il Decimo di Tennant ma poi è arrivato Capaldi e adesso per me non ci sono differenze, li amo da impazzire entrambi!

    • Credimi Fede, è lo stesso per me!!! è tutto semplicemente WOW!!!!! Di questo passo non ci arrivo viva al finale di stagione, soprattutto dopo il 10 che decreterà la mia morte!!!!!!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here