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Doctor Who | Il must di Chibnall per la stagione 11

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Doctor Who | Il must di Chibnall per la stagione 11

Prima di accettare di prendere le redini come showrunner per l’undicesima stagione di Doctor Who, Chris Chibnall ha avuto una sola piccola richiesta: che il Dottore fosse una donna.

In una recente intervista con Digital Spy, Chibnall e il produttore esecutivo Matt Strevens hanno approfondito la loro decisione di ingaggiare una donna come sostituta di Peter Capaldi nel drama BBC/BBC America… e per Chibnall in particolare si trattava di un punto non negoziabile.

“Dal momento che Peter ha deciso di lasciare, era deciso che il prossimo Dottore sarebbe stata una donna”, ha rivelato Strevens. “Questo è ciò che voleva Chris, era parte delle sue condizioni per accettare il lavoro”.

Chibnall ha aggiunto che per lui rendere il nuovo Dottore una donna è stata “una scelta semplice” e “non poi così controversa”, considerato che il genere del personaggio non ha quasi nulla a che fare con la sua storyline.

In un’intervista del 17 settembre al The New York Times (in cui Chibnall ha ripetuto di essere stato “molto chiaro” nell’aver voluto una donna come Dottore per la stagione 11), la Whittaker si è espressa sulle critiche online al suo casting, molte di cui non ha avuto modo di ricevere in prima persona non avendo account social. “Non ho alcun problema con chi ha opinioni diverse dalle mie, non devo andarci a cena fuori insieme”, ha affermato, aggiungendo poi: “So di aver ottenuto il ruolo per meriti personali, non mi è stato regalato nulla. Non gioco la carta del genere”.

L’undicesima stagione di Doctor Who partirà da domenica 7 ottobre su BBC America, anche se non è stato ancora annunciato l’orario di messa in onda.

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Ale
Tour leader/traduttrice di giorno e telefila di notte, il suo percorso seriale parte in gioventù dai teen drama "storici" e si evolve nel tempo verso il sci-fi/fantasy/mistery, ora i suoi generi preferiti...ma la verità è che se la serie merita non si butta via niente! Sceglie in terza media la via inizialmente forse poco remunerativa, ma per lei infinitamente appagante, dello studio delle lingue e culture straniere, con una passione per quelle anglosassoni e una curiosità infinita più in generale per tutto quello che non è "casa". Adora viaggiare, se vincesse un milione di euro sarebbe già sulla porta con lo zaino in spalla (ma intanto, anche per aggirare l'ostacolo denaro, aspetta fiduciosa che passi il Dottore a offrirle un giretto sul Tardis). Il sogno nel cassetto è il coast-to-coast degli Stati Uniti [check, in versione ridotta] e mangiare tacchino il giorno del Ringraziamento [working on it...]. Tendente al logorroico, va forte con le opinioni non richieste, per questo si butta nell'allegro mondo delle recensioni. Fa parte dello schieramento dei fan di Lost che non hanno completamente smadonnato dopo il finale, si dispera ancora all'idea che serie come Pushing Daisies e Veronica Mars siano state cancellate ma si consola pensando che nell'universo rosso di Fringe sono arrivate entrambe alla decima stagione.

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