Altri cinquanta minuti della mia vita sono stati sprecati dietro questo ennesimo brutto episodio! Ho avuto serie difficoltà a rimanere concentrato durante la visione: a 25 minuti mi sembrava che stessi vedendo l’episodio da un’ora, e in più ho dovuto fare più pause prima di riuscire ad arrivare al termine. Non pensavo che l’avrei detto: ma non vedo l’ora che finisca! Il “Goodbye Miami”, titolo di questo episodio, mi è apparso troppo frettoloso e non rispecchiante l’episodio che abbiamo visto. Ormai le uniche cose belle rimaste di questa serie sono i trailer: ti promettono mari e monti, ma ti scaricano addosso una serie di schifose cazzate. E in effetti le uniche cose che mi sono piaciute della puntata sono state il trailer finale (un altro assaggio di cose emozionanti, che durante la visione del successivo episodio non saranno tali) e il definitivo ritorno di Deb in polizia. Finalmente è di nuovo al posto che le spetta.

“MA PERCHE’ NON TE NE VAI E BASTA?!”

E’ stato questo il pensiero che mi è frullato in testa durante tutta la visione dell’episodio: il suo rimandare la partenza per concludere la questione “Brain Surgeon” è costata parecchio alla Vogel e probabilmente costerà parecchio ad Hannah. Sono abbastanza sicuro di poter dire che anche la ragazza abbia pensato di andar via e basta sia ad inizio episodio, che nel successivo incontro. Però è apparsa spazientita dai propositi di Dexter, non si è pronunciata e ha dato il suo supporto a Dexter. Chi più di lei avrebbe il diritto di chiedergli “Andiamocene e stop”? E’ lei la ricercata e più rimane a Miami, più c’è il rischio che venga avvistata/catturata e quindi che aumentino le probabilità che non passino il loro futuro insieme. Infatti in questo episodio rischia molto la povera Hannah: Harrison infatti sale sul tapis roulant di Deb, lo accende, aumenta per sbaglio la velocità e vola sul pavimento come nei migliori video di Paperissima Sprint.

Come tutti i bambini, Harrison è attratto dalle cose dei grandi e nonostante gli fosse stato detto di non salire, lui fa di testa sua e si becca sei punti di sutura sul mento. Essendo Hannah da sola in casa, chiama Dex ma l’uomo non risponde e decide così di portarlo all’ospedale: presa probabilmente dal panico, non pensa a camuffarsi e un’infermiera la riconosce, avverte le autorità, ma l’agente dei Marshal arriva in ospedale troppo tardi. Comunque l’infermiera conferma all’uomo che Hannah è stata lì e ha affermato di essere la madre di Harrison. L’agente aveva già scoperto in precedenza da Batista la decisione di Dexter di lasciare il lavoro e di partire col figlio in un tour mondiale. E come il giochino “Unisci i punti”, non ci mette molto a capire quale sia l’intenzione di Dexter: la partenza per l’Argentina diventa sempre più un sogno.

La decisione di non andare via da Miami è costata soprattutto ad Evelyn Vogel. La morte della donna me l’aspettavo sin dal primo episodio: pensavo l’avrebbe uccisa Dex, ma invece c’ha pensato il “Brain Surgeon” aka Oliver/Daniel, figlio della psichiatra. Ecco se c’è una cosa che un po’ mi ha colpito dell’episodio è proprio la morte della donna: mi è dispiaciuto vederla in tutta la puntata dilaniata dal dilemma “lo salvo, non lo salvo”. Fin dall’inizio è risultato chiaro tutto il rancore che Daniel/Oliver provasse per la madre, per averlo rinchiuso in una struttura, per non esserlo mai andato a trovare. E anche la stanza creata nella struttura psichiatrica abbandonata testimonia la volontà dell’uomo di non esser tanto intenzionato a perdonare la madre, non volendo dimenticare cosa è stato costretto a subite. Comunque Oliver, oltre ad essere uno psicopatico, mi ha dato l’idea di esser desideroso di attenzioni e di provare una patologica gelosia nei confronti della madre, il tutto unito a un complesso di inferiorità derivante dal fatto di sentirsi sempre una seconda scelta, o più precisamente una non-scelta: l’uomo infatti accusa la madre di non essere stata una madre attenta nei suoi confronti, di aver dedicato in passato troppo tempo a Richard e di avergli riservato poche attenzioni. Da qui la decisione di uccidere il fratello. E un altro motivo di rancore è il “the Code” creato per Dexter: in questo caso Oliver non ha tollerato che la madre abbia scelto un estraneo, piuttosto che il suo stesso figlio. Avrebbe voluto che la madre lo applicasse a lui e non a Dexter.

Evelyn si è trovata nel mezzo di una scelta: da un lato il figlio spirituale, Dexter, che le chiede di consegnargli Daniel per ucciderlo, credendo che non ci possa essere speranza per l’uomo; dall’altro il secondo il figlio naturale (quale madre non vorrebbero averlo come figlio?), che vuole essere scelto e non sembra lasciare molte alternative. Eppure Evelyn, nonostante la notevole esperienza professionale, è stata a mio avviso ingenua e poco lucida: si è lasciata abbindolare da un Oliver che la chiama “Mum” e dalla possibilità di salvarlo ponendolo in una struttura. Ma Oliver non vuole esser rinchiuso di nuovo: vuole che Evelyn lo aiuti a vivere secondo il codice e vuole che convinca Dexter a non dargli più la caccia. Evelyn arriva addirittura a convincersi che Oliver non uccida per piacere, ma per un bisogno incontrollabile: ma quando Dexter le mostra il video dell’uccisione di Zach, Evelyn cambia idea, si rassegna e dà l’ok a Dexter affinché uccida Saxon. La disperazione della Vogel era palpabile e anche disperato è apparso il tentativo di convincere Dexter a lasciare Miami con Hannah: arriva addirittura a rimangiarsi le parole dette alla cena riguardo la loro relazione. Dexter consiglia alla Vogel quindi di fissare un incontro col figlio in un posto pubblico, sicuro per lei: ed è qui che ho pensato che Dexter stia iniziando a dare segni di senilità precoce. Cioè avete già una volta provato l’idea di incastrarlo in un luogo pubblico, hai visto che è stato un flop e ci ritenti???? Saxon infatti non c’è cascato: invece del luogo scelto, si presenta a casa della madre con un futile pretesto. Evelyn è tesa, ma cerca di sembrare il più disinvolta possibile. Ma Saxon si accorge che qualcosa non va: la fa cantare e il risultato lo vediamo nelle gifs sottostanti…

IL CONTORNO

L’episodio tutto sommato poteva esprimere un bel po’ di emozioni e momenti significativi, che nella fattispecie non mi hanno suscitato assolutamente niente. Il primo da segnalare è il momento in cui Dexter comunica a Batista la decisione di lasciare il suo lavoro: è stato un momento in cui il fantasma di Batista sembrava seriamente coinvolto, mentre a Dexter non fregava assolutamente niente. Poi quando ha tirato fuori la morte di Rita, successa pentordici anni anni prima, ho pensato che fosse il momento di dirgli “Vattene a quel paese”.

Il secondo momento è stato il bacio fra Quinn e Deb, che getta le basi per una relazione futura tra i due. Che ci fosse qualcosa l’avevamo intravisto tutti e penso che stiano davvero bene insieme, ma le cose le ho trovate un po’ affrettate. In questa puntata, Joey fa un po’ di chiarezza e decide di lasciare Jamie e certo poteva rendersene conto un po’ prima: a spingerlo a lasciare la ragazza ha contribuito il fatto che Jamie era in procinto di rifiutare un’importante opportunità di carriera a causa sua, e il fatto che ha baciato Deb nello scorso episodio e lei non abbia detto “Che cazzo combini?!”. Il momento del bacio è stato scontatissimo: un minuto prima Deb gli diceva che non doveva lasciare Jamie, l’attimo dopo gli stava già ficcando la lingua in bocca! Nonostante sia pro Deb e Quinn, penso che Deb stessa stia affrettando i tempi, aggrappandosi all’uomo per poter in un certo senso sopportare la partenza di Dexter. C’è comunque da dire che Jamie non è stata tanto lungimirante: ha sempre sospettato di questa cosa e, invece di andarci piano, ha cercato di affrettare i tempi andando a convivere con l’uomo. E Joey è stato un vigliacco a non ammettere che l’ha lasciata principalmente per Deb. A proposito di Deb, in questa puntata l’ho trovata totalmente spenta: ormai assorbe le cose che il fratello le dice in maniera passiva, senza nemmeno reagire. E’ rassegnata e non si oppone più, non è più la combattente di una volta. Pensa di non riuscire a tirare avanti senza il fratello, ma non capisce che è la cosa più bella che possa capitarle: con Dexter fuori dai giochi, bugie, segreti e cazzate simili abbandoneranno la sua vita. Potrà tornare al periodo precedente alla fine della sesta stagione, andare definitivamente avanti.

Il terzo momento è quello della morte della Vogel: Dexter che si precipita in casa e davanti alla donna esanime, sembra esser invaso da una marea di sentimenti, dalla rabbia alla tristezza per la perdita appena subita. La “mamma spirituale” è morta, uccisa dal “fratellastro spirituale”. Anche questo momento non mi ha lasciato niente.

Spero seriamente che nella prossima puntata i nostri occhi non debbano vedere scene in cui Dexter si dispera, o scene in cui inizia ad avere i sensi di colpa per non aver trovato Saxon in tempo…Altrimenti penso che lo show toccherà seriamente il fondo.

IL CULMINE DEL NONSENSE è stata la scena della figlia di Masuka che arriva fatta su una scena del crimine. La frase “Non sapevo di dover lavorare oggi” penso ci abbia fatto realizzare quanto sia stupida e inutile la sua figura nello show. La prossima volta che una persona deciderà di uccidere qualcuno dovrebbe cortesemente non farlo di sabato o di domenica, o in caso non ne possa fare a meno farle una telefonata in anticipo in modo tale che si tenga pronta!

Vi consiglio inoltre di passare a visitare la pagina Facebook DEXTER ITALIA, per rimanere sempre aggiornati sul mondo del nostro serial killer preferito. E qualora non foste ancora fan, mi raccomando mettete un bel MI PIACE