Home Dexter Dexter | Michael C. Hall e Jennifer Carpenter ripercorrono le 8 stagioni

Dexter | Michael C. Hall e Jennifer Carpenter ripercorrono le 8 stagioni

0
Dexter | Michael C. Hall e Jennifer Carpenter ripercorrono le 8 stagioni

dexterseason8newlarge1Dopo otto stagioni, più di 100 uccisioni e più sangue di quanto si possa immaginare, domenica 22 settembre Dexter terminerà per sempre.

Inizialmente Dexter Morgan (Michael C. Hall) era un serial killer incapace di provare emozioni o di instaurare un vero legame umano. Ma durante otto stagioni si è trovato faccia a faccia con amore, perdita, dolore e addirittura amicizia insieme alla sua sboccata sorella Deb (Jennifer Carpenter), dimostrando di avere la capacità di provare emozioni. Sarà questa la causa della rovina di Dexter nel finale di serie? Lo scopriremo domenica 22 su Showtime. Prima di allora, però, Hall e la Carpenter ripercorrono le otto stagioni di uccisioni e brividi.

Cos’è che inizialmente ti ha attirato di Dexter?

Hall: Penso che sia stata l’audacia di invitare il pubblico ad identificarsi con un serial killer. Sembrava una proposta folle ma una di quelle che, se portate a termine, sarebbero state davvero molto eccitanti. Ovviamente lo show è costruito in modo che il personaggio, grazie a come viene presentato, permetta al pubblico di identificarsi con lui. Inizialmente era quello il fascino. Si è evoluto molto al di là di questo aspetto e, alla fine della serie, il personaggio si trova in una situazione che non avrei mai potuto immaginare quando abbiamo iniziato a lavorare.

Carpenter: Il copione era imbattibile come un camion Mack Truck. Non ce lo si poteva far sfuggire.  Ti trascinava via e ti rinfrescava come nient’altro avessi letto o avessi visto in televisione prima di allora. L’altra cosa che mi ha attratta era l’opportunità di lavorare. Prima di Dexter avevo servito ai tavoli e girato una commedia, White Chicks, con i fratelli Wayans e poi non avevo idea di che cosa sarebbe successo. Avevo girato anche Emily Rose ma in realtà non mi piace proprio essere senza lavoro. Sono la degna figlia di mio padre e lui ha lavorato in fabbrica per tutta la mia vita, quindi c’è qualcosa di davvero soddisfacente nell’andare a lavorare. L’opportunità di avere un impiego era molto attraente.

Che cosa ha reso Dexter Morgan un personaggio così facile da apprezzare e con cui è così semplice entrare in sintonia?

Hall: Certamente il fatto che lui uccida il tipo di vittime che uccide e che non faccia fuori le persone che semplicemente lo guardano strano: questo dà alla gente l’opportunità di identificarsi con lui. Era convincente perché, mentre lui sosteneva di essere privo di emozioni umane, ci si aspettava che noi fossimo diffidenti al riguardo. Anche se pensavamo che non avesse completa capacità di provare emozioni umane, a dispetto di tutto sembrava che avesse una brama da soddisfare; una brama che è stata sfruttata dal Killer del Camion Frigo (Christian Camargo). Durante il corso dello show, quella brama è stata sfruttata ancora e ancora in modi differenti, più profondi e più azzardati.

Quanto in profondità hai dovuto scavare per interpretare un serial killer?

Hall: Sono il tipo di persona che non si oppone a fare una buona dose di ricerca e di sicuro sono interessato a inserire, fino a un certo punto, la mia esperienza personale. Ma penso che parte del fascino di Dexter sia che inevitabilmente richiede un salto di immaginazione, a meno che non decidessi di uscire a far fuori la gente sul serio e vedere che cosa si prova. Non sarei mai stato in grado di sapere esattamente che cosa si prova a vivere la sua vita. Francamente, se lo avessi fatto, non sarebbe stato di grande aiuto perché non rientra davvero tra le mie inclinazioni. Ho le mie pulsioni ma decisamente non c’entrano con questo aspetto.

Quanto ti identifichi con il tuo personaggio?

Carpenter: Direi che inizialmente non eravamo della stessa pasta, davvero. Non avremmo potuto essere confuse l’una per l’altra, ma ero comunque immatura quanto lei. Quando fai televisione, non c’è un giorno stabilito per mettere la parola fine né una storia ben stabilita che ti faccia sapere esattamente dove stai portando il tuo personaggio. Ho dovuto prestarle pezzi di me per sopravvivere e mantenerla in qualche modo onesta. Al tempo stesso ho dovuto usare la mia immaginazione per allontanarla e differenziarla da me. Quindi si trattava di isolarsi l’una dall’altra. O stavo lavorando a qualcosa per me stessa oppure mi stavo prendendo una vacanza da me stessa e davvero mi stavo crogiolando in questa persona immaginaria.

Parlateci dell’evoluzione di Dexter e Debra.

Carpenter: Quando ci ripenso, mi rendo conto che non è stato facile. Era un lavoro in cui non ero mai a riposo. Dal punto di vista creativo, sono davvero grata per questo. Ma Deb non ha mai compiuto un improvviso cambio di direzione da stagione a stagione. Era come se lei stesse girando in cerchio a 360 gradi ancora e ancora e non riuscisse a trovare un posto in cui fermarsi. C’era una parte di me, come attrice, che ha invidiato la voce fuori campo. Desideravo che Deb ne avesse una di tanto in tanto perché non avevo idea di che cosa fare per farla funzionare. Con il tempo che stringe e qualcuno che dice “Azione”, da un momento all’altro tu devi schiacciare il grilletto e prendere una decisione. Spesso era quello che facevo. Ho iniziato a lavorare con quello che davvero c’era nella stanza con me e spesso c’erano paura e confusione ed energia. E spesso ritengo che siano parole che possono essere usate per descrivere Debra. C’era qualcosa che era puro all’inizio, ma che sfortunatamente alla fine si è guastato. Mi sento come se avessi saputo per stagioni che non ci sarebbe mai stato un happy ending per Deb.

Hall: Durante il corso dello show, si è trattato di destreggiarsi tra i colpi di scena e le svolte dei modi in cui lui è evoluto o a cui si è affidato. Ricoprire questo ruolo ha richiesto grande flessibilità in termini di mie idee iniziali e come queste siano state sfidate e si siano trasformate durante la vita dello show.

C’era una battuta che personalmente avreste cancellato nella serie?

Carpenter: Quando è venuta fuori la conversazione riguardante Debra che prova dei sentimenti per suo fratello, si parlava di una scena in cui…hai presente la scena in cui stanno mangiando cinese e si baciano? Quella originariamente doveva essere una scena d’amore e io assolutamente non avevo intenzione di girarla, quindi è quella la prima cosa che mi viene in mente. L’ho rinegoziata fino a trasformarla in un rapidissimo bacio.

Hall: Per me, ogni limite riguardava più che altro come facevamo le cose. A volte ci mancava qualcosa in termini di tessuto connettivo, sentivo che avevamo bisogno di renderci conto che stavamo mantenendo un po’ della percezione, o della mia personale percezione, dell’autenticità del personaggio. Ho sempre avuto il desiderio che lui si spingesse sempre più lontano, fino a che diventasse completamente pazzo e perdesse le staffe. Ma dato che non volevamo semplicemente mandare tutto all’aria o fare un disastro, dovevamo fargli mantenere un po’ di controllo sul suo mondo e su se stesso.

Qual è stato il vostro momento preferito della serie?

Hall: Ce ne sono stati così tanti, ma ripenso sempre a Dexter che scopre le sue origini e che fa quella faccia piantato nella stanza piena di sangue nel decimo episodio della prima stagione. C’è stato qualcosa di particolare nel girare quella scena e preparare tutte le telecamere: potevamo girarla solo una volta perché stavamo facendo un casino.

Carpenter: C’erano un sacco di scene che ero spaventata di girare, come quando Lundy (Keith Carradine) muore nella scena del parcheggio: ero un disastro. Non volevo farlo. Non volevo girare quella scena. Non volevo sparare a LaGuerta (Lauren Velez). È stato traumatico in un modo strano. Sei così avanti nella serie che diventa reale, in una certa misura. Girare quelle scene mi ha ferita personalmente. Ma sono, a turno, le mie preferite perché con un grande rischio arrivano le ricompense. Mi hanno insegnato molto riguardo a quanto sia importante lavorare con brave persone.

Una delle scene più rivelatrici che abbia mai girato era con Quinn (Desmond Harrington) nel finale. Abbiamo una scena nell’ambulanza ed è stata la scena che lo ha fatto uscire dalla serie. Non appena l’abbiamo terminata ed era finita, era come se l’amore che esisteva tra questi due personaggi stesse aleggiando tra noi e entrambi potessimo vederlo e mi ha spezzato il cuore. Perché non so se lavorerò di nuovo con un altro attore che si spingerà oltre nel modo in cui lo ha fatto Desmond. Quello che sto dicendo, in sostanza, è che sono molto viziata. Immagino che ogni momento fosse il mio preferito perché nel frattempo c’erano così tanti altri attori che non avevano voglia di uscire dal letto per andare a un’audizione quel giorno, mentre io avevo avuto una bella giornata. Il corso della mia vita e questo show avrebbero potuto essere stati molto differenti.

Chi è stato il vostro “cattivo” preferito?

trinityCarpenter: John Lithgow, perché era un orsacchiotto da frequentare e un grizzly con cui lavorare.

Hall: Trinity (Lithgow) perché è il più complesso, il più micidiale e il più simile a Dexter per quanto riguarda come ha provato a vivere la sua vita. Ed è il mio preferito dal punto di vista dell’intreccio perché il vero punto di svolta è prima e dopo che Trinity ha ucciso Rita (Julie Benz). Prima di quel momento, Dexter poteva agire pensando che quello che faceva non andava a influenzare le persone a lui più vicine. Da quel momento in poi, ha fatto in modo di proteggere la gente da chi è realmente.

Qual è stata la tua uccisione preferita?

Hall: La mia uccisione preferita è quella che sto compiendo adesso: questo è quello che direbbe Dexter. Ripenso sempre a Little Chino (Matthew Willig) perché era così dannatamente grosso. Fingere che io potessi sconfiggere un simile energumeno è stato piuttosto esaltante.

Qual è stata la tua imprecazione preferita tra quelle di Deb?

Carpenter: È strano che tu mi faccia questa domanda ora perché sono piuttosto disgustata da questo fatto. Stamattina in palestra hanno passato una canzone di Robin Thicke e qualcuno ha detto che forse parla di uno stupro o qualcosa di simile. S’intitola Blurred Lines e ripete in continuazione “Sai che lo vuoi”. Ecco che cosa c’è ora alla radio e in televisione. È osceno e disgustoso e mi fa infuriare, per essere sincera. Devo giustificare Deb perché è il suo tratto distintivo ed è stato efficace e ha fatto in modo che la gente le prestasse attenzione. Era un appiglio, in realtà. Non era gratuito, è quello che intendo dire. Quindi guardare indietro e dire “Adoravo quando diceva la parola con la “F” o quel strano composto nato mescolando due parolacce” lo rende di poco valore, mentre io vorrei lasciarmelo alle spalle pensando che non lo fosse.

Dexter ha avuto molti interessi amorosi durante gli anni, incluse Rita, Lila (Jaime Murray), Lumen (Julia Stiles) e Hannah (Yvonne Strahovski). Quale ritieni fosse la più adatta a lui?
Hall: Direi Hannah perché la sua accettazione dell’intera persona di Dexter non era in alcun modo dettata da rancore, né utilitaristica né feticistica, semplicemente lo ha accettato. E lei lo ha accettato come la persona che lei credeva che fosse e ha insistito perché fosse una persona più aperta. Penso che questa sia una parte del motivo per cui Dexter è se stesso e aperto a quel concetto in un modo che prima non era.

Qual è stato il momento cruciale della serie?

Hall: Il Killer del Camion Frigo e la morte di Rita sono fondamentali. La scoperta delle sue origini e del fatto che non è da solo e che ha un fratello che desidera avere un legame con lui e che questo rischia di essere battuto dal legame con la sorella: queste sono tutte cose che, quando conosciamo Dexter all’inizio della stagione, lui non si aspetta e non è consapevole di avere la capacità di provare o apprezzare.

Certamente l’omicidio di Rita segna un altro punto fondamentale: qualcun altro (qualcuno che fa parte del mondo di Dexter – un mondo che è sempre più caratterizzato da legami apparentemente autentici -, ovvero sua moglie da cui ha avuto un figlio) viene coinvolto e qualunque classificazione inizia a sgretolarsi e quei confini iniziano a sfumarsi o scomparire. Dexter è sbigottito da ciò durante il resto della serie. Ogni stagione e ogni relazione importante che Dexter ha in seguito trae vantaggio dal fatto che c’è un vero desiderio di connessione e rivelazione. E, in un certo senso, più si avvicina alla luce, più l’oscurità è un conforto desolato. Più diventa umano, più diventa terribile pensare che continua a uccidere persone.

Qual è la tua reazione quando i fans dicono che la stagione 4 ha toccato il punto più alto della serie?

Hall: Lo capisco. Come ho detto, Dexter ha vacillato sin da quando Trinity ha avuto la meglio su di lui. Ha ucciso Trinity, quindi in un certo senso ha avuto la meglio su Trinity, ma lo ha ucciso con la mancanza di consapevolezza su quello che Trinity aveva davvero fatto. Lo show inizialmente presentava qualche grande avversario e Dexter in un modo o nell’altro arrivava a sapere e sconfiggerlo: questo è il culmine di quel modello. Trinity è stato l’avversario più prolifico e micidiale che Dexter abbia mai affrontato.

Carpenter: La cosa divertente è che forse il non sapere è davvero una benedizione, perché sono riuscita in qualche modo a rimanere all’oscuro del successo dello show. Persino quando ora la gente mi dice qualcosa, sono scettica e dico “Chi ti ha parlato dello show?”. Non riesco a immaginare che le persone lo stiano davvero guardando. Quindi, era quello il momento migliore? Non lo so. Non do molto credito alle persone che fanno commenti su Internet. Lo evito, in realtà. Sono affari loro. Se la gente pensa che fosse il momento migliore, allora hanno ragione perché qualunque cosa dicano i fans va bene.

Se quello era il punto più alto della serie, qual è stato il più basso?

Hall: Essere oggettivi è difficile anche da spettatore. Lo vedo come un’unica entità: quando vedo stagioni differenti che possono essere state frustranti da guardare, penso all’evoluzione del personaggio nella sua interezza. Ci sono stati momenti decisamente più difficili di altri da comprendere.

C’è niente che avresti cambiato?

Hall: Magari gli avrei fatto uccidere il figlio di Trinity (Brandon Eaton) quando è andato in Nebraska nella sesta stagione, quando il Killer del Camion Frigo riappare e Dexter scopre che il ragazzo ha problemi con il padre e non lo uccide. Penso che avrebbe dovuto ucciderlo comunque.

Showtime Celebrates 30th Anniversary following TCA session - ArrivalsCosa ne pensi del fatto che nella stagione finale si ritorni alle origini e si veda come il codice è stato creato?
Hall: Non sono mai stato interessato al fatto che lo show fosse statico. Dexter avrebbe potuto diventare un più rigoroso, inflessibile e rapido seguace del codice e noi avremmo potuto seguire una formula simile e avere una sorta di domanda primaria, “Chi ucciderà Dexter questa settimana?”, di cui preoccuparci. Ma c’era il desiderio di sfidare direttamente l’affetto del pubblico per il personaggio. Dexter è qualcuno che ha avuto il codice inculcato in sé dal padre (James Remar) che verosimilmente era un buon padre, uno che pensava fuori dagli schemi ma, al tempo stesso, autoritario. Dexter prova l’impulso di ribellarsi e i suoi ruoli non sono convenzionali. Sono ruoli imposti da una divinità, autoproclamatasi tale, che si presenta sotto forma di suo padre e, come arriva a scoprire nella stagione finale, della sua madre spirituale (Charlotte Rampling). Se si ribellerà, si ribellerà al codice e giocherà con le sue regole in modo più libero. Alla fine torna sempre indietro ad apprezzare come lo ha protetto e mantenuto al sicuro. Ma non sempre impariamo le lezioni in tempo. A volte le impariamo troppo tardi.

Carpenter: La maggior parte delle volte, prima che girassimo il primo episodio di ogni stagione, mi venivano spiegati i punti principali. Quest’anno mi è stato detto come sarebbero stati i primi tre episodi. E il modo in cui mi è stato presentato è che il resto fosse tutto incerto. Il resto erano affari di Dexter. Quindi non lo sapevo e non avevo Showtime a cui chiedere per via della battaglia legale della Time Warner. Ho spento tutto. Quindi mi sento persa. Lo ricordo come qualcuno che lo ha vissuto e non come qualcuno che l’ha studiato. Non sono mai stata confusa riguardo una stagione, ma sono confusa sul finale e penso che sia un bel segno di successo se avrà senso.

Come vi sentite riguardo il finale di serie?

Hall: Mi sento bene. Penso che potrebbe essere polarizzante. Penso che sarà un ampio spettro in termini di reazione a come finisce lo show.

Carpenter: Sono molto soddisfatta. Potevo solo sperare in qualcosa che fosse fondato per lei. Penso che ci siano state così tante volte in cui, per il bene dello slancio nelle storie, ho dovuto fare cose che andavano contro le mie regole di vita riguardanti Deb. Le cose che mi serviva fossero autentiche riguardo lei. Questo non è stato fatto per il bene della continuazione della sceneggiatura eccellente che abbiamo avuto. Ma il finale mi è sembrato molto organico e naturale e onesto. Quando ho scoperto come sarebbe finita la sua storia, sapevo che stavano discutendo su tre differenti cammini da farle prendere ed io stavo spingendo per un cammino che non era stato considerato.

Che cosa speri che rimanga al pubblico della serie?

Hall: La sensazione che abbiano fatto un viaggio che è stato costantemente convincente e coerente e che è iniziato in un posto ma finito in un altro. Persone diverse apprezzano lo show per ragioni diverse. Spero solo che sia qualcosa che continuamente abbia avuto come risultato spingere le persone in avanti. Penso che questo sia stato fatto.

Carpenter: È buffo perché è stato lo show più stupefacente. Mi sento come se stessimo tutti ansimando al traguardo. Mi sento come se fossimo tutti insieme sopravvissuti ad una maratona. È una cosa strana dire al pubblico “Abbiamo corso per voi. Spero che sappiate che abbiamo lavorato così duramente per voi”. Quindi spero che lo sappiano, anche se magari ci sono stati alti e bassi durante tutte le otto stagioni, cosa da mettere in conto per un progetto che va avanti da così lungo tempo. Spero che sappiano che era sincero. Spero che sappiano che dal punto di vista emotivo è costato tanto a noi tutti. Questo potrebbe essere totalmente sbagliato, ma mi sembra che Dexter, come serie, abbia in qualche modo alzato il livello per quello a cui la narrazione e la sceneggiatura televisiva dovrebbero aspirare a essere. Andrò avanti e crederò che sia così, andrò avanti e sarò orgogliosa di averne fatto parte. Spero che il pubblico, grazie allo standard fissato da Dexter, possa godere di una televisione migliore.

Come ti senti nel dire addio al tuo personaggio?

Hall: Mi sento bene. Se interpreti un personaggio a lungo, la tua percezione della recitazione in generale e la tua percezione della recitazione di quella specifica parte si fondono in un modo che è difficile da risolvere, quindi sono contento di terminare il mio rapporto con questo personaggio particolare e andare avanti e occuparmi d’altro.

E voi sarete in grado di andare avanti dopo la conclusione di Dexter?

Il finale di serie andrà in onda su Showtime domenica 22 settembre.

Fonte

Previous article Soundtrack Addicted | Week #9
Next article NCIS Los Angeles | Nuovi titoli d’apertura
Avatar photo
Con il corpo è in Italia, con il cuore è in Giappone, con la testa è negli USA. Ritiene di avere ottime potenzialità come sceneggiatrice di “finali alternativi” e come moglie di attori talentuosi e affascinanti (magari con l’accento british e le fossette). In una serie cerca persone e non semplici personaggi, mondi più che location, non un sottofondo ma vere e proprie emozioni musicate, vita, non una storyline. Nel suo universo ideale la birra è rossa e il sushi è in quantità abbondante, le Harley Davidson sono meno costose, la frangia non è mai né troppo lunga né troppo corta e il suo favorito arriva incolume al finale di serie. Forse ha troppi smalti, mentre per i tatuaggi, i cani, i gadget di Spongebob e i libri troverà sempre il posto. Tiene pronti la balestra, i viveri e l’hard-disk zeppo di serie: l’Apocalisse Zombie non la coglierà impreparata!

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here