Home A Discovery of Witches De Clermont ed Easter egg

De Clermont ed Easter egg

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Per chi non ha letto la saga, una breve spiegazione sui de Clermont.

A capo della famiglia c’erano Philippe de Clermont e sua moglie Ysabeau, chiamati da tutti con dei titoli onorifici: Sieur Philippe e Madame de Clermont.
I loro figli si dividono, in verità, tra i figli di Philippe e quelli di Ysabeau, cioè quella che normalmente nella mitologia dei Vampiri viene chiamata semplicemente progenie, dunque i vampiri da loro creati. Nell’ “All Souls Trilogy”, questi diventano figli del sire che li ha creati (uomo o donna che sia), che quindi diviene padre o madre.
I figli di Philippe: Hugh, Baldwin, Godfrey, più tre figlie (che magari verranno citate da Matthew).
I figli di Ysabeau: Matthew, Louisa e Louis.
Tutti insieme formano la famiglia de Clermont, perché Philippe considerava i figli di Ysabeau come suoi stessi figli. Matthew, infatti, nello show lo definisce patrigno per facilitare la comprensione ai non lettori, ma lo ha sempre considerato suo padre e lo amava moltissimo.
Dopo la morte di Philippe, Baldwin è diventato il capo della famiglia.

I de Clermont non hanno ancora superato la perdita di Philippe. Per di più, come detto, Philippe è morto ucciso dai nazisti e dalle streghe che con essi collaboravano, ma il punto è anche perché ciò accadde: come intuibile dalle cartine dell’Europa viste appese sul muro dello studio di Philippe de Clermont (totalmente in stile anni ’40), Philippe e i suoi uomini, figli in primis, combattevano contro Hitler sostenendo gli Alleati e Philippe stava liberando dei prigionieri da un lager quando venne catturato dai nazisti.

I de Clermont presiedono la Congregazione (un colpo di genio quando essa venne istituita) e deve essere il de Clermont di turno ad aprire la porta della sala delle riunioni. Senza il rappresentante della famiglia non possono avere luogo riunioni della Congregazione. Ecco perché Baldwin si avvia alla porta ma poi si ferma e inserisce la chiave per ultimo, aprendola ed entrando per primo.

SPAZIO EASTER EGG, ATTENZIONE, POSSIBILI SPOILER (in realtà sono solo particolari e indizi ma ai non lettori la decisione se leggere o meno)!

Nel primo episodio, oltre a quelli già segnalati, abbiamo avuto anche il “XVII secolo”, che non è stato posto a caso, visto che molto vicino a ciò che i lettori ben conoscono; inoltre, guardando bene sulla parete di Diana si può notare un simbolo… un uroboro molto particolare.

Nel secondo episodio abbiamo avuto gli stivali di colore diverso, appartenenti a qualcuno che ha un ruolo non indifferente.

Nel terzo, il fatto che, per preparare la cena per Matthew, Diana abbia fatto ricerche sulle abitudini dei lupi, collegamento agli studi di Matthew e simbolo per rappresentare lui. A questo si è aggiunta la vetrata colorata all’Old Lodge, con un soggetto davvero particolare, e ovviamente le caramelle alla violetta che hanno rovinato i denti di Elisabetta I.
Inoltre… Emily: dark magic? Ricorda molto il passo dell’inizio del primo romanzo in cui Diana descrive sua madre:

“Nell’intimità della nostra casa, invece, con le tende tirate e la porta chiusa a chiave, era un’altra persona. …
‘Mamma ha una specie di petardo dentro di sé’ diceva mio padre con il suo grande sorriso indulgente. Ma i petardi non sono solo luminosi e allegri: sono anche imprevedibili e pericolosi.
Una sera, per esempio, papà era a una conferenza e mia madre decise di lucidare l’argenteria. Mise una ciotola piena d’acqua sul tavolo da pranzo e la fissò come ipnotizzata. A un tratto dalla superficie comparve una nebbiolina da cui si levarono piccole sagome simili a fantasmi. Io lanciai un gridolino di gioia quando vidi quegli esserini fantastici riempire la stanza. Poi, però, cominciarono ad arrampicarsi sulle tende e ad appendersi al soffitto. Spaventata, chiesi aiuto alla mamma, ma lei continuava a tenere gli occhi fissi sull’acqua. Solo quando una creatura metà uomo e metà animale si avvicinò e mi diede un pizzicotto sul braccio, si risvegliò ed esplose in una pioggia di luce rossa che ricacciò indietro i fantasmi…”

Infine, abbiamo la statuina e i disegni di Sophie e la canzone dei Fleetwood Mac alla fine della puntata.

In quest’ultimo episodio, il giornale nella biblioteca della torre, quando Diana è al telefono con Sarah, il discorso Matthew-Ysabeau sulla morte di Philippe e la sedia della scrivania di quest’ultimo… con i leoni che ne decorano il tessuto.
“We are bound together”, parole che si legano a quelle pronunciate da Emily e Sophie e che non rappresentano solo il sentimento tra Matthew e Diana, ma la verità che li riguarda e la famosa “catena”.

In tutti e quattro gli episodi, infine, i sogni di Diana, non solo simbolo del suo sentirsi in trappola, ma anche della verità che deve scoprire.

FINE POSSIBILI SPOILER!

Alla prossima!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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