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Cotte Telefilmiche – Dylan McKay

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Cotte Telefilmiche – Dylan McKay

Quando è stato messo in calendario questo articolo, avevo deciso che avrei dedicato la mia cotta telefilmica a Jerome e Jeremiah Valeska di Gotham, non fosse altro che per spiegare al mondo il miliardo di motivi per i quali sì, quando guardi un’opera di fantasia puoi amare visceralmente anche il peggiore dei cattivi e ciò non ti rende automaticamente una persona pronta, nella vita reale, ad aprire la porta al primo psicopatico che passa per strada e a giurargli amore eterno e incondizionato.

Poi, però, la tragedia ha portato via un pezzo della mia infanzia e adolescenza, e anche se sembra banale e scontato dedicare l’articolo a Dylan McKay proprio ora, mi sono resa conto che in realtà è dovuto, perché lui è stato a tutti gli effetti la mia primissima cotta telefilmica. Beverly Hills 90210 è stato il primo telefilm che io abbia mai seguito, e lui decisamente il primo personaggio telefilmico a cui io abbia mai donato l’anima. Ero alle elementari, e per la prima volta nella mia vita sperimentavo sulla mia pelle il fascino del bello e dannato. Vorrei dirvi che crescendo la situazione sia cambiata, o che Dylan abbia smesso di esercitare questo potere su di me, ma la verità è che ho guardato con riverenza ogni singola replica mai data di questo show e ogni volta mi sono innamorata follemente di lui come se fosse la prima.

Non si può certo dire che Dylan non sia un ragazzo problematico o che abbia avuto una vita semplice: sconvolto dalla morte violenta del padre, la morte altrettanto violenta della moglie, problemi di alcolismo e di droga – ma ciò che me lo fa amare così tanto, è che ha sempre trovato una maniera per rialzarsi e ricominciare a vivere. Non si arrende, non smette mai di cercare il suo posto del mondo.

Inoltre, dietro alla sua aria da bel tenebroso, in realtà si nasconde un ragazzo estremamente sensibile che vuole prendersi cura di tutti quelli che gli stanno intorno.

Dylan ha, infatti, una capacità infinita di amare. Ama Brenda, ama Kelly, non smette mai – nemmeno per un minuto – di amarle entrambe (a dispetto delle guerre fra ship… io sono sempre stata team Kelly & Dylan, nel caso ve lo steste domandando), ama profondamente Antonia e non smette mai di amare nemmeno lei, neanche dopo la tragedia. Il mio momento preferito a riguardo, comunque, rimane il suo I chose. I chose you. I want you. I’ve always wanted you.

Ma qual è, in fondo, il vero motivo per il quale ho sempre amato così visceralmente Dylan? Il fatto che sia vero e consistente. Togliamogli il bel faccino e il fascino di cui sopra – che in realtà è tutta apparenza, perché lui non è né dannato né tenebroso, è semplicemente umano – e rimarrà ancora tantissimo di lui. Non è quello che prende sempre le decisioni giuste, che rende gli altri orgogliosi di lui a prescindere, quello che ha un curriculum comportamentale immacolato. Dylan non è Brandon, insomma, ma i Brandon, nella realtà, esistono davvero? O è più probabile incappare in qualcuno come Dylan, che sbaglia, si butta nelle cose senza pensarci, che trasforma la propria solitudine in un’arma finendone però lui per primo vittima? Lo vogliamo davvero il cavaliere senza macchia e senza paura, un’utopia inesistente? Sono le imperfezioni a renderci umani e di conseguenza sono le imperfezioni a renderci interessanti, non banali, accattivanti e, soprattutto e per l’appunto V E R I. Dylan è vero. E io non smetterò mai di amarlo per questo. Una scelta sbagliata dopo l’altra, lui comunque cresce. Cerca spesso risposte nell’autodistruzione, ma poi si rialza sempre. Non dimentica mai le sue origini, gli amici che l’hanno reso forte e l’hanno aiutato, le donne che gli hanno fatto battere il cuore. Questo è il motivo principale che l’ha reso uno dei miei personaggi preferiti in assoluto nell’intero universo telefilmico, questo il motivo per cui avrà sempre un pezzetto del mio cuore. O forse, è semplicemente vero il detto il primo amore non si scorda mai, chi può dirlo.

E voi? Preferivate Brandon o Dylan? Brenda e Dylan, o Kelly e Dylan? Quali sono i vostri momenti preferiti di questo personaggio?

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Nella sua testa vive nella Londra degli anni cinquanta guadagnandosi da vivere scrivendo romanzi noir, nella realtà è un’addetta alle vendite disperata che si chiede cosa debba farne della sua laurea in comunicazione mentre aspetta pazientemente che il decimo Dottore la venga a salvare dalla monotonia bergamasca sulla sua scintillante Tardis blu. Ama più di ogni altra cosa al mondo l’accento british e scrivere, al punto da usare qualunque cosa per farlo. Il suo primo amore telefilmico è stato Beverly Hills 90210 (insieme a Dylan McKay) e da allora non si è più fermata, arrivando a guardare più serie tv di quelle a cui è possibile stare dietro in una settimana fatta di soli sette giorni (il che ha aiutato la sua insonnia a passare da cronica a senza speranza di salvezza). Le sue maggiori ossessioni negli anni sono state Roswell, Supernatural, Doctor Who, Smallville e i Warblers di Glee.

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