Bentornati a un altro appuntamento con le Cotte Telefilmiche, la rubrica dove noi dello staff abbiamo una scusa per poter vaneggiare su quanto adoriamo un personaggio. Previously on Cotte Telefilmiche vi ho raccontato del bad boy per eccellenza, Wade Kinsella, invece oggi voglio parlarvi di tutt’altro genere, del tipico bravo ragazzo, quello a cui dovremmo tutte aspirare.
Quindi, questa settimana parliamo dell’uomo più veloce del mondo (anche se non proprio), di colui che per il mondo esterno è un ordinario analista forense, ma segretamente usa la sua velocità per combattere il crimine e trovare altri metaumani come lui, parliamo di… The Flash.
Quando Barry Allen è arrivato per la prima volta sui nostri schermi, con il suo umorismo un po’ nerd, una certa goffaggine e il sorriso sempre pronto non doveva fare poi molto altro per conquistarmi.
La cosa che mi ha colpito di più, inizialmente, è stato il suo entusiasmo più assoluto, che non ha nessun problema a mostrare, a differenza di molti altri supereroi cupi e tormentanti.
E quando veniamo a conoscenza della sua storia, dell’omicidio di sua madre e dell’ingiusta carcerazione di suo padre cominciamo a vedere nel personaggio più di un ragazzino con una personalità spensierata. Barry ha un obiettivo che dura da tutta la vita: liberare suo padre; ma, allo stesso tempo, non si è lasciato consumare dalla sua ossessione. Barry si è costruito una vita che, seppur non può essere completa, è felice.
A renderlo diverso è anche il fatto di non essere il solito combattente tutto muscoli. Barry è intelligente, è appassionato di fisica e non ne fa certo un mistero, le sue battute sono a sfondo scientifico e si lascia sempre trasportare parlando di quello che gli piace. Inoltre, gli addominali hanno colto di sorpresa anche lui.
È un ragazzo dolce, a cui importa sinceramente delle persone che lo circondano e lo si vede in primo luogo dai rapporti con la famiglia adottiva. Probabilmente una delle relazioni più belle dello show è quella con Joe. Io adoro come, nonostante sia un adulto e un supereroe, si rivolga a lui per consigli e una guida morale.
Barry si fida così tanto delle persone che gli stanno vicino da fermarsi a riflettere se hanno delle opinioni discordanti dalla sua, prendendo in considerazione di avere torto; eppure, allo stesso tempo, è deciso e non si lascia fermare da nessuno se sa di aver ragione.
Non puoi non amarlo perché mette sempre prima le persone che ama rispetto a se stesso, chiude in una scatola il suo dolore e si lascia spuntare un sorriso sul viso affinché coloro che gli vogliono bene possano essere felici. Come la storyline di Eddie e Iris, in cui lascia andare la ragazza che ama in modo che la sua migliore amica possa liberarsi del bagaglio di sensi di colpa. Ed è questo quello che amo più di Barry, che prima che per la sua città nei panni di Flash, è sempre presente per i suoi amici semplicemente come Barry,
pronto ad ascoltare, capire e perdonare o anche solo a non lasciarli da soli nell’imbarazzo.
Barry è qualcuno che porta una certa luce con sé, a cui piace vedere il bello nelle persone e la cui fiducia si guadagna facilmente. Ecco perché è un personaggio così positivo, perché anche dopo aver scoperto di aver avuto al suo fianco per così tanto tempo, di aver voluto bene e di aver ammirato quello che in realtà l’assassino di sua madre, è ancora disposto a fidarsi di chi gli sta accanto; il suo atteggiamento verso il mondo non cambia.
E Barry è anche coerente con quello in cui crede e, nonostante il suo passato, quello in cui crede più che in ogni altra cosa è la giustizia, ed è disposto a sacrificare qualsiasi cosa, anche i propri interessi, se è quello che è giusto fare.
E la cosa più bella è che in questa sua rettitudine Barry trova la pace, un certo equilibrio e serenità che altri ricercano nel combattimento e nella vendetta senza speranze di trovarla.
Ed è per questo che non si può non amarlo, perché porta luce e speranza in un modo di eroi perduti e solitari.