Boom!
È così che si può riassumere il finale della seconda stagione di Chicago Fire, che ha visto esplodere un edificio in fiamme mentre quasi l’intero cast di personaggi era al suo interno.
Con un’eruzione simile, “qualcuno deve morire. [E] qualcuno muore,” ha detto il produttore esecutivo Matt Olmstead a TVLine.
Il risultato è che l’evento catastrofico ha “molte ramificazioni perché non tutti ce la fanno, e quelli che ce la fanno si ritrovano con le vite sconvolte dall’accaduto,” dice l’EP.
Chi non uscirà dalle macerie vivo? Anticipando ciò che accadrà ai valorosi della Caserma 51, Olmstead esclude alcudi dalle vittime. Ad esempio, Severide reagirà all’accaduto in maniera probabilmente autodistruttiva.
“Come abbiamo già visto nel corso dello show, ha la tendenza a isolarsi e farsi un paio di bicchierini quando le cose non vanno secondo i suoi piani,” dice l’EP. Questo “potrebbe causare problemi fra lui e Lindsay [di Chicago PD]. Ciò che ci piace di lui e Lindsay, è che sono fatti della stessa pasta. Non si giudicano a vicenda. Nessuno se la prende con l’altro per non essere disponibile. Sono molto simili.”
Ma ora che Severide è “in un mondo a parte” per via dell’esplosione, “ci saranno complicazioni” per la coppia.
Un altro personaggio a essere protagonista di “una svolta” dopo la distruzione, sarà Mills, quindi possiamo segnare anche lui nella lista dei sopravvissuti. E la presenza di Yuri Sardarov, che ha offerto la seguente anticipazione nel corso dei TCA, fa sperare bene anche per Otis: “Il cliffhanger costringerà a mettere certe cose in prospettiva, e tutto verrà rivelato nel corso del primo episodio. L’ho appena letto, e mi veniva da piangere. È bellissimo. Incredibile.”