Home Castle Castle | Recensione 6×08 – A murder is forever

Castle | Recensione 6×08 – A murder is forever

0
Castle | Recensione 6×08 – A murder is forever

Devo dirvelo è un episodio difficile da descrivere, io per prima ancora non so cosa pensare con esattezza. Un episodio NI, con alcune scene ben costruite, ma con una storia e una sceneggiatura altalenanti, una sorta di puntata mediana tra un precedente eccellente e un successivo promettente (la rima non è voluta). Ad ogni modo però bella la regia di Bill Roe.

 

Il prezzo del coraggio

La storia sembra voler seguire il mantra del “Niente è come sembra” perché da una semplice terapista si arriva al commercio illegale di diamanti e in “Castle” abbiamo visto uccidere per molto meno, quindi il movente è chiaro quanto l’alchimia tra Stana Katic e Nathan Fillion. Obiettivo delle indagini diventa quindi cercare di capire il ruolo effettivo che ogni persona coinvolta nel caso interpreta:

  • La vittima: Alice Clark. Sulla carta terapista di coppia e scrittrice dalle teorie innovative, ma nella vita vera, custode di un diamante perfetto e senza prezzo, con la piccola particolarità di essere rubato.
  • Il Fidanzato: presunto colpevole. Con “Castle” ho imparato che la metà dei familiari afflitti e distrutti che vengono informati all’inizio dell’episodio sono quasi certamente coinvolti nel crimine. Ma questa volta ho sbagliato e il fidanzato afflitto resta effettivamente tale, ma con un’identità segreta: essere il Clyde per la sua Bonnie.
  • Hawke: l’Investigatore. Con tutte le carte in regola per essere il killer perfetto, Hawke è il classico sospettato che fa ostruzionismo e si beffa della polizia per la mancanza di prove. Questo però prima che Beckett cominci a perdere la pazienza in sala interrogatori e tutti noi siamo testimoni di cosa potrebbe succedere.

tumblr_m3vsidO9EZ1qcj500o1_250

Così l’impavido Hawke decide bene di cominciare a parlare e di ammettere il suo ruolo nel gioco: ricercatore di un diamante rubato

  • La coppia aristocratica: i Warner. Proprietari di un diamante di cui negavano l’esistenza e ancor di più il furto.

Questi sono dunque i giocatori tra cui il team Beckett deve destreggiarsi per collegare le storie e le responsabilità che ruotano intorno a un diamante dal valore inestimabile. Chiave di lettura della storia sono i segreti, ma se Beckett chiede “What secrets?”, non deve poi sorprendersi se Castle parte in quinta con i codici di testate nucleare e i misteri di Roswell. Ma tra fantasie, scarse probabilità e enigmatici sospettati, è proprio da una teoria di Castle che il caso sembra assumere sembianze più nitide. Ed ecco quindi la lampadina che si accende al minuto 24: e se la storia non riguardasse Alice in quanto terapista ma Alice in quanto persona ed esploratrice di misteriose terre lontane? E se Castle per la prima volta avesse davvero messo su una storia plausibile? Beckett vede la sua teoria e rilancia con un’altra che potrebbe tranquillamente convivere con quella di Castle. L’errore era forse proprio quello di dividere i due mondi tra cui la vittima si destreggiava: il lavoro e la missione. Alice e il suo fidanzato avevano scoperto la capacità di creare il diamante perfetto, una rivelazione che avrebbe cambiato il mondo delle pietre preziose, ma soprattutto che avrebbe intralciato il commercio illegale. Purtroppo l’inventore geniale, il sig. Warner, aveva già venduto il suo segreto a uno dei peggiori trafficanti e quello non era certo un accordo dal quale era semplice sottrarsi. Lo aveva capito bene sua moglie che prende una decisione dalla quale non si torna indietro pur di evitare che Alice rivelasse al mondo il suo piccolo inestimabile segreto.

L’aspetto più bello è stato scoprire la missione in cui Alice e il suo fidanzato si erano imbarcati, un gesto eroico che però come ogni eroe hanno pagato a caro prezzo ma che, come in ogni storia che si rispetti, non è stato dimenticato né lasciato al caso. Il vero diamante dell’episodio era proprio Alice e il suo coraggio di affrontare il male peggiore, l’avidità.

Bellissima la scena dell’agguato a Ryan e Esposito che fungevano da portavalori, un po’ d’azione è necessaria e ultimamente stava scarseggiando. Inoltre la scena è servita anche come promemoria della squadra invincibile che Javi e Kevin formano ogni giorno.

tumblr_mw4kbcCei81qk7s91o4_250 tumblr_mw4kbcCei81qk7s91o3_250

tumblr_mw30a3GOKU1rpp9nio9_250 tumblr_mw30a3GOKU1rpp9nio10_250

 

Questione di spazio

Ah si, l’arredamento, una delle fasi più importanti di una coppia prossima alle nozze! Per stemperare la serietà di un caso d’omicidio, l’episodio ci immerge nella quotidianità dei Caskett e delle loro esilaranti differenze.

tumblr_mw3zu2ZqgK1rrygyoo1_250 tumblr_mw3zu2ZqgK1rrygyoo3_250

E per quanto io l’adori, sento di dover fare un paio di appunti a Katherine: 1) Cara, perché stressi quel pover uomo di prima mattina? 2) Lei si lamenta del quadro con il leone minaccioso ma ha idea di tutte le cose strane che c’erano nel suo vecchio appartamento e che ci sono sulla sua scrivania? E a proposito di questo, Castle ha toccato ad ogni modo un punto importante nella storia della serie: gli elefanti. Effettivamente io per prima mi sono sempre chiesta che cosa simboleggiassero quegli elefanti in fila, ma il “problema” di Beckett è che con lei ogni cosa che possa sembrare banale poi nasconde quel significato così profondo che ti fa ricredere e ti lascia piacevolmente affascinata. Non abbiamo scoperto la storia degli elefanti, ma abbiamo capito che Beckett vincerà sempre questi duelli sentimentali con Castle.

tumblr_mw2wkjPpYL1r9dm6no1_r1_250 tumblr_mw2wkjPpYL1r9dm6no2_r1_250

tumblr_mw2wkjPpYL1r9dm6no4_r1_250Ma alla fine della storia in realtà, è Castle il vero vincitore perché sorprende dolcemente Kate e anche noi, con un gesto che non fa altro che confermare l’epicità di una storia da favola.

tumblr_mw4064Yznh1rzmt8uo1_250 tumblr_mw4064Yznh1rzmt8uo4_250

Previous article Arrow | La squadra va in Russia a cercare Deadshot con un viaggiatore clandestino!
Next article Homeland | Recensione 3×07 – Gerontion
Avatar photo
Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here