Zap2it: Ora che Brooklyn Nine-Nine riparte con la seconda stagione, come ci si sente a tornare al lavoro nello show?
Terry Crews: Oh, bene. Non vedo l’ora che il pubblico la veda… e ora FOX ci ha dato la cosa migliore che potessimo chiedere, con anche la migliore fascia oraria: ci spostiamo alla domenica sera (28 settembre), subito dopo I Simpson e subito prima di Family Guy, quindi che cosa posso dire?
Poi c’è il football della NFL che va in onda tutto il giorno la domenica e il pubblico può arrivare a guardare Brooklyn Nine-Nine da lì. Non si potrebbe chiedere per un supporto migliore… e, grazie al cast e alla sceneggiatura, migliora sempre di più. E la cosa migliore dello show è che abbiamo appena incominciato.
Zap2it: Dal momento che tu stesso hai un passato nel football, ora che tipo di legame mantieni con la NFL?
Terry Crews: Mi piace parlare ai ragazzi del passaggio ad altre cose perché quello del football tende ad essere un mondo molto chiuso. È come se fossi un agricoltore e ti incontrassi con tutti gli altri agricoltori. Se i raccolti andassero male all’improvviso, tutta la tua vita andrebbe male.
Poi potresti andare in città e realizzare: “Ehi, aspetta. Coltivare non è tutto”. Questo è quello che è successo a me. Quando mi sono trasferito a Los Angeles e non avevo una squadra di football, mi ha davvero colpito. Ho spento la tv la domenica e mi sono reso conto che la mia vita andava comunque avanti. Quando sono andato in Europa durante la stagione di football e non riuscivo nemmeno a trovare la NFL in televisione, mi ha spiazzato. Questo è un mondo grande pieno di altre cose.