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British Addicted #40

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British Addicted #40

Bentornati nel mondo della televisione made in UK!
Questa settimana abbiamo un bel ventaglio di notizie, per cui speriamo che siate pronti con la vostra cup of tea nel favoloso mondo delle serie tv britanniche.

Iniziamo da “The Crown”, la serie targata Netflix sulla famiglia reale britannica e, soprattutto, su cosa vuol dire portare la Corona.
Intervistata al riguardo sul red carpet della première di “Ocean’s 8”, Helena Bohnam Carter, che interpreterà la Principessa Margaret nel prossimo ciclo della serie, ha spiegato che le riprese della terza stagione inizieranno tra qualche settimana.

Ricordiamo che la terza e la quarta stagione copriranno il periodo che va dal 1964 al 1976 (la prima e la seconda hanno narrato gli anni dal 1946 al 1963).

Passiamo alla BBC, dalla quale in pratica vengono tutte le restanti news.

Qualche settimana fa vi abbiamo parlato di “MotherFatherSon”, miniserie che avrà tra i protagonisti Richard Gere. In questi giorni sono arrivate notizie di nuove aggiunte al cast, in particolare quella di Sarah Lancashire (“The Hapy Valley”, “Doctor Who”), la quale, pertanto, si affianca al trio centrale composto da Richard Gere, Helen McCrory e Billy Howle.
Oltre a lei si uniranno al cast anche Angela Howard, Sinéad Cusack (“Call the Midwife”), Paul Ready (“Motherland”) e Pippa Bennett Warner (“Harlots”).

Sulla BBC Two arriverà “Death And Nightingales”, una miniserie in tre parti basata sul classico dell’Irlandese Eugene McCabe. La storia è ambientata nel 1885 e narra di amore, tradimento, inganno e vendetta.
Gli interpreti saranno Jamie Dornan (“The Fall”, “The Siege of Jadotville”, “Once Upon A Time”), Matthew Rhys (“The Americans”, “The Post”) e Ann Skelly (“Red Rock”, “Kissing Candice”).
In un periodo di ventiquattro ore, viene narrata la storia di Beth Winters (Ann Skelly), che nel giorno del suo venticinquestimo compleanno decide di unirsi all’affascinante Liam Ward (Jamie Dornan) e fuggire dalla sua vita limitata e difficile e dal complesso rapporto con il suo patrigno Billy, un protestante latifondista (Matthew Rhys). Decenni di dolore e tradimento convergono verso un climax devastante, “Death and Nightingales” è un dramma potente e coinvolgente che segue una donna che lotta per controllare il proprio destino.

Sempre sulla BBC Tw è andato in onda una decina di giorni fa “King Lear”, con Anthony Hopkins ed Emma Thompson.
Vi presentiamo un’altra clip.

https://www.facebook.com/BBCShakespeare/videos/1561963120579517/

Veniamo invece all’ammiraglia BBC, ovvero la BBC One. Domani torna “Poldark”, con la sua quarta stagione!
E anche di questo vi presentiamo il trailer.

https://www.facebook.com/BBCOne/videos/1875689805784762/

Siete pronti a tornare nella Cornovaglia della fine del XVIII secolo e ad ampliare la visuale sino al Parlamento di Westminster? In questa nuova stagione, infatti, vedremo Ross Poldark come membro del Parlamento.

Restiamo sulla BBC One con due notizie in merito alla nuova stagione di “Doctor Who”: il prossimo 18 giugno debutterà il primo trailer dell’atteso inizio del nuovo ciclo della storia sul Signore del Tempo, ciclo diretto da Chris Chibnall che vedrà Jodie Whittaker nei panni del Dottore.

La seconda notizia è, inverità, solo un rumor: gira voce che il Captain Jack Harkness di John Barrowman potrebbe ritornare ad apparire in “Doctor Who”. A onor del vero, bisogna dire che queste voci sono girate spesso in passato, ma chissà, questa potrebbe essere la volta buona! Soprattutto perché Chris Chibnall, nuovo produttore esecutivo della serie, ha fatto parte del team di “Thorchwood”, che come tutti i Whovian sanno è lo spin off di “Doctor Who” dedicato proprio all’Istituto Thorchwood e a Jack Harkness.
Staremo a vedere.

Chiudiamo con le prime, fantastiche notizie su una serie che attendiamo con ansia: “Queste Oscure Materie”, adattamento dei tre romanzi di Philip Pullman che compongono l’omonima saga (“La Bussola d’Oro”, “La Lama Sottile” e “Il Cannocchiale d’Ambra”). La BBC annunciò il progetto della serie ormai ben più di un anno fa, ma per molto non sono arrivate notizie. In questi giorni, finalmente, è stato annunciato parte del cast: James McAvoy (“Espiazione”, “X Men”) sarà Lord Asriel, prendendo così il posto di Daniel Craig, che interpretò l’affascinante personaggio nell’adattamento cinematografico (purtroppo rimasto senza seguito); Dafne Keen (“Logan”) darà il volto alla protagonista, Lyra Belacqua; Lin Manuel Miranda (“Hamilton”, “I Soprano”) interpreterà Lee Scoresby, Clarke Peters (“Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”, “Person Of Interest”, “Jessica Jones”) sarà il Maestro del Jordan College, mentre pare che Ruth Wilson (“Miss Marple”, “Luther”, “The Affair”) darà il volto alla Signora Coulter.
A quanto sembra l’inizio delle riprese è imminente (forse già alla fine di questo mese!), gli episodi saranno otto e Netflix e Apple sarebbero interessati ad acquistare i diritti per la trasmissione al di fuori della Gran Bretagna (e probabilmente degli Stati Uniti, dove c’è BBC America).
Noi non vediamo l’ora.



Infine, una piccola news su “Sherlock”.
E no, purtroppo niente nuova serie e nemmeno uno speciale.
Tuttavia, come sa chi in queste ultime settimane ha partecipato alla “caccia al tesoro” on line, a Londra aprirà presto un’attrattiva a tema “Sherlock”, ovvero un’escape room, alla quale Steven Moffat e Mark Gatiss hanno collaborato attivamente. Infatti, l’escape room sarà basata su una storia ideata dai due creatori dello show. Il gioco avrà la durata di novanta minuti, sarà ideato per gruppi da quattro a sei persone e presenterà nuove sequenze audio e video registrate dagli interpreti della serie (ovviamente nei panni dei rispettivi personaggi) appositamente per l’escape room.

Bene, per la sezione news è tutto, vi lascio al “British Addicted Consiglia” della settimana con la nostra Al!

Ho scoperto questa serie per una pura casualità e me ne sono innamorata al primo episodio, tanto da consumare le tre stagioni andate in onda fino ad ora in una sola settimana. Ecco allora perché non posso fare a meno di parlarvi di The Durrells, una comedy-drama trasmessa da ITV a partire dl 2016 e basata sui romanzi autobiografici di Gerald Durrell (“La mia famiglia e altri animali”, “Storie di animali e di altre persone di famiglia” e “Il giardino degli dei”). La serie racconta appunto le (dis)avventure della famiglia Durrell che nel 1935, per motivi economici, lascia l’Inghilterra per approdare in Grecia, nello specifico a Corfù, e qui tenta di ricostruire la propria vita.

La forza di “The Durrells” sta senza dubbio nei suoi personaggi, nel loro essere così involontariamente comici e nelle loro stranezze. Non aspettatevi la tipica famiglia della borghesia inglese, perché i Durrell sono tutt’altro che ordinari: Louisa (Keeley Hawes, “The Missing”), la madre, è una vedova che cerca di rimettere in piedi la sua vita, che si divide tra la ricerca di un nuovo amore ed il tentativo di educare al meglio i suoi figli; Lawrence, detto Larry (Josh O’Conner), è il figlio maggiore, un aspirante scrittore che si immedesima nell’artista decadente alla ricerca dell’eccesso; Leslie (Callum Woodhouse), appassionato di armi, che cerca di uscire dall’ombra del fratello maggiore e dall’ala protettiva della madre; Margo (Daisy Waterstone), l’unica figlia femmina, indolente e naif, persa nelle sue fantasie snob; e infine Gerald, detto Gerry (Milo Parker), il cucciolo di casa, animalista convinto e insofferente alla vita civile. Le loro diversità creano situazioni a dir poco comiche e le loro interazioni sono esilaranti. Ovviamente gli amici di cui si circondano una volta arrivati a Corfù non sono da meno: tutti personaggi altrettanto sui generis che assecondano le stramberie dei Durrell e rincarano la dose di ilarità; tra tutti spiccano Spiros (Alexis Georgoulis) e Theo (Yorgos Karamihos), il cicerone tuttofare dell’isola e lo scienziato che supporterà ogni missione naturalista di Gerry.

Ora che ho terminato anche la terza stagione ovviamente sento il classico vuoto cosmico del post maratona, ma non ho potuto davvero fare a meno di divorare un episodio dopo l’altro. La naturale ironia con cui le serie british riescono a trattare qualsiasi argomento è sempre travolgente, ma il tono irriverente ovviamente non è tutto. In “The Durrells” c’è tanto amore, c’è un profondo senso di famiglia che si riversa anche su chi circonda questi cinque inglesi, c’è un profondo senso di libertà e di rivolta rispetto alle convenzioni sociali, dato non solo dall’aspetto selvaggio dell’isola, ma dalla modernità dei personaggi e dalla loro apertura alle nuove esperienze: che sia per uscire dai guai economici, per trovare la propria strada o per decidere cosa fare del loro futuro, i Durrell non si pongono mai freni.

Non bisogna dimenticare che si tratta comunque di un period drama e la leggerezza con cui vengono affrontati temi come l’emancipazione femminile o l’omosessualità è assolutamente sorprendente. Louisa è una donna forte che difende la sua famiglia con le unghie e con i denti, ma soprattutto difende la sua libertà a non arrendersi di fronte alle convenzioni e fa di tutto perché anche i suoi figli non subiscano nessuna restrizione e che abbiano davanti a loro tutte le porte aperte per scegliere quale strada percorrere. Lasciare l’Inghilterra è stato quasi un obbligo, quando sembrava non ci fosse altra soluzione ai problemi economici della famiglia, ma arrivare a Corfù è stata forse la cosa migliore che potesse capitare a queste persone, per rimettersi in gioco e per capire veramente se stessi.

Chiudono un quadro perfetto l’ambientazione selvaggia dell’isola di Corfù (con tutti gli strani misunderstanding del caso tra la popolazione locale) e l’allure anni ’30, come una cartolina d’altri tempi.

Aspettando il rinnovo per la quarta stagione (e dopo il finale della terza lo pretendo!) vi invito a recuperarlo e a dirmi cosa ne pensate se già l’avete visto.

Anche per questo appuntamento abbiamo finito, alla prossima!

Un saluto alle pagine affiliate e a rileggerci tra due settimane!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

6 COMMENTS

    • Ciao e innanzitutto grazie per i complimenti a nome di tutto lo staff 🙂
      Allora su “Last Tango in Halifax” non ci sono aggiornamenti. La serie risulta effettivamente conclusa dopo lo speciale natalizio di due episodi andato in onda nel 2016; la BBC aveva poi annunciato che la creatrice era impegnata in altri progetti per cui era improbabile riuscire ad avere un’altra stagione a breve termine. Dopo di che si sono susseguiti solo dei rumors: alla fine del 2017 Derek Jacobi aveva dichiarato che il progetto era definitivamente chiuso, mentre la sua co-star Nicola Walker (Gillian) ha detto di non essere informata su questo punto fermo. Insomma potrebbe darsi che la serie abbia un ritorno dopo una pausa considerevole (e siamo già vicini ai due anni) ma non c’è ancora nulla di ufficiale. Cercheremo di restare sul pezzo e di pubblicare aggiornamenti non appena ce ne saranno.

  1. Che bello trovare The Durrells! Ho la prima stagione pronta da guardare, ma c’è sempre stato altro di più urgente e non ho mai avuto la spinta a iniziarlo, che invece adesso mi hai dato. Grazie 🙂

    • Anche io lo avevo in lista da un po’ e con la scusa di questo BA Consiglia mi sono decisa ad iniziarlo e l’ho divorato! Non vedo l’ora che venga annunciato il rinnovo: il finale lascia aperte delle possibilità quindi ci spero! Quando l’avrai visto mi dirai cosa ne pensi 🙂

  2. Rieccomi dopo aver guardato le tre stagioni di The Durrells. Non ho niente da aggiungere alla tua descrizione perfetta della famiglia Durrells. Pensavo in tutta onestà che fosse un telefilm troppo surreale e inconsistente per i miei gusti, infatti è rimasto a lungo tra le serie a cui dare una possibilità a tempo perso. In realtà mi ha conquistato da subito, mi sono affezionata ai personaggi, ho gioito e sofferto con loro e mi sono divertita un mondo, soprattutto quando i soggetti strambi – mi riferisco a quelli esterni al nucleo principale – hanno iniziato a gravitare intorno alla famiglia, rendendo il tutto spassosissimo, mai sopra le righe. Naturalmente ho sospirato sugli sguardi di *chisaitu (non voglio fare spoiler) e ho concluso con un profondo senso di rammarico perché vorrei immediatamente la prossima stagione. Mi mancano come mancano dei buoni amici con cui si è trascorsa, inaspettatamente, una bella vacanza! Grazie per il tuo consiglio, che mi ha dato la spinta per iniziarlo!

    • Il finale della terza stagione aveva lasciato anche me con l’amaro in bocca
      (proprio per la questione *chisaitu*) e temevo fosse un finale di serie… Fortunatamente è stata rinnovata per una quarta stagione che spero dia una conclusione degna a questo show che si è conquistato un posto speciale 🙂

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