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British Addicted | #31

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British Addicted | #31

Bentornati British Addicted!
Eccoci giunti a un altro appuntamento con l’unica rubrica dedicata alle news e ai consigli più interessanti riguardo ai prodotti della televisione britannica.
Questa settimana abbiamo varie notizie, quindi non perdiamo tempo!

Partiamo dalle più recenti e iniziamo con Netflix.
La terza stagione di “The Crown”, pluricandidato e pluripremiato show di Netflix del quale a dicembre è stata rilasciata la seconda stagione, è in fase di realizzazione. Come saprete, Olivia Colman prenderà il posto di Claire Foy nel ruolo di Sua Maestà la Regina Elisabetta d’Inghilterra. Al momento lei è l’unica attrice sicura in quello che dovrà essere un cast rinnovato per la serie, anche se insistenti voci vogliono Helena Bonham Carter come nuova interprete della Principessa Margaret, al posto di Vanessa Kirby.
In una recente intervista a Radio Times, Colman ha dichiarato di non sapere ancora nulla di più rispetto a quanto sappiamo noi, ma ha rivelato che le riprese per lei inizieranno nel luglio di quest’anno, quindi tra cinque mesi, e che è in contatto con Claire Foy per parlare con quest’ultima dell’interpretazione della Regina Elisabetta.

Passiamo ora alla BBC.
E parliamo del prossimo progetto di due famosissimi “figli” della principale emittente britannica, ovvero Steven Moffat e Mark Gatiss.
L’anno scorso i due hanno rivelato l’intenzione di voler adattare per la BBC niente di meno che il famosissimo romanzo di Bram Stoker, “Dracula” (progetto che personalmente io, Sam, attendo con ansia). In un’intervista a Radio Times, Mark Gatiss ha rivelato che il lavoro vero e proprio per questo adattamento inizierà il mese prossimo, quando i due inizieranno a scrivere la sceneggiatura, e che finora hanno parlato molto della storia e hanno avuto numerosi incontri.
La domanda principale, ovviamente, è “Chi interpreterà Dracula?”
Una domanda che, però, ancora sembra non avere risposta, poiché secondo Mark Gatiss la scelta non è facile, visto che il personaggio al principio è molto anziano e poi ringiovanisce e, pertanto, ci vuole un interprete adatto, come fu Gary Oldman, soprattutto perché è tale interpretazione che ha dato vita alla figura “moderna” del vampiro, poiché la tradizione precedente a Stoker era molto più orribile.
Steven Moffat, invece, come suo solito è stato molto più avaro di informazioni; l’ex showrunner di “Doctor Who” e di “Sherlock”, infatti, ha rivelato che hanno una precisa idea di cosa fare, ma che non diranno nulla per il momento.
Una notizia leggermente più concreta, però, è stata data da Mark Gatiss, secondo il quale la realizzazione del progetto richiederà almeno due anni. E quindi, una quinta stagione di “Sherlock” potrà essere realizzara solo successivamente.
(Ma noi sappiamo che per anni e anni i due sono stati in grado di portare avanti “Doctor Who” e “Sherlock” in contemporanea, quindi speriamo ci siano possibilità di non dover aspettare così tanto!”)

Restando in casa BBC, in particolare BBC One, parliamo di “Poldark”.
Aidan Turner, fantastico interprete del Capitano Ross Poldark (personaggio che dà il titolo stesso alla serie, adattamento dei romanzi di Winston Graham) ha dichiarato che la quarta stagione dello show vedrà all’inizio un rapporto un po’ tormentato tra Ross e Demelza, in conseguenza di quanto accaduto nella terza, una piega che Aidan Turner ha definito molto realistica.
Secondo l’attore, inoltre, vedremo Poldark coinvolto in interessanti eventi in politica e, ovviamente, nei soliti scontri con George Warleggan.
Turner ha altresì rivelato che potremmo aspettare meno del solito prima di vedere la quarta stagione, quest’anno, visto che essa è ora in fase di post produzione, e che sicuramente ci sarà una quinta stagione di “Poldark”.

Ancora casa BBC, sempre BBC One, parliamo di “Doctor Who”.
E’ arrivata la prima descrizione del Tredicesimo Dottore, interpretato da Jodie Whittaker. Secondo quanto dichiarato, la nuova versione del Time Lord, ora Time Lady, sarà “una super-intelligente forza della natura, accanto a un team di nuovi e fantastici personaggi. Lo show sarà pieno di azione e avventura, umorismo ed emozioni”.
Inoltre, è stato rivelato che il primo episodio della nuova stagione, quello di debutto per questo nuovo Dottore, durerà più di un’ora, per la precisione sessantacinque minuti, per introdurre in modo appropriato il Tredicesimo Dottore e il suo nuovo team e poi passare, dalla seconda puntata, a circa cinquanta minuti.

Sempre in casa BBC, vi segnialiamo che nientemeno che Peter Jackson realizzerà un documentario sulla Prima Guerra Mondiale per la BBC Four, in occasione del centesimo anniversario del terribile conflitto.
Il documentario andrà in onda a novembre, nel giorno dell’Armistizio (che ebbe luogo l’11 novembre).

Inoltre, la BBC Four manderà in onda l’ “Amleto” interpretato da Andrew Scott, amatissimo volto di James Moriarty in “Sherlock”.
Se a Londra ve lo siete perso, o non avete potuto fare il viaggio per vederlo, questa è la vostra occasione!

Passiamo ora a un progetto che andrà in onda in America, ma ideato da un british per eccellenza: parliamo, infatti, di Julian Fellowes, padre di “Downton Abbey”. Il suo nuovo progetto, “The Gilded Age” è stato scelto dalla NBC, che ha ordinato dieci episodi.
La serie, che Fellowes ha definito il sogno di una vita, sarà ambientata nella New York del 1882 e avrà come protagonista Marian Brook, giovane ereditiera alla quale è dato l’incarico di infiltrarsi nel mondo dei loro ricchi vicini, governato dal magnate della ferrovia George Russell. Varie complicazioni sorgeranno in mezzo a un ampio cast di personaggi, tra cui il giovane figlio libertino di Russell, Larry, e la matriarca Bertha, il cui denaro nuovo rappresenta una barriera sociale all’accettazione nell’alta società. Fellowes indagherà molti degli stessi problemi di un mondo ordinato che ha affrontato gli sconvolgimenti che hanno fatto di “Downton Abbey” un vero successo.

Andiamo su Channel 4.
Simon Pegg e Nick Frost realizzeranno per l’emittente una serie comedy con protagonista un duo di investigatori del paranormale, una comedy-horror i cui episodi avranno la durata di circa mezz’ora.
Intrigati?

Per chiudere, due news che riguardano altre emittenti.
La prima, Sky Atlantic.
E’ stato annunciato che “Fortitude” tornerà per una terza stagione finale di quattro episodi.
Le riprese inizieranno tra qualche mese, in questo 2018.

Concludiamo con la HBO. Emittente americana, verissimo, ma che vede il coinvolgimento non solo di Sky Atlantic (per il Regno Unito), ma soprattutto di un’eccellenza british, ovvero Dame Helen Mirren, la quale interpreterà l’Imperatrice di Russia Caterina La Grande in una miniserie di quattro episodi che esplorerà la fine del regno della Zarina di Tutte le Russie e il rapporto con Grigory Potemkin.

 

Per questa settimana abbiamo terminato con la sezione news.
Passiamo ora al “British Addicted Consiglia” con la nostra Al.

Questa volta vorrei proporvi un consiglio da “minimo impegno, massimo risultato”, parlandovi di The Miniaturist: una miniserie di sole due puntate (e qui viene appunto il minimo impegno) con una trama però davvero avvincente, personaggi ben costruiti ed un’ambientazione molto suggestiva (come promesso, massimo risultato).

The Miniaturist” è ambientato nella Amsterdam di fine ‘600, e già solo questo merita una menzione d’onore per la fotografia, le scenografie ed i costumi. Sembra sempre ridondante sottolineare questi aspetti che sono in definitiva il marchio di fabbrica delle serie british, però è anche giusto dare onore al merito. Amsterdam è perfettamente riprodotta, con il suo porto, i suoi canali e le architetture caratteristiche, ma anche gli interni non sono meno curati, con quei toni accesi e quell’atmosfera di opulenza che siamo abituati a rivedere nei capolavori della pittura fiamminga.

Tutto è narrato dal punto di vista della protagonista, Petronella Oortman (Anya Taylor-Joy, recentemente protagonista del trhiller “Split” con un fenomenale James McAvoy), una ragazza di umili origini che arriva nella grande città dopo aver contratto un matrimonio vantaggioso con un famoso mercante. Ciò che Nella non immaginava era che si sarebbe trovata in una situazione famigliare tutt’altro che serena e conciliante, con un marito (Alex Hassel) troppo impegnato per darle attenzioni e una cognata puritana (Romola Garai – “Emma”, “Espiazione”) che sembra rigettare l’idea stessa di avere un’altra donna che si aggiri per l’abitazione e che possa usurparle il ruolo di padrona di casa. Certamente Nella non si aspettava una situazione tanto desolante quando aveva accettato di sposare Johannes Brandt e, posta di fronte all’evidenza che la sua nuova casa funziona benissimo anche senza che lei intervenga, trova allora un degno passatempo nel decorare la riproduzione in miniatura della casa regalatale dal marito (come una sorta di casa delle bambole). E qui entra in gioco il miniaturista del titolo, una figura misteriosa che, dopo le prime domande di Nella, inizia a farle recapitare anche pezzi non richiesti, ricchi di dettagli che solo una persona con una conoscenza davvero molto profonda delle dinamiche di casa Brandt potrebbe sapere. Ed ovviamente è qui che la storia prende finalmente forma: quelle miniature così dettagliate faranno emergere tutti i segreti nascosti tra le mura domestiche che Johannes, Marin e i loro servi custodivano gelosamente nell’ombra.

Con solo due episodi a disposizione, rivelare di più sarebbe impossibile. Da qui inizia il viaggio di Nella che – questo ve lo anticipo volentieri – si dovrà presto lasciare alle spalle la ragazzina e farsi carico delle responsabilità di una vera donna, di moglie e padrona di casa: quella che all’inizio poteva considerarsi un’intrusa diventerà alla fine un solido pilastro d’appoggio per tutti i Brandt, ma starà a voi scoprire perché la sua presenza è destinata ad essere tanto importante.

Come dicevo all’inizio, dare un’opportunità a “The Miniaturist” richiederà il minimo sforzo, ma il risultato sarà sicuramente di massima soddisfazione.

 

Per questo appuntamento ci fermiamo qui.

Un saluto alle pagine affiliate e a rileggerci tra due settimane!

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Sam
Simona, che da bambina voleva diventare una principessa, una ballerina, una cantante, una scrittrice e un Cavaliere Jedi e della quale il padre diceva sempre: “E dove volete che sia? In mezzo ai libri, ovviamente. O al massimo ai cd.” Questo amore incondizionato per la lettura e la musica l'ha portata all'amore per le più diverse culture (forse aiutato dalle origini miste), le lingue (in particolare francese e inglese) e a quello per i viaggi. Vorrebbe tornare a vivere definitivamente a Parigi (per poter anche raggiungere Londra in poco più di due ore di treno). Ora è una giovane legale con, tralasciando la politica, una passione sfrenata per tutto ciò che all'ambito legale non appartiene, in particolare cucina, libri e, ovviamente, telefilm. Quando, di recente, si è chiesta in che momento, di preciso, sia divenuta addicted, si è resa conto, cominciando a elencare i telefilm seguiti durante l'infanzia (i preferiti: Fame e La Famiglia Addams... sì, nel fantasy ci sguazza più che felicemente), di esserci quasi nata. I gusti telefilmici sono i più vari, dal “classico”, allo spionaggio, all'ambito legale, al “glamour”, al comedy, al fantastico in senso lato, al fantascientifico, al “giallo” e via dicendo. Uno dei tanti sogni? Una libreria. Un problema: riuscirebbe a vendere i libri o vorrebbe tenerli per sé?

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