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British Addicted | #18

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British Addicted | #18

Ben ritrovati, cari telefili, nella rubrica che spera di portare un po’ di frescura tipicamente albionica nelle vostre afosissime giornate.
Partiamo subito con il malefico duo Moffatt-Gatiss: gli autori di Sherlock sono, di nuovo, insieme al lavoro sull’adattamento di un altro celebre romanzo. Si tratta di Dracula” di Bram Stoker e ciò che sappiamo fino a ora è che sarà una serie con puntate da 90 minuti (si potrebbe ipotizzare un ritorno alle 3 puntate a stagione), prodotta dalla BBC e che andrà in onda nel 2019.
Le news sono ancora scarse, ma la curiosità è già alle stelle. Dopo il superbo lavoro svolto con “Sherlock”, sono sicura che non ci deluderanno nemmeno con un altro dei capisaldi della letteratura inglese.
Steven Moffat ha anche parlato di un eventuale ritorno della serie con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman. 
Le porte rimangono aperte, non è detto che Sherlock Holmes non ritorni sui nostri schermi!

Altra news, altra serie tratta da un famoso romanzo.
Questa volta si parla di Vanity Fair” di William Makepeace Thackeray che sarà prodotto congiuntamente da ITV e Amazon.
Non è la prima volta che il romanzo viene trasposto; negli anni 90 andò in onda sulla BBC un adattamento con protagonista Natasha Little, nel 2004 fu Reese Witherspoon ad interpretare Becky Sharp.
Le riprese inizieranno a settembre e sarà Olivia Cooke (Bates Motel) a vestire i panni della protagonista.

Ve ne avevo già parlato tempo fa e finalmente abbiamo una prima immagine promozionale.
Liar” è il nuovo drama made in ITV con protagonisti Joanne Froggatt (“Downton Abbey”) e Ian Gruffud (“Forever”). Lui è un rinomato chirurgo, lei l’insegnante del figlio, single da tempo.
L’attrazione scatterà immediatamente, ma non tutto filerà liscio.
La serie si comporrà di 6 puntate i cui autori sono i medesimi di The Missing”.

E chiudiamo con la notizia del rinnovo di White Gold”, la comedy in onda su BBC Two con protagonista Chuck Bass Ed Westwick.

Le temperature infernali significano casa/condizionatore a palla/nuove serie da recuperare.
Per l’angolo del British Addicted consiglia oggi pesco un po’ indietro nel tempo, con una serie che mi è rimasta nel cuore e per cui ancora soffro a seguito dell’ingiusta ed infame cancellazione da parte di BBC.
Sto parlando di “The Hour”, andata in onda tra il 2011 ed il 2012 su BBC Two.

E’ l’autunno del 1956 e Freddy Lyon (Ben Whishaw – “Richard II”, “London Spy”, “Cloud Atlas”, “Bright Star”) è profondamente insoddisfatto del suo lavoro da giornalista in BBC. Aspira a lavorare in televisione, occupandosi degli affari esteri. Bel Rowley  (Romola Garai“Emma”, “Espiazione”, “Suffragette”) è una delle sue più care amiche ed è appena stata scelta per produrre un nuovo programma, intitolato “The Hour”. Il nuovo magazine si occuperà della politica interna ed estera, tra cui gli scottanti temi della crisi di Suez e della rivoluzione ungherese.
Conduttore è l’affascinante Hector Madden, interpretato da Dominic West (“The Wire”, “The Affair”).

“The Hour” è un drama a tutto tondo che si fonda sul lavoro d’inchiesta dei giornalisti protagonisti. Indagini scomode che mettono in pericolo la vita degli stessi, in un’epoca di grandi sconvolgimenti e di massiccio lavoro da parte dei servizi segreti.
A ciò si aggiunge la complicata vita privata dei protagonisti, tra Freddy che proprio non si accorge di come quella che ha sempre reputato la sua migliore amica sia in realtà innamorata persa di lui e lei che, per togliersi dalla mente quella che reputa un amore impossibile, si getta nelle braccia del dongiovanni Cooper, sposato con Marnie (Oona Chaplin“Game of Thrones”, “Taboo”).

Ciò che mi ha fatto innamorare della serie è l’aver saputo intrecciare i diversi livelli della storia, rendendoli tutti interessanti, con un mirabile lavoro di scrittura e di connessione con gli eventi della fine degli anni 50.
Se ciò non bastasse, le storie secondarie regalano momenti di altissima recitazione: Peter Capaldi (vi devo dire “Doctor Who”?) ha sfoderato una prova attoriale che mi ha fatto venire la pelle d’oca. La sua storia nasconde risvolti struggenti che emozionano come poche volte mi è successo.
Tra gli interpreti anche l’adorata Anna Chancellor (“Pride & Prejudice”, “Mapp & Lucia” e un miliardo di altre serie e film).

Nonostante la cancellazione alla seconda stagione – che non si meritava stante la qualità eccelsa e il plauso della critica – “The Hour” è una serie che merita di essere recuperata. E’ uno di quei gioielli della tv inglese che valgono la visione nonostante il finale non sia del tutto conclusivo.

Per il periodo estivo la rubrica si terrà ogni due settimane; a rileggerci sabato 15 luglio e, come di consueto, un saluto alle pagine affiliate!

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