Un comunicato stampa rilasciato lunedì (16 dicembre) da Netflix, ha annunciato che il canale streaming ha acquistato i diritti per mandare in onda lo spin-off di Breaking Bad, Better Call Saul.
Nei tre paragrafi che enunciano i dettagli dell’accordo, viene rivelato che Better Call Saul tratterà di eventi avvenuti prima di Breaking Bad. Era già trapelato che lo show sarebbe stato un prequel, ma i creatori Vince Gilligan e Peter Gould sono stati molto avari di dettagli e la star Bob Odenkirk aveva affermato di aver discusso con Gould e Gilligan della possibilità che lo show potesse in realtà essere un sequel.
Il comunicato stampa di lunedì ha messo a tacere tutte le speculazioni a riguardo. “Better Call Saul racconta la storia del super avvocato Saul Goodman [Odenkirk] prima che diventasse il legale di Walter White,” si legge. “Dai divieti di sosta agli omicidi di massa, da affari di poco conto a casi di frode, Saul sa gestire tutto.”
Ambientare lo show prima che a Walt venga diagnosticato il cancro apre un numero di possibilità non indifferenti per i personaggi di Breaking Bad qualora dovessero comparire nel mondo di Saul. Bryan Cranston (Walt) e Aaron Paul (Jesse) hanno già detto che vorrebbero esserci e tutti gli altri, da Mike (Jonathan Banks), a Gus Fring (Giancarlo Esposito) a Badger e Skinny Pete (Matt Jones e Charles Baker), potrebbero teoricamente tornare.
Secondo l’accordo siglato da Netflix, il servizio streaming avrà i diritti per la prima stagione di Better Call Saul non appena finirà la messa in onda su AMC. Gli utenti Netflix in Europa e America Latina potranno godersi lo show “poco dopo” rispetto agli Stati Uniti. La serie dovrebbe partire nel 2014, non si sa ancora quando.