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Blindspot | Il creatore della serie parla dell’identità di Jane

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Blindspot | Il creatore della serie parla dell’identità di Jane

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A quanto pare, l’unica cosa più difficile del decifrare i tatuaggi di Jane Doe è far discutere il creatore della serie Martin Gero degli ostacoli che attendono la sua misteriosa protagonista. “E’ davvero difficile parlarne,” Gero ammette a TVLine, parlando di un episodio che andrà in onda più in là nella stagione del drama NBC. “Parlarne rivelerebbe la principale… già, è impossibile.”

Fa una pausa, poi prova di nuovo a dare un’anticipazione. “E’ difficile da dire. Il nodo della questione è…,” la voce si affievolisce, poi ride. “No, non posso farlo.”
Per fortuna, Gero è riuscito a parlare dell’episodio di questa settimana, che potrebbe rivelare se Jane è davvero l’amica d’infanzia di Weller, Taylor Shaw. Qui di seguito risponde ad alcune tra le domande più pressanti riguardanti l’identità di Jane, il suo intenso rapporto con Weller e i modi in cui il Vice Direttore della CIA Tom Carter complicherà… beh, tutto.

TVLINE | Immagino che, per molti spettatori, sia stata una sorpresa piacevole avere risposte sull’identità di Jane già nel terzo episodio, piuttosto che a fine stagione. Cosa vi ha portati a questa decisione?
Per noi l’arco emotivo centrale di questa stagione era quello di Weller e Jane che cercano di capire come stare l’uno con l’altra dopo la rivelazione di Taylor Shaw. Per noi non era qualcosa per cui abbiamo pensato di aspettare, nemmeno fino a metà stagione. Quando stavamo mettendo insieme l’episodio pilota, ci siamo resi conto che c’erano troppi colpi di scena, quindi abbiamo deciso di spingere l’identità di Jane al secondo episodio. E nel momento in cui ci pensi e cominci a dirlo ad alta voce, davvero non puoi più portarla per le lunghe. Scoprire se davvero sia Taylor Shaw è così semplice. La parte davvero interessante succede dopo Taylor Shaw, per quanto riguarda i momenti di emotività che si hanno tra Weller e Jane.

TVLINE | Ma ora c’è una nuova prova che suggerisce che Jane non sia Taylor Shaw.
La prova isotopica non è qualcosa a cui Weller darà molta importanza. Sente che il DNA è sicuro al 99.9 percento. Hanno fatto tre test separati, ed è il suo DNA contro i campioni di Taylor. Comincia a chiedersi se ricordi bene — se la sua storia delle origini di Taylor coincida con la verità, se sia nata in Pennsylvania o da qualche altra parte, e cosa questo possa avere a che fare con tutto. e’ qualcosa che fa pensare gli altri personaggi, ma Weller sicuramente crede ancora che lei sia Taylor Shaw.

TVLINE | Quando Weller stava descrivendo il rapimento di Taylor, Jane ha avuto dei flashback dell’evento. Potrebbe essere un indizio sulla sua vera identità?
Assolutamente. E ce n’è di più nell’episodio di questa settimana.

Blindpot - Season 1TVLINE | C’è sicuramente una qualche scintilla tra Jane e Weller, soprattutto se davvero lei è Taylor. C’è anche solo la possibilità di una relazione romantica tra loro al momento?
Oh sì, la stiamo prendendo in considerazione. Stiamo prendendo in considerazione tutto. Ciò che per noi è divertente è quanto la loro relazione sia complicata. Praticamente lei è stata la sua ossessione per 25 anni, e ora è tornata ma non necessariamente ricorda questa cosa. L’unica persona con cui ha un legame reale è Weller.

TVLINE | Sembra che nell’episodio di questa settimana la CIA sarà particolarmente pericolosa per Jane. Cosa puoi dirci della tensione tra Carter e Mayfair?
Carter, interpretato egregiamente da Michael Gaston, è il nostro Cattivo questa stagione. Lui crede davvero che il miglior modo di gestire la questione Jane sia di farla scomparire. E’ diventato estremamente ansioso per via del fatto che lei se ne vada in giro, ed è divertente vedere i nostri ragazzi andare contro la CIA.

 

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

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