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Beauty and the Beast | Recensione 2×03 – Liar, Liar

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Beauty and the Beast | Recensione 2×03 – Liar, Liar

Devo ammettere che avevo un po’ paura di come questa seconda stagione si sarebbe svolta ma arrivati al terzo episodio devo dire che sono sinceramente soddisfatta di vedere come gli scrittori stiano gestendo storie e personaggi. Con un passo avanti rispetto anche al secondo episodio, questa settimana Beauty and the Beast ha fornito diversi spunti interessanti per immaginare un futuro esplosivo e godersi un presente al di sopra delle aspettative.

Pretty Little … Beasts

Dove eravamo rimasti … ah si, adesso ricordo, vi parlavo della coppia più bella della serie e ovviamente mi riferisco a Tess & Gabe … no, ok, di questo ne parliamo dopo, adesso concentriamoci un po’ sulla storia di questo episodio. Si ricomincia da dove avevamo lasciato la scorsa settimana, ossia con Catherine che prende consapevolezza, nel peggiore dei modi, dei cambiamenti di Vincent e adesso decide di coinvolgere Gabe e Tess nei suoi problemi, evitando però di rivelare a Tess i particolari più tristi del suo recente confronto con la verità dei fatti. Ma le indagini di Cat e Vincent continuano a incrociarsi nel momento in cui un agente dell’FBI (ovviamente uno di quelli al servizio di papà Raynolds) viene ritrovato barbaramente ucciso e il modus operandi suggerisce soltanto due opzioni: o è stata Regina Mills o una delle Bestie ribelli.  Eliminando la prima perché è fuori città, i New York finest e il dott. Keller si ritrovano a dare la caccia allo stesso sospettato ma prima di andare avanti propongo di fare un punto della situazione.

La vicenda è questa ed è davvero spassosa: questi agenti federali capitanati dall’agente Raynolds nonché sig. Papà di Cat, hanno servito il loro paese nel migliore dei modi creando un’equipe medica che trasformasse semplici soldati in super-uomini. Quando si sono resi conto che più che Capitan America avevano creato Hulk, hanno cominciato a fare piazza pulita di tutti coloro coinvolti nel progetto: i medici prima (tra cui la madre di Cat), i ribelli della Muirfield dopo e ovviamente tutti coloro che si erano sottoposti all’esperimento e tutti quelli che ne sono a conoscenza. L’aspetto ironico arriva nel momento in cui, essendo incapaci di controllare le bestie che avevano creato (ma Frankenstein non vi ha insegnato niente???), hanno rapito e trasformato il loro gioiello di punta della collezione per farlo diventare il loro soldatino numero 1 che vada a caccia dei “compagni” ancora in vita, senza neanche disturbarsi di spiegargli il perché. L’obiettivo di questo episodio quindi è Sebastian (nome minaccioso eh?), un altro soldato creduto morto che torna invece a reclamare vendetta ed è proprio lui che comincia in qualche modo ad aprire gli occhi a Vincent che inizia a domandarsi se un giorno non sarà anche lui un nome sulla lista delle Bestie da eliminare. Con un lavoro involontariamente di squadra, Cat e Vincent riescono a fermare Sebastian ma la battaglia che ancora devono affrontare sarà ancora più difficile dell’ultima appena superata.

50 sfumature di Catherine

BATB è senza dubbio una serie basata per la maggior parte sulla storia tra Vincent e Cat, sulle loro dinamiche sia in quanto coppia che come persone singole. Come ho già detto, la prima stagione è stata un po’ il paradiso degli shipper perché è stata quasi interamente focalizzata su questo amore tormentato, problematico e profondo e i personaggi di Cat e Vincent che ci hanno mostrato erano caratterizzati in quella direzione. E per quanto la prima stagione fosse perfetta in quel modo, adoro il fatto che gli scrittori si siano resi conto di dover dare un’impostazione diversa a questa seconda stagione, non solo per la storia ma anche e soprattutto per l’evoluzione dei personaggi. E qui entro nel vivo: mai come in questo episodio ho amato il personaggio di Catherine perché è stata diversa e ha affrontato molteplici situazioni emotive di certo non facili da gestire. Abbiamo visto la Cat innamorata, la Cat BadAss, quella coraggiosa e quella sorella e amica ma adesso stiamo conoscendo una Catherine più cinica e realistica se vogliamo, una giovane donna che capisce di dover accettare tutti i cambiamenti che sono avvenuti nella sua vita e che sono fuori dal suo controllo, cambiamenti a cui non può rimediare con il “potere dell’amore”. Catherine è finalmente consapevole che Vincent adesso è un uomo diverso, un uomo anche in grado di ferirla, non è questo però che la spaventa e di certo non sarà questo a fermarla. Il vero cambiamento sta nel non aspettare che lui si ricordi chi sia e soprattutto nel non agire più da sola, chiedendo aiuto alle uniche persone che possono davvero guardarle le spalle: Gabe e la magnifica Tess.  E se da una parte Cat cerca di salvare Vincent ma soprattutto di proteggere se stessa, dall’altra l’animo di Vincent continua a farsi sentire prepotentemente  ogni volta che si comporta da Bestia con l’unica persona che ha sempre visto in lui un Principe, quasi come se qualcosa dentro di lui lo punisse per le sue azioni. Così mentre Cat reperisce informazioni, Vincent cerca di diventare l’uomo che lei ricorda (usando JT come Wikipedia) ma le basi per costruire o meglio ricostruire una storia non sono esattamente queste e così i due iniziano a mentirsi a vicenda, culminando in una grandiosa scena in cui, mentre ballano al centro delle rispettive indagini, fanno cadere le maschere che avevano indossato, affrontando la realtà.

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Ma la tensione tra Catherine e Vincent non può durare in eterno e mentre le salva la vita ancora una volta (e il conteggio sale a 32535616), Vincent comincia davvero a ricordare piccoli attimi della loro storia ma adesso gli servirà più di questo per riconquistare la sua fiducia.

salvataggio flashback

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Family Affairs

Con il misterioso agente Raynolds a capo delle missioni di Vincent, Cat non ha idea di dover affrontare problemi familiari più grandi di quelli che ha fronteggiato finora. Ma la sua unica famiglia al momento è ancora sua sorella Heather che sembra però aver trovato finalmente la sua strada anche grazie a un possibile lavoro a Ravenswood  Miami. E per adattarsi al meglio a quello che sarà il suo futuro (seriale intendo), Mini-Chandler ha ancora un segreto da dover rivelare a sua sorella.

La scena tra Catherine e Heather al bar è probabilmente la più bella e intensa dell’episodio. Fin dall’inizio della stagione Heather cercava il momento giusto e il modo migliore per rivelare a Cat ciò che aveva scoperto su suo padre in ospedale ma la verità è che in questa situazione, nessun momento sarebbe stato davvero quello giusto e adesso che si ritrova a dover prendere una decisione importante sul suo futuro, Heather cerca nella sua semplicità le parole migliori per parlare con sua sorella. Cat reagisce come ci saremmo aspettati perché per l’ennesima volta la verità sui suoi genitori le viene detta da qualcun altro e lei non ha neanche la possibilità di affrontare personalmente la questione perché non puoi arrabbiarti o confrontarti con chi non c’è più. Inoltre questa volta, Cat non ha più neanche Vincent con cui poter capire e condividere il perché le persone che credeva di conoscere meglio sono in realtà quelle che non conosce affatto. La reazione di Cat è intensa, passionale ma comprensibile: nell’arco di pochi mesi ha perso suo padre, l’uomo che amava e soprattutto sente di aver perso anche la sua identità ed è nell’impeto di queste emozioni che “spinge” con rabbia sua sorella ad accettare il lavoro a Miami, lasciandola però sola e distrutta.

I legami di sangue però non definiscono una famiglia e di certo non valorizzano il rapporto tra due sorelle. Quando Cat torna a casa, Heather è ancora lì che l’aspetta perché non vuole lasciarla, non vuole perdere il suo punto di riferimento, la sua famiglia. Ma adesso Cat, con tutta la dolcezza e l’amore che prova, consiglia a sua sorella di seguire i suoi sogni perché nessun test e nessuna distanza potrà mai separarle.

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Work in progress

“Work in progress” perché è questo che spero siano Tess & Gabe, qualcosa che nasce con calma, ancora in lavorazione ma che dovrebbe poi avere la sua brillante conclusione (parlare di lieto fine al momento mi sembra esagerato). Ciò che è certo è che Tess & Gabe continuano a trascorrere sempre più tempo insieme, per lavoro è ovvio, e lei ha persino smesso di colpirlo perennemente con le sue frecciatine pungenti e sarcastiche. Il problema maggiore al momento però è che lui continua a guardare Cat in un modo che non piace a me e certamente neanche a Vincent ma è nella scena finale al distretto con Tess che si vedono le scintille e mi fanno credere che insieme sarebbero incredibili.

hands few questions

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Occasionale inquilina del TARDIS e abitante in pianta stabile di un Diner americano che viaggia nel tempo e nello spazio, oscilla con regolarità tra Stati Uniti e Gran Bretagna, eternamente leale alla sua regina Victoria e parte integrante della comunità di Chicago, tra vigili del fuoco (#51), squadre speciali di polizia e staff ospedalieri. Difensore degli eroi nell’ombra e dei personaggi incompresi e detestati dalla maggioranza, appassionata di ship destinate ad affondare e comandante di un esercito di Brotp da proteggere a costo della vita, è pronta a guidare la Resistenza contro i totalitarismi in questo universo e in quelli paralleli (anche se innamorata del nemico …), tra un volo a National City e una missione sullo Zephyr One. Accumulatrice seriale di episodi arretrati, cacciatrice di pilot e archeologa del Whedonverse, scrive sempre e con passione ma meglio quando l’ispirazione colpisce davvero (seppure la sua Musa somigli troppo a Jessica Jones quindi non è facile trovarla di buon umore). Pusher ufficiale di serie tv, stalker innocua all’occorrenza, se la cercate, la trovate quasi certamente al Molly’s mentre cerca di convertire la gente al Colemanismo.

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