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Beauty And The Beast | Recensione 3×01 / 3×02 – The Beast of Wall Street / Primal Fear

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Beauty And The Beast | Recensione 3×01 / 3×02 – The Beast of Wall Street / Primal Fear

Hellooooooooooo Beasties!
Sorpresaaaaaaaaa!!!

Mi hanno detto di scegliere una serie da recensire per l’estate, e io ho scongiurato in ginocchio il Boss Supremo per avere la possibilità di occuparmi di BATB!
Sorpresi? Vi ho stupiti con effetti speciali?

Innanzitutto mi scuso per essere stata costretta a recensire il primo ed il secondo episodio assieme. Purtroppo la sfiga mi perseguita, specialmente in materia di pc.

Lo dico senza peli sulla lingua: a me questa serie piace, pur con i suoi evidenti difetti, pur essendo una trashata, pur sparando trame a caso di tanto in tanto.
Mi piacciono i protagonisti [sono una delle poche persone al mondo a cui non sta sulle palle la Kreuk], mi piacciono i comprimari e mi piace come l’inventiva CW si sia data da fare per rendere omaggio alla vecchia serie anni ’80.
[E poi diciamocelo… Jay Ryan è tanta robbba O.O]

Ok, partiamo!

Previously in quel di New York:
Vincent Keller, ex medico ed ex militare arruolato per un progetto super segretissimo [qualcosa che probabilmente mirava a creare un nuovo Captain America, ma ha fatto saltare fuori Wolverine], conosce la detective Catherine Chandler.
Si amano, tutto è piuttosto incasinato, ma alla fine capiscono di essere destinati l’uno all’altra.
Poi Vincent sparisce, e ricompare senza memoria e senza cicatrice [Perchè il budget era basso e il makeup costa, che credete?], trasformato in una specie di super cacciatore di quelli come lui… che dovevano essere tutti morti, ma anche no.
Cat lo riporta sulla retta via, i due si innamorano di nuovo, ma la natura bestiale di Vincent si mette in mezzo, unita ad una certa dose di rottura di palle nel sembiante indiano dell’assistente procuratore distrettuale Gabriel Lowan, che tutti volevamo cadavere ma che stava sempre in mezzo come il prezzemolo.
[Ecco l’unica parte che davvero ho detestato. Vedere Cat e Gabe assieme mi dava il voltastomaco.]
Ma l’EPIC LOVE vince sempre, Cat e Vincent non riescono a stare lontani l’uno dall’altra, e Gabe finisce cornuto e incazzato come una pantera a far fuori mezza città, così, per sfizio, raccontando a tutti che lo scopo era quello di proteggere Catherine da Vincent.
In un finale molto aulico, Gabe tira finalmente e definitivamente le cuoia, purtroppo non prima di aver quasi ammazzato JT e fatto tutta una serie di altri danni.

maxresdefault2Actually, sempre in quel di New York:
Vincent e Catherine, liberi finalmente dalla fastidiosa e repellente presenza di Mohinder Surresh…. ops, di Gabriel Lowan, si concedono la speranza di una vita normale.
Sono tre stagioni che ci provate, ragà… non avete ancora imparato niente?
La parola “normale” non si applica quando stai assieme ad un tizio che mette fuori zanne ed artigli se gli pestano un alluce. Specie se hai due agenti dell’Homeland Security alle costole che vogliono che entrambi collaboriate con loro per “scovare minacce più pericolose”.

Già.
Non bastava Vinc come “bestia”, doveva esserci di peggio, nella veste di un tizio più veloce, più forte e decisamente più stronzo di lui.
Ora… intendiamoci…
Con tutti i superpoteri che gli hanno dato, è giusto mettergli contro qualcosa che possa competere, che possa essere difficile da uccidere, e che lo faccia sudare il giusto. Quello che mi spiazza è il fatto che questi “incidenti”, questi esperimenti, continuino a ripetersi. Sempre nell’area di New York, sempre identici.
La città è letteralmente invasa da scienziati pazzi e nessuno li ferma!
In aggiunta, alla luce di quello che apprendiamo nel secondo episodio su queste “evoluzioni” genetiche, quello che mi preoccupa davvero è che vadano ad invischiarsi troppo nei termini tecnici (cosa nella quale BATB non ha mai eccelso, diciamocelo. Inizialmente Cat e Tess si dimenticavano persino i guanti quando visitavano le scene del crimine, errorino un po’ evidente quando imposti la serie come procedural), e che tendano a sfruttare l’effetto “supereroi” che vanno tanto di moda in questo periodo, trasformando la serie in una succursale della Xavier School fog Gifted Youngsters. O, peggio ancora, di Smallville.
Mutazioni genetiche che elevano al massimo il potenziale di una persona? Davvero?
Avrei preferito che il tizio elettrico avesse ricevuto i poteri da un cortocircuito alla centralina di casa, lo dico sinceramente.

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Ad ogni modo: primo scatto di coerenza di Catherine, che prima fa tutta l’offesa perchè l’Homeland Security l’ha chiamata in causa, e mette il muso perchè vuole proteggere Vincent, e poi improvvisamente si sente destinata ad uno scopo più alto e decide di andare a caccia di bestie senza dire niente al boyfriend.
Grande idea! *insert sarcasm here*

Meantime, nell’antro del super scienziato, JT sta avendo seri problemi a rapportarsi con la propria guarigione miracolosa (ad opera degli agenti strambi dell’FBI). Dovrebbe essere morto per mano di Gabe ma lo hanno salvato, e questo lo ha reso estremamente suscettibile.
Mi piace molto il rapporto che si è instaurato tra lui e Tess. Mi piace la loro chimica, mi piace il fatto che Tess non si rincoglionisca quando stanno assieme. Mi piace moltissimo il fatto BB301a_0037rche entrambi rimangano coerenti con loro stessi, e si debbano adattare alla reciproca presenza.
In un qualche modo, quando ho visto JT scappare dall’aula in preda al panico, sapevo che Tess avrebbe messo una pezza alla situazione con la poca grazia che l’ha sempre caratterizzata e, nonostante la prevedibilità della cosa, tutta la situazione è stata gestita egregiamente.
JT e Tess sono una coppia “nuova”. Stanno affrontando quella delicata fase che, per una coppia normale che non abbia degli amici invischiati con esperimenti genetici, si tradurrebbe in coccole e voglia di stare assieme per tutto il giorno.
A loro invece, la fase riserva non solo il pericolo costante ed imminente di una morte dolorosissima, ma il dover coprire costantemente il culo ai migliori amici E contemporaneamente avere a che fare con situazioni spinose come la festa di compleanno dei fratelli palestrati e sboroni di lei, ai quali avrei volentieri rifilato una badilata sulle gengive e cancellato quei sorrisetti idioti.
Cosa che indubbiamente porta un certo grado di stress, specie a Tess che non si è mai abituata alla cosa.
Che Tess veda il mondo e la propria vita come una sfida costante era già chiaro nelle precedenti stagioni. Affronta le cose di petto, non si lascia intimidire dalle difficoltà. Persino quando le è capitato di rischiare la vita, è passata oltre alla fase di shock piuttosto in fretta. Vedere JT piangersi addosso, continuare ad usare il bastone per camminare nonostante non ne abbia più bisogno, imbottirsi di farmaci ed essere tutto ad un tratto estremamente fatalista, per Tess non è una buona ragione per metterlo sotto una campana di vetro.
Nel suo mondo, non esistono campane di vetro, ma solo il coraggio di affrontare una nuova sfida.
Il suo arrabbiarsi con JT diventa così un modo per spronarlo a dare il meglio, ad avere le palle di accettare il fatto di non essere morto e di vedere la cosa come una possibilità per una nuova vita.
La psicologia inversa è una cosa meravigliosa.


Ma se nel primo episodio vediamo questa differenza abissale tra i due character, nel secondo le cose già cambiano. JT è sempre quello inizialmente insicuro, ma solo e solamente perchè Tess sa nascondere bene i propri punti deboli. Tess non è solo molto forte. E’ abituata a comportarsi da persona forte, e questo la pone automaticamente dietro un muro costruito ad arte per nascondere la scarsa fiducia in se stessa.
Ora che JT si è più o meno ripreso, eccolo trovare il modo di aggirare questo muro.
Gli sceneggiatori riportano questi personaggi in equilibrio, di nuovo, sia nel rapporto che entrambi hanno con i rispettivi migliori amici, sia nel loro rapporto di coppia, facendo in modo che sia JT a spronare Tess a tirare fuori il meglio di se.
Oltre che permettergli di sparare dannatamente bene.

maxresdefaultIn tutto questo, la sorella scema di Catherine appare e scompare, creando come sempre situazioni al limite dell’imbarazzante con la sua sola presenza.
Poverina…. non credo nemmeno sia possibile imputarle qualche colpa. Semplicemente non ci arriva.
Doveva essere bionda (è una battuta, non offendetevi) in un’altra vita… altrimenti non si spiegherebbe l’assoluto vuoto cosmico che ha al posto del cervello.
Voglio dire… Tua sorella maggiore ti ha messo a parte del segreto meglio conservato della sua vita, per il quale rischia costantemente il lavoro e la pelle, e tu NE PARLI AD ALTA VOCE NEL BEL MEZZO DI UN ATELIER MENTRE SCEGLI IL VESTITO DA SPOSA. Non contenta, qualche giorno dopo, pur sapendo che Vincent sta traslocando da lei, usi le chiavi e ti intrufoli in casa PER FARE UNA DOCCIA.
MA SEI UN FOTTUTO GENIO.
Lo dico sinceramente: Heather l’ho sempre sopportata poco. Mi manda in bestia la sua assoluta superficialità, la madornale stupidità che la caratterizza, l’assurdo egoismo di cui è colpevole la maggior parte delle volte.
Nella prima parte della scorsa stagione, spesso e volentieri ho letto commenti sparsi in cui si accusava Catherine di essere egoista, di non prendersi cura della sorella, di averla abbandonata a se stessa per correre dietro a Vincent e di averla lasciata sola nel momento del bisogno per la morte del padre.
Non che non lo sia stata, sia ben chiaro. Ma davanti alla tragedia vengono ad innescarsi nella psiche di una persona meccanismi di difesa particolari. Nonostante il pubblico sapesse che il padre biologico di Cat era in realtà un altro, lei ne era allo scuro. Aveva comunque appena perso la figura paterna, e la contemporanea scomparsa dell’amore della sua vita l’ha portata oltre il limite, 341473-400-629-1-100-Beauty-and-the-beast1inducendola a credere che il ritrovare Vincent l’avrebbe “guarita” da ogni dolore. Non è una giustificazione, è un semplice dato di fatto.
Heather, dal canto suo, ha avuto modo di gestire il lutto in maniera molto più sana e “normale” della sorella. Cosa che l’ha portata a decidere di trasferirsi, prima, e poi a tornare per dare il lieto annuncio del proprio fidanzamento, rimanendoci poi male perchè Catherine non ha un attimo libero per poter parlare.
Poverina… non è che lei si sia accorta che Cat era ad un passo dalla disperazione… No.
Devo però essere sincera… speravo che la storia del matrimonio finisse meglio. Anzi… che fosse trattata meglio. Tutto è successo off screen, non ci è stata data la possibilità di conoscere il suo “fidanzato”, quasi che prendersi e mollarsi per telefono, specie se si parla di future nozze, sia la prassi. E lei lo supera decisamente troppo in fretta, rimarcando ancora di più il fattore “oca giuliva” della situazione, con la sfera emotiva di un criceto.

Dal momento in cui Cat esce dall’atelier per andare ad aiutare gli agenti Thomas e Morrel ad interrogare la moglie di un broker apparentemente sbroccato, il primo episodio inizia a correre veloce e senza soste.
La cena che Vincent aveva organizzato con tanta cura per chiederle la mano va a monte, Catherine si fa pestare da questa nuova bestia superveloce, gli agenti dell’Homeland Security finiscono malissimo e la coppia felice discute fuori dal pronto soccorso.
BB301B_0174rE qui capisco Vincent in pieno.
Dei due, quello che ha bisogno di ritornare ad una vita normale dopo le sfighe susseguitesi per due stagioni intere è lui.
Ora non è più ricercato, ne è più accusato di soffrire di Stress Post Traumatico e di ammazzare gente a caso. Sta riprendendo a fare quello che gli riesce meglio e che ha voluto fare per tutta la vita [il medico], sta rimettendo la propria esistenza in carreggiata dopo due anni di caccia all’uomo.
Non che Catherine se la sia passata tanto meglio… ma un pochino sì. Al di là dell’incontro con Vincent e della morte del padre, lei ha continuato bene o male a vivere alla luce del sole, nel proprio appartamento, facendo comunque il proprio lavoro. Non ha passato dieci anni in clandestinità.
E ha paura di doverne passare altri. Ha paura di perdere tutto quello che ha tanto faticosamente riconquistato. Ha paura di perdere lei.
Cosa che si riflette bene o male in tutto il secondo episodio.
Vincent non ha utilizzato la sua parte bestiale per due interi mesi, terrorizzato all’idea che questo lato primordiale del suo cervello prenda il sopravvento su tutto il resto. Per due volte consecutive, vediamo Catherine che riesce [come è sempre riuscita] a calmarlo e a far recedere la Bestia.
Possiamo ipotizzare, viste le premesse, che in futuro probabilmente capiterà qualcosa per cui la Bestia prenderà il sopravvento, con Catherine incapace di calmarla o impossibilitata a intervenire.
Quello che l’FBI ha fatto a Vincent tra la prima e la seconda stagione ha chiaramente avuto delle conseguenze pericolose, insomma. Quello che non si capisce bene è se la parte primordiale di Vincent rischi di prendere il sopravvento lasciandolo Bestia per tutta la vita o se lui sia preoccupato del potersi pentire di qualcosa fatto durante la trasformazione bestiale. QUESTO non è ancora chiaro. Spero lo spiegheranno in un qualche modo in un prossimo futuro.

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Alla fine del primo episodio, vediamo comunque il secondo scatto di coerenza di Catherine, che inizialmente rifiutava qualsiasi idea di matrimonio giustificandosi con l’appena ritrovata normalità e adesso, in una scena che ammetto mi abbia fatto scendere una lacrimuccia, si butta in braccio a Vincent accettando di sposarlo.
Ecco. QUESTA è stata una scena, passatemi il termine, “GIUSTA”.
Io non ce lo vedevo proprio Vincent a chiederle la mano in un ristorante fighetto, con la fragola dentro lo champagne e tutto il cucuzzaro. Lui e Catherine non sono così. La loro storia non è così.
La loro è un’avventura fatta di scale antincendio, di incontri sui tetti con le lampadine al posto dei fili da stendere il bucato. La loro è una storia “urbana” e romantica all’inverosimile, fatta di sobborghi di New York di notte, dove le stelle sono le luci di Manhattan e i comignoli fumanti il loro caminetto.
Vincent ci si è impegnato, per carità. Voleva qualcosa di diverso, ma è giusto rimanere coerenti con il proprio percorso.
L’atmosfera, la cover di Ed Sheeran… tutto PERFETTO. Tutto esattamente come me lo ero sempre immaginato.

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La fine del secondo invece è un altro passo, importante, nella loro relazione.
Per tutto l’episodio, Vincent e Cat si sono barcamenati in chiacchierate, in momenti più o meno opportuni, su quanto fosse difficile adattare i propri spazi per la convivenza.
BATB è sempre stato così: una serie che cerca l’equilibrio tra l’azione ed il sentimento, una maniera alternativa per mostrare come una coppia affronta anche i più banali problemi in una relazione attraverso situazioni non proprio normali, ma nelle quali comunque ci si può riconoscere.
E’ un aspetto che io ho sempre apprezzato, come apprezzo le metafore sulla vita di tutti i giorni che vengono utilizzate in Once Upon a Time.
Fino a questo momento, Cat e Vincent non hanno mai avuto la possibilità di avere una relazione “normale”. Quella normalità che cercano costantemente, per loro è chiaro non potrà mai avverarsi, a meno che Vincent non venga curato (e ci hanno provato, e hanno fallito, metafora bellissima di quanto sia importante sì smussare gli angoli per la persona che si ama, ma di quanto sia sconsigliabile cambiare radicalmente fino ad annullare se stessi.)
La sincerità che Catherine pretende nel loro dialogo finale non è una cosa poi così scontata. Non pensatelo.Beauty-And-The-Beast-3x02
Per mia esperienza personale, la maggior parte delle coppie non applica questo principio, che dovrebbe essere buona norma avere sempre in mente: con l’onestà, si ottiene molto più che con una menzogna o con un’omissione, specialmente quando parliamo di partner. Saper parlare con la propria metà è essenziale, almeno per come la penso io, per la riuscita di una relazione.
E, per molte cose, Vincent e Catherine non hanno mai avuto occasione di essere totalmente sinceri.

Non utilizzerò parole della settimana nelle recensioni di BATB, ma vorrei proporvi un giochino simpatico: in quale delle situazioni vissute in questi episodi da Vincent e Catherine vi riconoscete i più?^^
Avanti! Commentate!

Alla prossima settimana e alla prossima puntata, con il promo della quale vi lascio ad attendere la prossima avventura!

See you all, Beasties!

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Annalisa Mantovani nasce a Ferrara, in un freddissimo e nevossissimo Febbraio del 1980. Forse è per questo che odia l’estate, il sole e il caldo e preferisce climi rigidi e temperature polari, grazie alle quali può godersi le fusa dei suoi gatti, una bella coperta calda, il divano e i suoi amatissimi libri. Sin da piccola legge tutto il leggibile, dal romanzo d’avventura al fantasy, dalla storia d’amore alle etichette dello shampoo, ma le sue letture preferite rimarranno sempre i romanzi di Emilio Salgari sul pirata Sandokan, Il Silmarillion di quello che definisce il suo “papà” letterario J.R.R.Tolkien, la saga di Harry Potter e qualsiasi cosa sia stata scritta sui vampiri, anche la spazzatura. Da qui, e dalle sessioni di Dungeons&Dragons a cui gioca col marito ormai da più di 15 anni, la passione per la scrittura di romanzi fantasy e urban fantasy che, se dio vuole, un giorno riuscirà anche a pubblicare. Telefilm Addicted da quando guardava Hazard e l’A-Team con il nonno dopo i compiti, predilige serie dove la componente sovrannaturale giochi un ruolo importante, anche se non disdegna Downton Abby, Criminal Minds e Broadchurch. Whovian per la vita, le sue serie del cuore saranno sempre Doctor Who, Buffy e, da poco aggiuntasi, Once Upon a Time, che ha il potere di farla tornare bambina.

2 COMMENTS

  1. Rieccoci qua!! 🙂
    hai parlato per me riguardo la serie; ci sono affezionata questo non lo nego, e poi una trashata ogni tanto fa bene guardarla, no? ^-^

    io Heather non l’ho proprio sopportata la scorsa stagione, nel periodo in cui scopre il segreto di Vincent se non erro-è che seguo talmente tante serie che mi rincoglionisco XD, poi c’era quell’altra Tori
    mamma quella proprio la odiavo!!!

    Gabe avrebbe dovuto lasciarlo morire nel finale della s1 per me

    lì gli scienziati pazzi poi so come gli alieni; non si sa il perché ma vanno sempre in America! 😀

    Ciao alla prossima :*

  2. Teso!! Allora innanzitutto Grazie per aver dato voce a questa serie in modo rispettoso e personale, sei fantastica!! Dalle tue parole inizio a credere che tu possa amare Tess tanto quanto me!! Amo il suo personaggio, amo la lealtà che dimostra a Cat, amo la sua forza e allo stesso tempo la sua fragilità, è proprio per questo che sta così bene con JT! Il fratello di Tess in compenso è un idiota! Nella storia tra Cat & Vincent io da brava bambina non mi schiero mai, li amo troppo entrambi quindi capisco sempre entrambe le posizioni! Heather invece a me piace proprio nella sua “ingenuità” (non riesco ad essere cattiva con i personaggi che mi piacciono! YOU KNOW ME!), è leggera, frizzante e mi fa troppo ridere!! E poi ho amato i momenti con Vincent, sembrano davvero una famiglia!! Per quanto riguarda i “potenziati” di questa stagioni mi sembrano un po’ “deboli”, è come se lascino le storie a metà, voglio più profondità, le bestie della passata stagione l’avevano! Ad ogni modo il caro BATB mi era mancato e mi era mancata la mia Kristin (I LOVE HER!)

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