“- He’s never gonna stop coming.
– Not until we’re both dead.”
Comincio dalla parte facile: questa 2×05 mi è piaciuta, pur essendo lontana anni luce dal solito Banshee a cui siamo stati abituati, è riuscita a ricondurci in quel mondo fatto di violenza, rabbia e a invischiarci in nuove vicende portandoci qualche dettaglio in più sul passato.
L’intero episodio è stato realizzato alternando fasi di lucidità a sogni ad occhi aperti (nel caso di Hood anche a occhi chiusi), è stato un viaggio inaspettato tra emozioni contrastanti e desideri repressi. Una fotografia spettacolare fatta di colori soffici e morbidi ci ha accompagnato nella ricostruzione di quel passato che non ci è mai stato raccontato.
Ana è finalmente libera, è già passato un mese e immancabilmente si era creata delle aspettative, sperava nella sua famiglia, sperava in un punto di svolta che invece non è arrivato. Lucas però è lì per lei, è lì per riempire quel vuoto che ormai la sta uccidendo. Ci è stato mostrato come questa coppia resista a tutto e sia nata per stare assieme, il modo in cui la casa ha risvegliato certi ricordi è stato fenomenale e vedere i loro sogni ormai infranti è straziante.
Tale John Romano ha fatto un lavoro eccelso, ha delineato ogni scena, ogni parola mancata con una colonna sonora da capogiro, per certi versi mi ha riportato alla mente un lavoro di Whedon, Hush (4×10 di Buffy), dove la colonna sonora era l’unico suono che sentivamo perchè i protagonisti erano impossibilitati a parlare, e così in un certo senso è successo anche qui, potevamo benissimo togliere le voci ad Ana e Hood perchè la musica che accompagnava i ricordi o la realtà sapeva guidarci alle parole giuste.
Come potete ben capire questo episodio mi è piaciuto da matti, ma nel contempo l’ho odiato. Vi ho anticipato che ero in balia di emozioni contrastanti. Ci siamo trovati davanti ad un episodio totalmente distante dallo show, un episodio in cui l’introspezione, le parole non dette e i desideri hanno prevalso su ogni cosa. Lucas e Ana che dormono distanti quando era ben chiaro che un abbraccio li avrebbe fatti sentire meno soli (sottolineo UN ABBRACCIO perchè una scena di sesso avrebbe compromesso l’intero episodio!), oppure la decisione di lanciare al vento e sprecare una storyline potenzialmente grandiosa (la morte prematura del personaggio di Racine non appena questo stava diventando uno degli spunti più interessanti). E’ vero c’è stata azione, abbiamo avuto la nostra dose di suspance e violenza, ma questo non era ciò che mi aspettavo, ma devo ammettere che sono fiducioso, secondo me altro non è che la calma prima di una tempesta, di una tempesta di proporzioni mastodontiche.
L’episodio potremmo tranquillamente descriverlo con la parola filler in quanto non ha portato quasi nulla ai fini della trama (è vero che Racine è morto, ma tanto ormai nessuno si ricordava di lui, infatti nemmeno i protagonisti si son preoccupati di nasconderne il corpo), abbiamo avuto analessi e flashback però questi se ci pensate bene, per quanto grandiosi, non ci hanno dato nulla di particolarmente rilevante.
Spero capiate il mio stato d’animo, la mia impossibilità a propendere per un aspetto o per un altro. Questo episodio va visto, va visto perchè è stata poesia pura, ci ha portato davanti ad un amore perfetto, distruttivo ma perfetto, ma come ogni poesia che si rispetti ci ha lascia con l’amaro in bocca e con una miriade di feelings.
Su una cosa sono certo al 100% però, è l’amore incondizionato che Ana prova per la figlia, lo stesso amore che, nonostante tutto, ha fatto rimanere Hood ben saldo a Banshee.
Unicorni come nelle favole, favole che ci hanno cullato e incantato in questi 40 minuti.
Una regia, una fotografia, una colonna sonora spettacolari…anche a me ha lasciato con sensazioni contrastanti…perchè nonostante la perfezione “tecnica” dell’episodio secondo me mancava tutto il resto..gli altri personaggi di Banshee ormai hanno il loro posto ben impresso in questa storia e lasciarli fuori del tutto per un intero episodio mi ha dato l’idea che mancasse una parte fondamentale…per di più io tra Hood e Ana non vedo la grande storia d’amore…o meglio la vedo ma a senso unico, da parte di Hood che per lei ha dato anche troppo (lei è un bellissimo personaggio, ma come dimenticarsi tutto quello che gli ha fatto, a partire da averlo privato di una figlia…per questo le loro scene a me risultano troppo..) Erano finiti da quando lei ha scelto la famiglia la prima volta che l’ha rivisto…e il messaggio di questo episodio non l’ho capito,se per loro questo fosse un nuovo inizio oppure una chiusura, una svolta.
In un certo senso io l’ho interpretata come una chiusura, un nuovo inizio. Il fatto che si siano lasciati in questo modo, che Ana abbia anteposto a Hood (come è giusto che sia) i suoi figli è un messaggio chiaro e forte di quanto sia cambiata. La loro storia era forte, ma ora è solo un ancora che permette loro di vivere nel passato sperando che tutto torni ad essere semplice come prima, questo ovviamente non succederà mai! Per quanto riguarda la mancanza degli altri personaggi sono pienamente dalla tua parte. Come ho già scritto sopra spero che questo episodio fosse stato ideato come stacco per poi ripartire con il botto (la calma prima della tempesta). Speriamo bene!
Già speriamo 🙂 complimenti per le recensioni comunque!!!
Grazie mille!!!
Io l’ho adorato senza condizioni <3 proprio la diversità rispetto al resto delle serie mi ha lasciato a bocca aperta. Inizialmente devo ammettere che ero perplessa perchè non capivo dove volessero andare a parare, mi aspettavo sempre che spuntasse qualcosa poi mi sono abituata e ho capito. Una serie che riesce a fare un episodio simile, con poco parlato rispetto al solito, focalizzandosi in modo impeccabile su sfumature, colori, immagini e sensazioni senza risultare banale o pesante è uno show coi controca**i, per Banshee un episodio simile è la conferma dell'altissima qualità dello show e del fatto che non sono solo sangue e sesso le componenti che lo portano egregiamente avanti.
Unico appunto: mi è mancato Job xD
Bellissimo episodio! Non ho apprezzato solamente la morte di Racine: è un personaggio che poteva dare ancora tanto allo show.