Ben trovati amici, eccomi di nuovo sprizzante di gioia nel recensire questo ennesimo flop stagionale.
La donna più rifatta al mondo non ha in corpo tanto filling quanto questa stagione di Arrow. Dopo un finale del genere e dopo quasi un mese di attesa spasmodica, tutto quello che ci aspetta è un episodio privo del maggiore fattore di interesse… Dov’è Chase? Io ero già pronta ad assistere alla sua resurrezione dalle ceneri in grande stile ed invece non si è visto per niente.
Ma la cosa peggiore sono i temi trattati, cioè sempre gli stessi. Vorrei dire agli autori che le regole fondamentali della matematica sono applicabili anche alla vita reale e che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia! Anche se cambiate vittima, le crisi esistenziali sono le stesse. E i personaggi scelti per indossare l’abito da predicatori non hanno la giusta credibilità per portarlo con l’eleganza necessaria.
Insomma tutto è incentrato sulle dinamiche di coppia. Da un lato i moralizzatori Oliver e Diggle, dall’altro le “moralizzate” Felicity e Lyla. L’unica differenza è la maggiore coerenza e credibilità delle donne, le quali a differenza dei compagni hanno fatto una scelta e la portano a termine nel bene o nel male. E se consideriamo il fatto che loro due sono sempre state accanto ai loro uomini, dure e ostinate nel supportarli no matter what, fanno sicuramente una figura migliore dei due uomini che spesso hanno messo da parte ogni scrupolo di coscienza per raggiungere i loro obiettivi, ma ora vengono a impartire lezioni di vita. E non concordo assolutamente con quelli che li giustificano usando quella frase di Oliver in cui ammette che se due donne come Lyla e Fely arrivano ad oltrepassare il limite, forse questo limite non c’è dopo tutto. Perché non si tratta di limiti, ma di coerenza e perché nel “loro mondo” non esiste il bianco e nero, ma 50 sfumature di grigio…
È assolutamente inconcepibile che i due eroi continuino ad avere queste diatribe interiori, ma ancora più inconcepibile è un Diggle che giustifica e sostiene Oliver, mentre giudica e condanna la moglie e la nostra bionda. Io sento puzza di incoerenza e anche di maschilismo. È davvero una cosa che non posso tollerare, tanto più che, come ho già detto, le donne sono convinte delle loro azioni. E basta con questa storia della dannazione eterna dell’anima, che non ci crede nessuno e ci avete stancati.
In un episodio lento e melenso, incentrato più sull’azione interiore che su quella vera, le uniche a brillare sono le figure femminili: ferme, decise e bad – ass in un contrasto stridente con gli uomini che sembrano delle ragazzine attaccate alle gonne delle loro madri buone solo a piagnucolare. Non mi è piaciuta, però, la conclusione del capitolo Helix, mi è parsa una forzatura e soprattutto un voler togliere dall’impaccio Felicity che, dopo le minacce di Oliver (di non perdonarla mai), avrebbe potuto avere dei tentennamenti ed allora sono gli hacker a dirle addio e non viceversa. Molto interessante la figura di questo misterioso Cayden James. Molti parlano già di un futuro antagonista, ma io lo vedrei meglio come una risorsa per il team.
Restando in tema di rapporti di coppia, l’evoluzione della bromance tra Lance e Rene si veste di zucchero e miele. A me non piace la piega che ha preso per due motivi: uno, ho trovato Lance troppo invadente, un tratto non appartenente al suo carattere e quindi forzato; due, la volubilità di Rene che passa dal considerarsi un pessimo padre a genitore dell’anno pronto ad assumersi le sue responsabilità in due minuti. Anzi, vi dirò di più, accollarsi la figlia ora lo rende solo un bersaglio più facile da attaccare.
Il colpo di classe arriva da Chase che si è andato a sistemare proprio dentro casa dei nostri eroi e si diverte a giocare al gatto e topo dall’interno, dando vita ad uno “scoppiettante” cliffhanger finale. Mentre il resto del team non è pervenuto.
Io non saprei cosa altro dire, mi rendo conto del fatto che i miei commenti stiano diventando sempre più brevi e succinti, ma la verità è che io, a differenza degli autori, non me la sento di affliggervi con le stesse tiritere ogni due settimane e non c’è pausa che tenga davanti alla monotonia e alla ripetitività delle porcherie che mandano in onda. Vi prego di scusarmi e spero vivamente di poter vedere un episodio entusiasmante carico di spunti e che mi faccia tornare la voglia di analizzare tutto nei minimi dettagli.
Mestamente vi saluto e come sempre vi ricordo di visitare le seguenti pagine per essere sempre aggiornati sulla nostra serie preferita:
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– Fra –