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American Horror Story | Recensione 4×06 – Bullseye

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American Horror Story | Recensione 4×06 – Bullseye

Ve lo dico io chi dovrebbe essere il prossimo personaggio di American Horror Story: gli esami universitari. Scusate, scusate il ritardo, ma la sessione autunnale é finita e almeno fino a gennaio posso ritenermi una donna libera. Più o meno. But who cares. Parliamo di cose interessanti, tipo questa 4×06, «Bullseye».

L’episodio si apre con la nostra amata Fraulein Elsa che si prepara a lasciare l’accampamento per il dorato (e finto) mondo della televisione, dopo aver scaricato le sue più grandi rivali, le gemelle, a casa Mott. I suoi freaks sono in agitazione per la sua partenza, ma Elsa li rassicura che sarà solo per poco. Ma prima c’é la settimana del compleanno di Elsa. E intanto noi veniamo a scoprire che c’é qualcuno nel letto della nostra Ms. Mars, ossia— Paul. Ammetto che non l’avevo vista arrivare, e nemmeno gli altri freaks, visto che non sospettano assolutamente nulla, e credono che Paul, «Puts mints on Elsa’s pillow». Ecco, questa metafora non l’avevo mai sentita, devo essere sincera.

Ma nonostante le ardite perifrasi, Elsa mette subito le cose in chiaro con Paul: loro non sono niente di serio, e le sue speranze sono riposte tutte in un «pretendente normale» quando sarà diventata famosa in TV. Paul potrebbe essere il suo autista, cosa che non gli garba particolarmente, e infatti ha ben altri piani. Vi ricordate di Penny, dalla 4×01, che pensavamo fosse semplicemente una comparsa non troppo importante ai fini della storia? Ebbene, we were so wrong. Eccola di nuovo, terribilmente innamorata di Paul. Lei vuole infilarsi sotto le lenzuola prima di subito. Lui no, vuole conoscerla e farsi conoscere (e poi infilarsi sotto le lenzuola, immagino). Ma c’é un problema.

Un grosso problema: il padre di Penny, che la controlla come ogni buon uomo anni Cinquanta dovrebbe fare con la figlia (inserire sarcasmo qui prego). Senza contare quei brividi che mi sono saliti lungo la schiena quando ha detto, «I just want to make sure my little girl is safe». Te lo dico io dove starebbe decisamente al sicuro: lontano mille miglia da te. Di nuovo, ci viene presentato il tema principale di questa stagione di AHS: l’individuo più pericoloso sullo schermo é quello che sembra il più normale, un classico papà americano-bianco-etero-borghese. A dimostrare che le apparenze ingannano fin troppo spesso.

Intanto Paul se ne va in città a comprare un regalo per la sua bella. Ora, lo sappiamo che karma’s a bitch, ma qui deve averci proprio dato dentro, visto che lo fa incontrare nientemeno che col nostro clown psicotico. Dandy e Paul si incontrano, fanno due parole, si scambiano due sentite opinioni e le cose si scaldano, visto che Paul sospetta sia coinvolto anche lui in qualche modo nella sparizione delle gemelle. Dandy ovviamente la prende con grande signorilità e maturità, uscendosene strepitante dal negozio – posso aggiungere anche nel modo meno sospetto possibile? Amico, se vuoi davvero entrare nel business degli omicidi seriali devi imparare a tenere una faccia da poker, non l’hai mai visto Criminal Minds?

Di nuovo all’accampamento, Elsa é furiosa perché Paul ha un’altra, in una logica che io non capisco e non riuscirò mai a capire, questa gelosia per qualcuno che tu neanche consideravi. Elsa, deciditi, per favore, o i miei punti simpatia per te cominciano a crollare in picchiata. Paul la accusa di quello che ormai un po’ tutti abbiamo capito: lei usa i freaks, li usa per fare i suoi comodi e soddisfare i suoi desideri. Elsa vede rosso, e comincia a urlare a tutti i freaks lì riuniti di come sia stata lei ad averli salvati tutti, dalle strade, dalla disperazione più buia in cui un essere umano potrebbe cadere. Jimmy cerca di rimediare, chiedendo cosa possono fare per provarle la loro fiducia. Elsa chiede una cosina da niente: legarsi alla Spinning Wheel Of Death. Diciamo che io ci avrei pensato due volte, ma non Paul, che si alza in piedi subito. Peccato che la mira di Elsa non sia quella di Legolas, e il povero Paul ci rimedia un coltello nello stomaco.

 

Nel mentre Penny sta urlando contro suo papà un copione che decisamente già conosciamo, «Sono innamorata, papà, tu non mi capisci, me ne vado a vivere una vita avventurosa, una vita con significato, una vita vera!». Apprezzo particolarmente come in questa serie il Freak Show sia il simbolo di tutto quello che era, ed é ancora adesso, controcultura: rock & roll, tendenze hippie, diritti civili, femminismo, diritti LGBT, amore libero, e in generale tutto quello che sembra «diverso» nell’America dell’immediato dopoguerra. Considerato quanto io ami questi particolari anni, Cinquanta e Sessanta, non posso che essere entusiasta di questo continuo parallelismo. Un po’ meno contenta é Penny, che arriva all’accampamento e trova il suo Paul malconcio e ferito. I due si abbracciano, mentre Elsa li guarda da lontano, tramando piani malvagi che manco Scar e Regina Mills messi assieme.

Intanto, nell’allegra casa del serial killer e della sua madre psicotica, ci sono stati dei cambiamenti. Dandy é innamorato! Perché solo quello gli mancava, prendersi una twisted & scary sbandata per— le Tattler. E la cosa più terribile é che una lo ricambia anche. Bette non si stanca mai di scrivere parole su parole per il suo amato Dandy, che vizia le gemelle con ogni tipo di ricercatezza: caviale, tanto per dirne una. Dot rimane completamente unimpressed, e Dandy non le fa né caldo né freddo, almeno finché non menziona un’operazione per separare due gemelle siamesi. A Dot poco importa che dopo l’intervento solo una delle gemelle sia sopravvissuta: lei vede già la sua vita futura, e la sua vita futura é tutta piena di Jimmy Darling.


La nostra fredda e calcolatrice Dot (baby del mio cuore), decide di usare Dandy per i suoi soldi, per ottenere quell’operazione, almeno finché il piccolo viziatello non scopre quello che lei scrive nel suo diario. Cose molto differenti da Bette, questo é sicuro, visto che Dot definisce Dandy un «Man boy» e altre descrizioni poco lusinghiere. Non che abbia torto. Dandy é sconvolto, e a poco servono i tentativi di Gloria di consolarlo: Dandy capisce di non essere mai stato fatto per l’amore, e che di nuovo, é l’omicidio la sua vera strada. Wow. Che rivelazione. Un’epiphany così non le aveva nemmeno James Joyce. Ma proprio nel bel mezzo di questo momento arriva Jimmy, a riportare a casa le Tattler. Due uomini, due donne, tre corpi – and that’s American Horror Story for you, people!

  

Annotazione random: apprezzo tantissimo il forte spirito decisionale di Maggie Esmeralda. Uccidiamo la donna più piccola del mondo. No. Scappiamo con Jimmy. No. Insomma, ragazza mia, deciditi!

Che dire, le puntate sono una meglio dell’altra, e mentre galoppiamo verso il winter finale io sono sempre più curiosa di vedere quale sarà il grande cliffhanger. Intanto, vi lascio con la nostra pagina amica, Citazioni improbabili di American Horror Story, e col promo della 4×07, “Test Of Strenght“. Alla prossima!

https://www.youtube.com/watch?v=EMSAnN4L3rI

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