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American Horror Story | Intervista a Jessica Lange

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American Horror Story | Intervista a Jessica Lange

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Nonostante i cambiamenti della trama e dei colpi di scena, una delle costanti della quarta stagione di American Horror Story sarà Jessica Lange, che ha vinto già due Emmy per i suoi ruoli in Ahs. La Lange tornerà nella quarta stagione per interpretare Elsa Mars, una cabarettista di origini tedesche, che si occupa del gruppo dei perfomer.

La Lange, che ha affermato che questa sarà la sua ultima apparizione nella serie, ha incontrato Ew.Com per raccontare la visione di Murphy e tutto quello che ci aspetta nel Freak Show.

Q: Quindi, Ryan ha detto che sei stata tu a dargli quest’idea.

J: Lo pensavo da molto tempo. Amo la fotografia e sono sempre stata interessata a queste specie di carnevali. E poi mi affascina l’idea di queste persone che vivono in una specie di comunità come gitani, spostandosi di luogo in luogo e in questo caso intensificando la loro diversità. Quindi gliel’ho suggerito l’anno scorso, e quello che avevo in mente era uno show delle stranezze in movimento tipo Dustbowl, Ryan invece ha deciso di portarlo in scena da un altro momento, e credo sia l’idea più intelligente.

Q: Con la scelta di quegli anni e il ritorno di Pepper, potremmo quasi definirlo un prequel di Asylum.

J: Con il personaggio sì.  Per quanto riguarda l’oltraggio dell’esposizione di quelle creature fuori dal comune, penso che il fatto importante riguardi la vita in comunità. Erano una famiglia, e alcuni di loro hanno guadagnato anche parecchi soldi. Erano molto popolari in epoca vittoriana. Oltre a questo però penso che quello che sia da considerare più importante e difficilmente la gente ci pensa, sia il fatto che vivevano tutti insieme come una comunità. Penso che si rivelerà la natura di Pepper quando questi spettacoli saranno ormai chiusi. In molti casi furono chiusi senza il consenso dei performer, e la maggior parte di loro venivano mandati nei manicomi: soli ed isolati.

Q: Tu interpreti il personaggio di Elsa Mars, e sei una sorta di proprietaria degli show che sono ormai allo stremo.

J: E’ come se ci trovassimo alla fine di uno spettacolo prima dell’inizio di un altro.

Q: Appena arrivi in città, scopri le gemelle unite Bette e Dott (interpretate da Sarah Paulson): le farai diventare le star del tuo show?

J: Le persone venivano spesso ritrovate nei manicomi e nelle prigioni. E’ questo il modo in cui Sarah verrà introdotta nella storia. Il mio personaggio ha sentito parlare di lei, che si trova in un ospedale, quindi si recherà là.images

Q: Ci sarà una relazione di tipo materno tra Elsa e le gemelle?

J: Materno sarebbe un po’ troppo. Il mio personaggio è una manipolatrice. Capisce di cosa hanno bisogno e vi provvede. Ma quello che voglio che sia chiaro sul mio personaggio è che Elsa ama davvero questi soggetti. Lei tiene davvero a loro, nel suo modo egoistico e narcisista. Ma significano molto per lei. Non è solo sfruttamento: lei è una dura, ed è crudele a volte, ma li ama davvero.

Q: Sarà una cattiva come Fiona o Constance?

J: Non la vedo come un personaggio malvagio. E’ ingannevole, diciamo così. E’ sempre divertente interpretare dei personaggi così. Ma la sua vita da cabarettista di successo viene completamente sconvolta dalla guerra che ha diviso le due Germanie, facendola finire in uno spettacolo per scherzi della natura, in una cittadina alla fine degli anni ’50. E’ stata una strada dura per lei. Quindi la vedo come un personaggio ingannevole, e narcisista e dura. Ma il suo essere così deriva dai suoi trascorsi.

Q: So che canterai ancora.

J:  Oh mio dio! Cantare sì. Nei primi tre episodi ho dei numeri. Una pazzia!!

Q: Come è stato?

J: Alla fine è andato tutto alla grande. Ryan si è divertito più del solito a giocare con i tempi e il genere… quindi posso affermare che ne sono usciti dei numeri abbastanza unici.

Q: Farai spettacoli nel circo?

J: Sì.

Q: ‘The Name Game’ è stato uno dei momenti di maggiore successo di Asylum. Non vedo l’ora di vederne altri.

J:  Ne vedrai. Non so se sarà un bene o un male!!

Q: E Kathy Bates praticamente interpreta la tua spalla Ethel Darling.

J: Un altro personaggio che praticamente salvo. Abbiamo una lunga storia alle spalle. Abbiamo ottimi personaggi quest’anno (gli attori lo sono sempre).imagesCAEER0NF

Q: Ho sentito che anche i set lo sono. Ryan ha detto che ti sei emozionata entrando.

J:  Vero. Quando sono entrata e ho visto tutte le tende montate e i rimorchi e tutte le attrezzature, ho detto al nostro direttore artistico che tutto era come una poesia. E che noi vi eravamo all’interno. Non ho mai visto un set del genere.

Q: Hai già dovuto affrontare momenti spaventosi, tra cui interagire con Twisty il Clown (John Carroll Lynch)?

J: No. Ryan mi tiene sempre fuori da questo tipo di situazioni perché sa che non sono le mie preferite. Sarà qualcosa di molto diverso rispetto allo scorso anno. Certo non so ancora come si svolgeranno le scene future ma non prevedo nessuna scena da accoltellamento.

Q: Ryan ti ha già detto come finiranno le avventure di Elsa?

J: Sì, lo ha fatto. Giusto l’altro giorno.

Q: Cosa ne pensi del suo piano?

J: L’ho trovato geniale.

Q: Avevi detto che questa sarebbe stata la tua ultima partecipazione ad AHS. Hai cambiato idea dopo questo?

J: Non l’ho ancora considerato. Sto pensando solo a quest’anno, e senza dubbio questo è stato il mio preferito. Era un’idea che accarezzavo da tempo. Anche solo per la ricchezza del tema, a quei tempi e per quei personaggi. Penso che sarà qualcosa di unico. E penso che, vedendo quello che abbiamo già fatto, non siamo mai arrivati ad un livello simile e che supererà tutto quello che abbiamo fatto prima.

 

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Mariangela Pagliani nasce a Modena, nel 1973. Le sue più grandi passioni fin da bambina sono legate al mondo del fantastico e della fantascienza (tra i suoi primi film al cinema con il papà ci sono Guerre Stellari e Lo Squalo). Dopo la fase cartoni animati, da adolescente diventa un'avida lettrice: fantasy (su tutti Il Signore degli Anelli), qualche spruzzata di horror, ma soprattutto classici (Jane Austen e le sorelle Bronte, in particolare, ma anche Shakespeare). E' anche un'appassionata di cinema, ma soprattutto di serie tv americane, con una predilezione particolare per quelle dedicate ai vampiri, figura che sin da bambina la affascina. L'amore recente per la scrittura nasce dalla collaborazione nella gestione del sito The Vampire Diaries Italia, ma soprattutto dalla voglia di esprimere le emozioni che immagini e libri le trasmettono. Un libro suo? Forse un giorno quando riuscirà a concentrarsi abbastanza a lungo sullo stesso argomento!

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