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Agents of SHIELD | Intervista agli showrunner sul season finale e la prossima stagione

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Agents of SHIELD | Intervista agli showrunner sul season finale e la prossima stagione

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[ATTENZIONE: Il seguente articolo contiene spoiler sul finale della terza stagione di Agents of SHIELD, “Absolution/Ascension.”]

Agents of SHIELD aveva promesso che un agente sarebbe morto nel finale della terza stagione. Ma alla fine, sia un agente che un ex agente hanno trovato la loro morte irruenta nello spazio.

L’ex agente, una volta conosciuto come Grant Ward (Brett Dalton), ucciso da Coulson (Clark Gregg) a metà stagione e resuscitato come l’antico Inumano conosciuto come Hive (sempre Dalton), è stato intrappolato nell’esplosione del Quinjet nello spazio che Daisy (Chloe Bennet) aveva visto nella sua visione nella premiere di metà stagione. Aveva cercato di usare una testata nucleare per disperdere il virus Inumano sulla terra, e Lincoln (Luke Mitchell) ha compiuto il sacrificio ultimo per far sì che ciò non accadesse. Nonostante Daisy avesse provato a reclamare la visione per sè stessa dopo tutto il dolore e la distruzione che ha causato sotto il controllo di Hive, Lincoln ha finito per rubare la collana con il crocifisso di Yo-Yo (Natalia Cordova-Buckley) dal collo di Daisy dopo essere stato sparato. Sapendo che non sarebbe sopravvissuto a causa della ferita, si è stivato nel Quinjet e ha praticamente fritto i comandi, assicurandosi che Hive e il virus venissero distrutti nello spazio. E’ stata una morte eroica, una morte che ha praticamente distrutto Daisy.

Il finale ha fatto poi un salto in avanti di 6 mesi, dove Coulson, non più direttore dello SHIELD, e l’ex partner di Daisy, Mack (Henry Simmons), tenevano d’occhio il luogo dove sarebbe potuta apparire Daisy. Lei ha disertato, usando i suoi poteri per distruggere palazzi e rimanere non rintracciabile. I giornali hanno rivelato che il mondo la conosce come “Quake” e sa dei suoi poteri, ma nessuno sa se sia un amico o un nemico. Altrove, il Dr. Radcliffe (John Hannah) ha iniziato degli esperimenti per portare in vita l’intelligenza artificiale “AIDA” in un corpo umanoide.

The Hollywood Reporter ha parlato con gli showrunner dello show Jed Whedon e Maurissa Tancharoen per scoprire cosa vogliano dire quei flash-forward per la serie nella prossima stagione, il motivo per entrambe le due morti finali e il posto di Peggy Carter (Hayley Atwell) nel Marvel Cinematic Universe dopo la sua morte in Captain America: Civil War.

Abbiamo già visto Brett Dalton ingannare la morte nello show, quindi c’è la possibilità di vederlo di nuovo nonostante Hive sia saltato in aria nello spazio?

Jed Whedon: Beh, sai…

Maurissa Tancharoen: Nell’universo Marvel anche una volta morta, una persona può sempre ritornare. Il centro del nostro show si basa su quello. Ma il personaggio di Grant Ward è stato con noi fin dalla prima stagione e lo abbiamo fatto evolvere molte volte, poi gli abbiamo schiacciato il petto e lo abbiamo fatto tornare, il che vi fa capire cosa proviamo per il personaggio e l’attore. Sentivamo che fosse, nel renderlo la piena incarnazione del male, o insinuando che fosse il cattivo più cattivo che potesse essere e procedere oltre quello, sentivamo che quella storia avesse trovato la sua conclusione.

Whedon: Già, e volevamo dargli una conclusione alquanto gloriosa e pirotecnica. Ecco da dove è nato il finale. Detto ciò, ovviamente stiamo parlando dell’universo Marvel. Tutto è fluido e siamo tali fan del personaggio e soprattutto di Brett, quindi ci sarà sicuramente qualcosa in futuro [per un suo ritorno].

Sapevate che il tempo di Brett nello show stava per finire, una volta averlo trasformato in Hive?

Whedon: Sì, sapevamo cosa significava quella trasformazione. In verità abbiamo ucciso Grant Ward a metà stagione. Quella è stata la fine del personaggio, ma esisteva ancora dentro Hive. E’ stato un modo per terminare la storia di Grant Ward ma tenere Brett. (Ride.) Quindi sì, sapevamo che quando avremmo fatto questo cambiamento, sarebbe stata la fine per lui. Nel corso degli anni abbiamo avuto diversi incontri con Brett. Ha affrontato tanti cambiamenti con questo personaggio. Nella prima stagione ci siamo seduti con lui e gli abbiamo detto, “Allora, succederà questa cosa. … Sai cos’è l’Hydra?” E poi di nuovo quest’anno, “Hey, alla fine della 3×10, la buona notizia è che sarai nell’episodio successivo, quella cattiva è che morirai in questo.” (Ride.) Ha affrontato queste tempeste così bene. Siamo riusciti a tenerlo nello show come antagonista per tre stagioni, il che è molto per un personaggio.

Ci sono state delle conversazioni per continuare la storia di Hive nella prossima stagione o sapevate che sarebbe stato un capitolo che si sarebbe concluso questa stagione?

Whedon: Sapevamo che sarebbe stato un capitolo chiuso. Abbiamo grandi piani per la prossima stagione e volevamo raccontare questa storia Inumana e legarla all’idea degli Inumani e del loro scopo, e con Simmons sull’altro pianeta abbiamo generato questa storia. E’ stata una storia chiusa per questa stagione.

E’ stato importante vedere Hive condividere gli ultimi momenti con Lincoln, perché è stato quasi come vedere i due amori di Daisy morire insieme. Era intenzionale?

Tancharoen: Sì, quel triangolo esiste e volevamo evidenziarlo alla fine dello show. Nonostante Brett Dalton essenzialmente interpretasse un altro personaggio, ha ancora il volto di Grant Ward e i ricordi dell’ex interesse amoroso di Daisy/Skye. E ora è di fianco al suo amore attuale.

Whedon: E la motivazione di Hive era semplicemente quella di avere una connessione, che è il suo legame con Ward il quale voleva proprio quello da Skye. E ora è seduto accanto alla persona che aveva questo legame con lei. Ci piaceva la poesia di questa scena.

Quando avete introdotto il flash-forward di un agente dello SHIELD che sarebbe morto nello spazio, sapevate che sarebbe stato Lincoln? O è venuto fuori in maniera organica mentre andavate verso il finale?

Whedon: Lo sapevamo quando abbiamo introdotto il flash-forward. A un certo punto dello scorso anno sapevamo che quello sarebbe stato il nostro piano. Nel cercare di capire l’arco di Ward/Hive, quello di Lincoln e quello di Daisy, siamo arrivati a quell’idea, così come la maggior parte delle idee arrivano in maniera organica mentre discutiamo dei possibili esiti. Tuttavia, non sapevamo come li avremmo portati sul Quinjet o tutti gli intrighi che ne sarebbero nati, quindi ci siamo messi all’angolo da soli.

Tancharoen: Ci piace farlo. (ride.) L’idea che fosse Lincoln era direttamente collegata all’idea di scopo che nello show è venuta fuori diverse volte, specialmente nella seconda metà di stagione. Molte volte era lo stesso Lincoln a parlarne. Lui è quello che ha sottolineato come gli Inumani abbiano uno scopo specifico da adempiere nel quadro complessivo.

Whedon: In questo caso lui ha trovato il suo scopo. Alla fine, una persona che era persa per la maggior parte del tempo che l’abbiamo visto, finalmente ha trovato il suo scopo. E non solo quello, uno dei motivi per cui abbiamo scelto lui era l’idea che avremmo potuto dargli una morte eroica. L’abbiamo fatto con l’agente Triplett, ma tutto in quello scenario è stato accidentale. E’ stato più tragico e non intenzionale. Mentre in questo caso, qualcuno ha fatto qualcosa di eroico pensando di non essere un eroe, ma lo fa peché sente che tutti gli altri siano più preziosi per la causa rispetto a lui. Adoriamo l’idea che lo faccia peché pensa di non essere un eroe, ma nel credere ciò, lo diventa.

L’addio di Lincoln e Daisy attraverso la radio mi ha ricordato quello di Captain America (Chris Evans) e Peggy Carter nel primo film di Captain America. Anche quello era intenzionale o un felice incidente nel modo in cui questa scena rispecchia l’altra?

Whedon: Un po’ di entrambe. Ne eravamo consci. Quando abbiamo parlato di scrivere la scena l’abbiamo citata più volte. Abbiamo anche parlato di The Abyss. C’è qualcosa di struggente nel dirsi addio e non potersi vedere. Inoltre avevamo questo problema del Quinjet, quindi serviva anche a risolverlo. Abbiamo avuto tante discussioni su se far avere la loro ultima conversazione faccia a faccia attraverso un vetro, ma c’è qualcosa nel momentum dell’atto eroico che lo fa andare avanti mentre lei è lì seduta inerme e indifesa che ha un certo fascino.

Ora parliamo del flash-forward di sei mesi. E’ ovvio che Daisy non sia diventata cattiva, visto che sta aiutando la moglie e la figlia di Charles Hinton ma, basandoci sui ritagli di giornale raccolti da Coulson, ha causato molta distruzione e danni con i suoi poteri. Cosa sta facendo?

Whedon: Alcune di queste cose verranno rivelate, ma possiamo dedurre, da quello che si è visto alla fine, che è tornata alle sue radici da lupo solitario. Dopo tutto quello che ha passato e tutto il caos e la distruzione che ha causato, sente che avvicinarsi alle persone è un errore e che è meglio stare da sola. Possiamo vedere che, sì, aiutando la moglie e la figlia di Hinton sta mantenendo una promessa, ma sta anche onorando ciò che ha detto Lincoln, e cioè che lei è destinata a molto di più. Anche se magari sente di non avere nulla da perdere, vuole anche onorare la fiducia che lui aveva in lei, e che lo stia facendo tramite mezzi buoni o che abbia disertato, è da vedere. Ma tutto ciò è conseguenza di ciò che è rimasto dopo tutto ciò che è accaduto.

Ora che Daisy non fa più parte dello SHIELD, ma sta in realtà scappando dal suo vecchio team, cosa ne sarà dei Secret Warriors? Sono stati sciolti?

Whedon: Ci sono ancora. Abbiamo introdotto dei personaggi grandiosi che abbiamo fatto tornare, quando erano dispoibili. (Ride.) Ma sì, penso che saranno ancora nel mix. Per quanto riguarda l’iniziativa che avrebbe dovuto capeggiare, è in sospeso per il momento, perché non si sa dove sia finita.

Abbiamo anche scoperto che Coulson non è più il Direttore dello SHIELD. Potete darci degli indizi su chi ricopre la posizione ora?

Whedon: Non ci sono indizi.

Tancharoen: Non possiamo darti alcun indizio. (Ride.)

Whedon: Sappiamo chi è la persona che di sicuro non lo è.

Beh, due, se contiamo Daisy e Coulson. E anche Mack, visto che è con Coulson sul campo, e parlano insieme del nuovo Direttore. Ci sono stati altri eventi in quei sei mesi che hanno spinto Coulson a lasciare la posizione o è semplicemente l’apice di tutto ciò che è successo al suo team nel finale?

Tancharoen: Risponderemo a tutto ciò all’inizio della prossima stagione. Ma si può capire molto da quel flash-forward, anche nel suo aspetto. E’ stanco, non indossa completi, lui e Mack sono rinchiusi in quella camera d’ hotel, è in appostamento da un po’. E ovviamente Daisy ha cambiato il suo aspetto e ha disertato.

Quanto è cambiato il mondo in quei sei mesi per quanto riguarda gli Inumani a livello pubblico? Basandoci sui ritagli di giornale, il mondo sa dei poteri di Daisy.

Tancharoen: Per ora sappiamo che il mondo è a conoscenza dei poteri di Daisy e la chiama Quake. Sono consci della sua presenza, ma per ora è tutto quello che possiamo dire.

Abbiamo visto che AIDA è praticamente “nata” in una figura umanoide nei momenti finali. Dovremmo preoccuparci di ritrovarci di nuovo davanti a una situazione alla Ultron, o sarà più una situazione alla Jarvis, oppure qualcosa di totalmente diverso?

Whedon: Radcliffe ha un cuore buono, ma è disposto a fare di tutto per la scienza. E’ eccitato all’idea di questa prospettiva. Ha detto che Fitz e Simmons hanno visto degli amici morire e forse si sarebbe potuto evitare. E’ chiaro che stia aprendo un vaso. Se poi sarà quello di Pandora, sarà da vedere.

Tancharoen: Una persona come Radcliffe potrebbe credere che questo sia semplicemente il prossimo passo verso l’evoluzione umana. Ci sono tante persone a cui piace modificare parti del proprio corpo, quindi cosa vuol dire? Qual è la radice di ciò? Ora approfondiremo quest’uomo, Radcliffe, che lavora a questa impresa.

Whedon: Lui pensa ci sia qualcosa oltre gli umani. In cosa si trasformerà tutto ciò, dovremo aspettare e vedere.

Fitz, Simmons e May (Ming-Na Wen) non erano presenti nel flash-forward. Cosa potete dirci di cosa hanno fatto in questi sei mesi?

Whedon: Purtroppo sono tutti morti.

Tancharoen: (Ride.) Non li avete visti, ma erano nascosti nel Quinjet nel finale.

Whedon: Già, si nascondevano sotto il pavimento. (Ride.) No, anche lì dovrete aspettare e vedere. Ci piace fare salti temporali perché in questo modo il pubblico deve aggiornarsi sui fatti. Quando torneremo con la quarta stagione si troveranno nella condizione di doverlo fare.

Con la cancellazione di Agent Carter e la morte di Peggy mostrata in Captain America: Civil War e con il necrologio nello show, c’è qualche possibilità di rivederla nello show tramite dei flashback? O avete chiuso il capitolo Agent Carter nell’MCU?

Whedon: Lei è la fondatrice dello SHIELD e una volta che sei un agente, sarai sempre un agente. Ovviamente la possibilità c’è. La cosa bella dei fumetti Marvel e dell’universo Marvel in generale è che nulla è fuori discussione. Coulson ne è la prova vivente. Quindi sì, è ovvio che c’è quella possiblità.

Se il tema dell’arco generale di questa stagione era quello di lanciare l’iniziativa dei Secret Warriors ed esplorare di più la mitologia degli Inumani, su cosa si concentrerà la prossima stagione?

Tancharoen: La scena [con Radcliffe] mette in evidenza ciò che esploreremo.

Whedon: Già, abbiamo parlato di quali siano le differenze tra le persone con poteri e quelle senza poteri e penso il nostro show sia iniziato con la concezione che non tutti gli eroi sono super, perché ci siamo concentrati su colui che non ha poteri. Ora, alcuni dei nostri hanno dei poteri e altri no. Il prossimo anno, con l’avanzamento delle tecnologie, potremmo porci la domanda, “Se potessi averlo, lo vorresti?” E anche un po’ di “attento a ciò che desideri”. Non possiamo essere più specifici di così.

La quarta stagione di Agents of SHIELD tornerà in autunno su ABC.

Fonte

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Chiara, classe 1990. Incapace di vivere senza telefilm, musica, libri e film, ha iniziato a sviluppare una passione per il teatro. Predilige la lingua originale, ma sogna da sempre di entrare nel mondo del doppiaggio - magari per riportare gli adattamenti sulla retta via. All'inizio di ogni stagione telefilmica si impone di non iniziare nuove serie e sistematicamente si ritrova ad allungare la già infinita lista. Non ha un genere preferito, l'importante è che coinvolga ed intrattenga. Si affeziona troppo ai personaggi di fantasia e parla di loro come se fossero persone reali. Adora tutto ciò che è british - potrebbe passare ore ed ore ad ascoltare uomini britannici dalla voce suadente mentre leggono l'elenco telefonico - si diverte a imparare i vari accenti e cerca con scarso successo di imitarli; nel suo cuore c'è un posto riservato anche per USA e Canada. Quando Photoshop chiama, non può far altro che rispondere e darsi ai lavori di grafica e, nei momenti di ispirazione, crea anche video. Ogni tanto scrive fanfiction, ma più che altro le piace leggerle. E sì, le ship e le OTP fanno parte della sua vita, ma le usa con moderazione. Le piace viaggiare e visitare posti nuovi, ma nella vita di tutti i giorni è una pantofolaia. Nonostante il suo costante desiderio di fuggire da una realtà a cui non sente di appartenere, ama profondamente la sua famiglia. Ringrazia sempre il giorno in cui fece amicizia con un gruppo di pazze sparse per l'Italia, che sono diventate la sua famiglia virtuale. Ha incontrato David Tennant due volte in due giorni ed è ancora viva. E' rimasta in silenzio ad ammirare la sua celebrity crush tenere un'intervista a pochi metri da lei. Quando si sente giù di morale, ascoltare i rumori del suo modellino di Tardis la fa sentire meglio. P.S.: E' più pazza di quello che sembra. Uomo avvisato...

2 COMMENTS

  1. lo sapevate che con l’addio di Grant Ward o meglio Brett Dalton in questa serie televisiva molte persone,compresa io,smetteranno di seguire Agents of SHIELD?
    Spero,come sicuramente molti altri,che facciate tornare il personaggio.

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