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Agents of S.H.I.E.L.D. | Recensione 2×07 – The Writing on the Wall

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Agents of S.H.I.E.L.D. | Recensione 2×07 – The Writing on the Wall

La scorsa settimana Agents of S.H.I.E.L.D. ci ha lasciati con il fiato sospeso dopo la fuga di Ward. Questa settimana torna a ritmo di jazz mentre Coulson incide freneticamente sul “muro della follia” con Skye che lo “supervisiona”.

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La fuga di Ward è nota solo allo S.H.I.E.L.D. che lo sta cercando ovunque, con Trip negli aeroporti e May in volo per tenere sotto controllo la situazione dall’alto. Ward, però, sa che lo stanno seguendo e, con tutta la furbizia di cui è capace, si cosparge di esplosivo, evitando ogni eventuale cattura brusca o a colpi di pistola.
Ward, quindi, si rivela più furbo e astuto di quanto sia mai stato, bloccando ogni tentativo di pedinarlo da parte di Morse, ma non riuscendo a prevedere un secondo tentativo da parte di Hunter che prende il suo stesso pullman diretto a Boston.
Arrivati in città, Ward si rintana in un vecchio bar (e sembra essere conosciuto) dove incontra l’HYDRA e chiede di poter incontrare Whitehall in cambio di un incontro ravvicinato con Coulson e la possibilità di ucciderlo (in questa stagione Coulson è amato da più fronti).
Intanto, May e il team si preparano a fare irruzione nel bar, dove non trovano Ward,  ma Bakshi dell’HYDRA pronto ad essere consegnato a Coulson (è una trappola o meno?).

Mentre la caccia si fa sempre più movimentata, Skye e Coulson vengono a sapere che qualcuno ha ucciso un’ex agente dello S.H.I.E.L.D. cospargendo il cadavere dei simboli alieni di cui non si riesce a capire il significato (lo strano serial killer è il misterioso uomo tatuato che abbiamo incontrato negli ultimi minuti della scorsa puntata).

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La donna in questione era un’artista e il suo soggetto preferito erano i famosi simboli alieni che, a quanto sembra, per lei raffiguravano un “posto magico”.

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La questione di infittisce sempre di più.
Simmons, dalle analisi sul corpo della vittima, riesce a scoprire che sia lei che il suo assassino hanno componenti di GH-325 nel sangue e che, quindi, sono stati, come Coulson e Garrett, pazienti di Tahiti.
Simmons, quindi, rivolge una domanda spontanea a Coulson e Skye:

“Uno di voi ha avuto l’impulso di scrivere o incidere?”

La domanda turba Coulson che cambia argomento, rivolgendo tutte le sue attenzioni all’assassino da trovare. Gli balena, quindi, un’idea brillante: per sapere dove si trova e chi sia Skye e Simmons devono torturarlo.

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La tortura consiste nel sottoporlo ad una macchina che rievoca i suoi ricordi cancellati. Tutto il passato di cui non ha memoria, però, non è per nulla roseo. I volti dei pazienti del progetto Tahiti prendono vita nei suoi ricordi con annessi crisi dissociative e simboli alieni. La decisione di cancellare la memoria ai pazienti nasce da questa esigenza: limitare le crisi dissociative cancellandone la causa. Il siero alieno, infatti, sovrappone ai ricordi dei pazienti quelli dell’ospite, causando un crash mentale. Nuovi nomi e nuove identità vengono donate ai vecchi agenti dello S.H.I.E.L.D. in modo che possano tornare a vivere delle vite normali (ma a quanto pare non così normali) senza ricordare più del passato e delle torture subite per tornare in vita.
Coulson, grazie alla tortura voluta, ricorda i nuovi nomi degli agenti e questo potrebbe permettere al team di cercare il misterioso serial killer. Il direttore, però, in seguito ad una crisi per un sovraccarico di ricordi, imprigiona Skye e si reca sul posto in cui il serial killer si ripresenterà per mietere un’altra vittima (oppure sarà lo stesso Coulson a farne una?). Inverosimilmente, il serial killer ferma Coulson prima che questi possa uccidere qualcuno di innocente. Il serial killer, però, non ha intenzioni migliori e incatena la vittima e Coulson con lo scopo di tagliarli e far provare loro dolore, per far ricordare il significato dei simboli alieni (la pratica autolesionista, a quanto pare, ha aiutato il nostro uomo misterioso a ricordare tutto il suo passato cancellato).
Le cose si stanno mettendo male, quando l’uomo incatenato si libera e libera Coulson. L’uomo in fuga, con molta fortuna, si imbatte in Mack e Skye che si recano sulla scena del crimine dove i due contaminati dal serio alieno sono impegnati in un serrato corpo a corpo che ha come scopo quello di capire che i simboli altro non sono che il progetto di una città.
Coulson, quindi, dopo aver messo la squadra in subbuglio, si ritrova a dover affrontare l’intero team per spiegare loro cosa sta realmente succedendo e cosa stanno davvero cercando.

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L’HYDRA e lo S.H.I.E.L.D. stanno cercando la stessa cosa, ma il team di Coulson ha un vantaggio: sa che si tratta di una città e ne conosce la struttura.
Lo S.H.I.E.L.D. sembra stia guadagnando dei punti bonus.

A fine puntata veniamo deliziati con una rasatura perfetta di Ward (anche se con la barba aveva un certo sex appeal) e assistiamo ad una breve ma sostanziosa telefonata tra lui e Skye.

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A quanto pare Ward ha fatto un regalo a Coulson consegnandogli Bakshi (non è una trappola, sembra) e promette non solo di mandare altri regali del suo “operato” ma di farsi vedere presto (o almeno da Skye).

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Il tutto rimane nel mistero, che si infittisce ancora di più nel momento in cui vediamo Ward partire con un borsone che contiene una copia di giornale che parla di suo fratello e delle elezioni.

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Ward ha preparato qualche piano vendicativo?
Sarà ancora un membro dell’HYDRA o si sta davvero convertendo per amore di Skye?

Prima di lasciarci con il promo della nuova puntata, facciamo qualche piccola considerazione.

Ward sta assumendo una strana prospettiva in questa stagione. Il suo amore per Skye sembra sincero (anche se ha tutto l’aspetto di un amore psicopatico e malato) e non credo che le farebbe mai del male (anche se far crollare lo S.H.I.E.L.D. e metterla sull’orlo della crisi esistenziale per colpa della scoperta di suo padre potrebbe dimostrare il contrario). E’ un personaggio che si mantiene su una linea di confine tra HYDRA-SHIELD/ bene-male. Nella prima stagione abbiamo scoperto che era un membro convinto dell’HYDRA a causa di Garrett e del suo rapporto con lui, ma in questa stagione, dove il legame edipico si è ormai scisso, cosa rimane per lui di così importante da legarlo ancora all’HYDRA?
E Skye chi è davvero per lui?
Vedere l’evoluzione di questo personaggio, adesso libero, sarà interessante.
Coulson sembra aver finalmente raggiunto la pace dei sensi. Vedere il suo lato psicopatico in questa stagione è divertente e strano allo stesso tempo.
Come ha detto anche Mack: non è strano che il direttore dello S.H.I.E.L.D. sia per metà alieno?
Sì, è strano. Sembra che la stagione ci metta di fronte a personaggi dai volti in contrasto che hanno degli effetti non solo all’esterno ma anche sulla psicologia degli stessi.
E i personaggi che più risentono di questa scissione della stagione sono proprio i personaggi principali che devono guidare le storyline più interessanti.

Sono sempre più curiosa di sapere tutte le ricerche dello S.H.I.E.L.D. dove condurranno e in che modo i vari pezzi del puzzle si incastreranno.

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