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25 Cose che non Sapevi su Downton Abbey

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25 Cose che non Sapevi su Downton Abbey

Mentre il countdown per settembre 2019 continua, noi di Telefilm Addicted abbiamo deciso di riprendere dalla pausa il nostro Trivia Addicted e dedicarlo all’unico e inimitabile feuilleton made in Britain che ci ha deliziati a suon di segreti, cospirazioni e drammi per 6 anni e che non smetterà mai di farci sentire un po’ orfani.

(Ogni riferimento ai vari tv show NON è del tutto casuale)

Quindi ecco a voi delle interessanti curiosità sui nostri aristocratici preferiti:

  • Secondo il libro di Jessica Fellowes “The World of Downton Abbey” (2011), ogni episodio costava circa 1 milione di sterline.
  • Nel 2012 è diventata la serie TV britannica ad avere ottenuto più nomination agli Emmy grazie alle sue 16 candidature.
  • Fonti d’ispirazione confermate dal creatore stesso per la serie tv, sono state: il capolavoro di Robert Altman “Gosford Park” (2001) e i romanzi di autori quali Edith Wharton, Henry James e il libro del 1989 “To Marry an English Lord“.
  • L’epopea dei Crawley inizia il 15 aprile 1912 e finisce il 1 gennaio 1926. Il film pare tratterà degli anni a cavallo fra la fine dei ’20 e quella dei ’30, in concomitanza con la Grande Depressione.
  • Highclere Castle, dove è ambientata la serie tv, è stata la residenza della famiglia Herbert dal 1679. Nel 1922, George Herbert, quinto Conte di Carnarvon, collaborò alla scoperta della tomba del Faraone Tutankhamun. Il nome dei cagnoloni di Lord Robert – Isis e Pharaon – onora proprio questo legame fra la famiglia Herbert e l’Antico Egitto.
  • Durante la seconda stagione della serie tv, la residenza dei Crawley viene trasformata in un ospedale. Anche in questo caso si tratta di un riferimento alla realtà storica della casa: durante la Prima Guerra Mondiale, infatti, la Contessa di Carvarvon aprì senza indugio le porte della sua casa per accogliere i soldati feriti al fronte. Ne sono testimonianza le numerose lettere di ringraziamento ricevute (e conservate negli archivi della casa) dai soldati ospiti.
  • Contrariamente ai piani nobili, la cucina e le stanze della servitù sono state ricostruite in un set a Londra perché la prima è stata modernizzata dai Conti di Carnarvon e le seconde non sarebbero agibili.
  • Per quanto riguarda l’arredamento della casa nell’episodio pilota, gli scenografi si sono basati su foto di Highclere Castle risalenti a quello stesso periodo.
  • Secondo quanto riferito da membri del cast e dello staff della serie tv, i costumi di scena sono effettivamente risalenti agli anni ’10 e ’20 e pertanto decisamente fragili (e piuttosto maleodoranti). Anna Robbins, costumista della serie tv, ha inoltre raccontato che almeno una volta l’anno era solita fare un giro nei negozi vintage della sua nativa Scozia e in quelli di Parigi per potersi procurare i capi più interessanti e adatti.
  • Sempre parlando di look ma spostandoci verso il parrucco: Zoe Boyle (interprete di Lavinia Swire) ha raccontato che solo per fare la sua acconciatura era necessaria un’ora di trucco.

  • Tra i fan della serie tv, pare ce ne sia uno d’eccezione: la Regina Elisabetta II. Sua Maestà non solo è stata ospite a Highclere Castle, ma pare abbia fatto rilevare alcuni anacronismi, fra i quali delle medaglie al valore della Seconda Guerra Mondiale su soldati della Prima.
  • Secondo quanto raccontato da Julian Fellowes – creatore della serie – i ruoli di Hugh Bonneville (Lord Robert Crawley), Dame Maggie Smith (Lady Violet Crawley) e Brandan Coyle (Mr. Bates) sono stati scritti pensando proprio a coloro che li avrebbero interpretati.
  • E parlando di casting d’eccezione: pare che il ruolo di Lady Cora fosse stato proposto inizialmente a Gillian Anderson e che Kate Winslet e Alan Rickman avrebbero dovuto apparire come guest nei panni di una coppia sposata in un episodio della serie tv. L’idea non fu poi tradotta in realtà a causa degli impegni della Winslet e il conseguente diniego di Rickman. Immaginate l’entusiasmo dei fan di Jane Austen nel rivedere insieme gli interpreti di Marianne Dashwood e del colonnello Brandon di “Ragione e Sentimento“!
  • Secondo quanto raccontato da Julian Fellowes, il personaggio di Tom Branson avrebbe dovuto apparire solo nei primi tre episodi ma poi lui cambiò idea quando capì quanto sarebbe stato interessante. Vi immaginate una Downton senza il nostro Tom o la sua tragica storia con Lady Sybil?
  • Secondo quanto raccontato da Joanne Foggart (Anna), il suo personaggio avrebbe dovuto essere più anziano perché non si voleva che ci fosse una differenza d’età fra lei e Bates. Invece, una volta conosciuta Joanna, hanno deciso che una relazione Maggio-Dicembre non sarebbe stata poi una cattiva idea.
  • Nel libro del 2012 “The Chronicles of Downton Abbey: a New Era“, gli autori Jessica Fellowes e Matthew Sturgis hanno spiegato che, benché il defunto padre di Lady Cora fosse un ebreo americano, la madre era, invece, di confessione episcopale e aveva pertanto cresciuto la figlia all’interno di quella confessione religiosa.
  • Curioso è anche che quattro membri del cast siano apparsi in live action della Disney: Jim Carter (Mr. Carson) da la voce al boia di “Alice in Wonderland” (2010), Lily James (Lady Rose) e Sophie McShera (Daisy) sono apparse entrambe in “Cinderella” (2015) e Dan Stevens (Matthew Crawley) è la Bestia de “La Bella e la Bestia” (2017).
  • Nel corso del 2017 si è tenuta, in alcune città del Mondo, una grande mostra dedicata alla serie tv che includeva: oggetti di scena, costumi, gioielli, parrucche, utensili della cucina etc. La mostra forniva ai visitatori anche l’opportunità, attraverso un questionario, di scoprire dove avrebbero lavorato nel mondo di “Downton Abbey”.
  • Hugh Bonneville, interprete di Lord Grantham e affiancato dal fido valletto Mr. Bates, aveva vestito i panni di un fedele valletto di un gentiluomo solo l’anno prima, in una puntata di “Poirot”.
  • Alastair Bruce, consulente per la Storia di “Downton Abbey”, ha fatto tre cameo nella serie tv: 2×09 “Downton Abbey: Christmas at Downton Abbey” in cui è tra i commensali del pranzo; 4×09 “Downton Abbey: The London Season” in cui è tra i gli accompagnatori delle debuttanti; 6×09 “Downton Abbey: A Christmas Special“, finale di serie, in cui veste i panni del maggiordomo che introduce Lord e Lady Grantham alla madre di Bertie Pelham presso Brancaster Castle.
  • Dame Maggie Smith e Dame Penelope Wilton avevano lavorato già fianco a fianco nei film “Marigold Hotel” (2011) e “Ritorno a Marigold Hotel” (2015) in due ruoli, però, ben diversi da quelli di Lady Violet e Isobel Crawley.
  • In un’intervista, Julian Fellowes ha rivelato di aver saputo da Dan Stevens della sua intenzione di lasciare la serie tv quando ormai la storyline per Matthew e Lady Mary era troppo avanti, per cui l’unica soluzione era ucciderne il personaggio.
  • Nella quinta stagione, Lady Edith dà alla luce una figlia avuta da un uomo sposato e la dà in adozione salvo poi riadottarla in seguito. Malgrado molti spettatori abbiano trovato questa storyline implausibile, trae ispirazione da un fatto realmente accaduto a un’attrice inglese: Loretta Young, giovane attrice britannica, ebbe una relazione con lo sposatissimo Clark Gable dalla quale nacque una bambina. La neonata venne lasciata a un orfanotrofio e ri-adottata qualche tempo dopo dalla stessa Young. Solo nel 1966, però, la verità venne a galla.
  • Julian Fellowes ha rivelato in un’intervista che anche la morte post-coitum di Pamuk, con relative tramestie per spostare il corpo, trae ispirazione da un fatto realmente accaduto a Highclere Castle e documentato da un diario dato dai Conti di Carnarvon al creatore di “Downton Abbey”.
  • Nel 2014 molti membri del cast e dello staff della serie tv smentirono con ardore che la morte della cagnolina Isis di Lord Grantham fosse dovuta al suo nome, identico a quello dell’organizzazione terroristica.

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